La legge di bilancio 2025-27 evidenzia una significativa riduzione delle risorse destinate a settori chiave delle politiche sociali. Come sottolineato da Massimo Novarino in un recente articolo su Cantiere Terzo Settore, i tagli colpiscono il fondo per le politiche sociali, la lotta alla povertà e il sostegno agli Enti del Terzo Settore. Risultano insufficienti anche gli stanziamenti per disabilità, non autosufficienza, il programma “Dopo di noi” e il 5 per mille, mentre il fondo di contrasto alla povertà educativa minorile è stato addirittura azzerato. In controtendenza, l’unico incremento significativo riguarda il Fondo per il Servizio Civile Universale.
In generale, Secondo Novarino, il confronto con la serie storica degli ultimi dieci anni rivela un andamento altalenante delle priorità governative, che ha reso difficile pianificare strategie di lungo periodo per affrontare sfide strutturali come l’invecchiamento della popolazione e la denatalità, e una distribuzione spesso incoerente con le necessità del Paese.
In generale l’articolo evidenzia come le risorse destinate alle politiche sociali restino marginali se confrontate con la spesa pubblica complessiva, che nel 2024 è stata stati pari a 1.231 miliardi di euro (di cui 328 miliardi per il rimborso del debito pubblico).