Il mondo italiano del Terzo Settore è sempre più sotto pressione a causa di dinamiche economiche penalizzanti, come i bandi al massimo ribasso che comprimono la qualità dei servizi e il valore del lavoro.
A dirlo è Chiara Saraceno su La Stampa, che spiega come questo approccio – di cui Secondo Welfare si è occupato dal punto di vista della filantropia in questa recente ricerca – rischia di sacrificare innovazione e solidarietà. Un esempio è la recente chiusura di Redattore Sociale, agenzia di stampa che, dopo aver per per un bando al ribasso un’importante commessa pubblica, si è trovato nell’incapacità di continuare le proprie attività. L’assenza di sostegno pubblico adeguato, unita alla crescente privatizzazione e competizione, mina il ruolo cruciale del Terzo Settore come pilastro di welfare e coesione sociale.
Una perdita, quella di Redattore Sociale, che Saraceno nel suo articolo associa alla recente scomparsa di Riccardo Bonacina, fondatore di Vita: in pochi giorni il giornalismo sociale italiano ha subito due duri colpi che riempiono di tristezza ma non possono lasciarci indifferenti.