Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) affronta una crescente richiesta di servizi, dovuta soprattutto all’invecchiamento demografico, ma i vincoli di bilancio ne limitano l’espansione. Sebbene l’efficientamento possa ridurre gli sprechi, questo non basta: è necessario discutere nuove strategie di finanziamento, mantenendo il principio di universalismo che garantisce copertura a tutti i cittadini.
In un recente articolo pubblicato sul Corriere della Sera, Maurizio Ferrera e Sergio Harari riflettono su come il sistema attuale penalizzi le fasce di reddito medio con elevate spese private e un modello di esenzioni inefficace. Per affrontare questo tema si potrebbero adottare misure come coperture mutualistiche per la non autosufficienza, riforme dei livelli essenziali di assistenza e nuove tasse di scopo. Anche un contributo sanitario annuale, con meccanismi anti-evasione, potrebbe rendere il sistema più equo.
Il dibattito è cruciale per assicurare un SSN sostenibile e all’altezza delle esigenze di una popolazione che invecchia, garantendo qualità e accesso universale senza aggravare il debito pubblico.