In attesa del Piano Casa Italia, previsto entro giugno 2025, la legge di bilancio introduce alcune agevolazioni fiscali per le abitazioni, mirate a incentivare la mobilità lavorativa.
Secondo l’analisi di Raffaele Lungarella su Lavoce.info, il Piano, che dovrebbe affrontare il disagio abitativo con un focus sull’edilizia pubblica e sociale, rischia di rimanere un semplice strumento programmatico, privo di risorse concrete per interventi immediati.
Parallelamente, le agevolazioni fiscali previste dal disegno di legge di bilancio attraverso il welfare aziendale, come la deduzione fino a 5.000 euro per le spese di affitto o quella fino a 1.000 o 2.000 euro per il pagamento di utenze, affitto e interessi sul mutuo della prima casa, sembrano più politiche del lavoro che misure che possano fornire un intervento strutturale sul fronte abitativo.