Il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo è uno strumento con cui la banca sostiene iniziative di solidarietà e inclusione sociale, finanziando progetti di organizzazioni del Terzo Settore attive in vari ambiti, tra cui lotta alla povertà, educazione, ricerca scientifica, cultura e salute. Nel 2024, il Fondo ha erogato 23 milioni di euro, raggiungendo quasi 1 milione di beneficiari attraverso oltre 700 enti non profit.
Quest’anno Intesa Sanpaolo ha deciso di incrementare la dotazione, destinando 24,5 milioni di euro a sostegno di enti del Terzo Settore. L’obiettivo è rafforzare il supporto a progetti che contrastano le disuguaglianze e promuovono l’inclusione sociale. Contestualmente all’annuncio sono stata presentate anche le Linee Guida 2025-2026, che individuano tre aree prioritarie di intervento:
- welfare sanitario di prossimità, con il potenziamento dei servizi sociosanitari per le persone più fragili;
- sviluppo del Mezzogiorno, per contrastare la dispersione scolastica e favorire l’imprenditoria giovanile;
- inclusione sociale di migranti e rifugiati, con programmi di accoglienza, istruzione e inserimento lavorativo.
Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato come uno dei tratti che distinguono la banca sia l’impegno “a favore di chi si trova in condizioni di svantaggio economico, sociale, di salute. Il Fondo di Beneficenza svolge un ruolo speciale in questo ambito e anche nel 2025 concentrerà le sue risorse in programmi volti a ridurre i divari sociali ed educativi che limitano il pieno sviluppo delle persone e del Paese intero”.
Le candidature per i contributi possono essere presentate sulla piattaforma dedicata del sito di Intesa Sanpaolo.