Nel 2022 con “Bella storia. La tua” abbiamo avviato un percorso sfidante, fatto per lo più da ostacoli da superare, in un territorio per noi inesplorato come Fondazione, quello dell’empowerment di adolescenti, con un arco temporale mai affrontato prima: tre anni di progetto per accompagnare un gruppo di giovani verso l’età adulta.
Con l’autunno 2024, ci avviamo verso la conclusione di questa prima edizione, consapevoli del fatto che c’è ancora molto da migliorare, ma anche di aver svolto un ruolo, se non cruciale, significativo, nelle traiettorie di vita delle e dei partecipanti.
Tema di quest’ultimo anno insieme sarà divenire “più abili”, sviluppando quindi competenze relative a intraprendenza, imprenditività, orientamento al lavoro e educazione alla cittadinanza. Il terzo anno sarà anche quello in cui le attività previste dai vari pilastri previsti dal percorso – contributo economico, mentoring, palestra di competenze e community engagement – iniziano a convergere, delineando traiettorie e percorsi personali dei singoli partecipanti, contribuendo, come un unico tronco di un albero, a sviluppare le loro Belle storie.
Innovazione e imprenditorialità al centro della Palestra di competenze
Con Junior Achievement Italia, partner di progetto, abbiamo deciso di applicare alla Palestra di Competenze – uno dei pilastri che compongono l’offerta di valore del progetto – dell’annualità 2024-2025 l’Innovation & Creativity Camp, che accompagna i ragazzi dall’ideazione di prodotti e servizi in risposta a sfide collegate al contesto territoriale, fino alla concreta realizzazione delle proprie idee, secondo una metodologia strutturata.
Obiettivo principale: acquisire il mindset imprenditoriale attraverso l’allenamento di alcune competenze imprescindibili per esercitare una cittadinanza attiva e autonoma e per auto-orientarsi verso le scelte scolastiche o lavorative future.
Esplorare nuove opportunità attraverso il design thinking
Le sfide progettuali sono state ideate con l’intento di favorire un ingaggio diretto delle e dei partecipanti, in base a quanto emerso nel corso delle attività dello scorso anno realizzate con Ashoka Italia per renderli “più proattivi”. Attraverso la presentazione e l’analisi di un contesto narrativo che considera le specificità, caratteristiche e criticità economico-sociali e locali dei loro territori di appartenenza.
A partire dai macro-problemi, ragazze e ragazzi sono stati guidati dai facilitatori JA Italia nell’applicare la metodologia del design thinking al percorso creativo che li ha portati a declinarli in sotto-problemi più immediati e vicini alla loro esperienza quotidiana per i quali identificare una soluzione innovativa (progetto, prodotto, servizio) in grado di porvi rimedio. Il design thinking utilizza un approccio alla soluzione dei problemi ispirato al metodo scientifico utilizzato nella ricerca, combinato con tecniche proprie del design, che permette ai giovani di trovare soluzioni innovative in poco tempo.
Le e i partecipanti ai camp hanno dunque prima di tutto riflettuto su come affrontare opportunità e sfide quotidiane. Collaborando, hanno ideato soluzioni e sviluppato un piano, che vedrà un momento conclusivo durante il Camp estivo a luglio 2025, con la presentazione dei loro progetti.
Innovazione e imprenditorialità al centro
Nelle due giornate, sia in Campania prima sia in Calabria poi, sono stati quindi introdotti alcuni concetti di innovazione e imprenditorialità per poi passare all’esercizio pratico delle competenze, in particolare:
- riconoscere nei problemi delle opportunità;
- identificare i bisogni del territorio;
- creare valore;
- autoimprenditorialità;
- fiducia in sé stessi (e nelle proprie capacità).
Nonostante la complessità delle tematiche trattate, le e i partecipanti hanno lavorato con impegno e competenza, collaborando nel proprio team per raggiungere l’obiettivo. La fase finale della due giorni ha visto ragazze e ragazzi cimentarsi in un primo pitch dell’idea di progetto, davanti alla platea di partecipanti al camp.
Creare comunità per attivare il territorio
I camp sono stati anche l’occasione per dare il via alle attività previste dal Community engagement, altro pilastro previsto dal progetto “Bella Storia. La tua” che ha il duplice obiettivo di rafforzare la comunità e valorizzarne l’appartenenza territoriale.
Nel corso del camp autunnale in Campania, ospiti di Quartiere Intelligente a Napoli, Itinerari Paralleli ha avviato le attività del community engagement, articolate su due principali direttrici: da un lato, il supporto alle attività formative incentrate sull’imprenditorialità e sull’iniziativa personale; dall’altro, l’offerta di contenuti culturali alle e ai partecipanti, al fine di contestualizzare il luogo e l’area di Napoli.
Nella giornata di sabato, i ragazzi e le ragazze campane hanno avuto l’opportunità di partecipare ad un laboratorio teatrale di Itinerari Paralleli condotto da Sara Scarpati, focalizzato sul concetto dell’attenzione del pubblico e delle tecniche per catturarla, attraverso una serie di esercizi teatrali utili anche per affrontare le sessioni di pitch previste nel corso del camp e durante l’anno. A conclusione dell’evento, è stata offerta una visita guidata ai quartieri spagnoli con l’associazione “L’insolita guida“, con l’obiettivo di fornire una comprensione approfondita delle trasformazioni dell’area, dalla sua origine come accampamento militare spagnolo fino alla sua attuale vocazione turistica. Durante la visita, abbiamo affrontato temi quali l’overtourism, la cultura, le sottoculture, la gastronomia, le tradizioni e la sostenibilità, raccogliendo numerosi stimoli e suggestioni dalle e dai nostri giovani.
Parole in piazza per progetti abilitanti
A Polistena, in provincia di Reggio Calabria, il Community engagement del terzo anno è stato avviato attraverso un gioco ideato da Kiwi, che segue le attività di “Bella Storia” a livello regionale.
Bacarozzo, le parole in piazze, questo il nome, ha coinvolto le ragazze ed i ragazzi nel trovare in poco tempo e con lettere estratte a caso parole legate a diverse categorie: “i propri luoghi belli”, “parole gentili”, “mestieri gentili” “colori”, “sentimenti”, sono solo alcuni esempi. L’attività ha fatto emergere un patrimonio di parole da portare con sé durante il viaggio del terzo anno che porterà le e i partecipanti a costruire un’esperienza concreta, tangibile, da portare come esempio alla propria comunità.
Infatti, il secondo giorno del camp svoltosi presso il Centro Polifunzionale Padre Pino Puglisi, basandosi su una prima ricognizione degli interessi individuali, le e i partecipanti hanno avviato la progettazione di eventi o iniziative di volontariato da realizzare nel proprio territorio entro aprile 2025, collaborando con associazioni, imprese e istituzioni. L’obiettivo è far esclamare alla comunità “che bella storia!” dopo aver conosciuto buone pratiche da altri contesti.
Prossimi passi, vero una nuova edizione di “Bella Storia”
Nel frattempo, anche i e le mentor di “Bella Storia” si sono rimesse in moto, avviando quel processo che ci vedrà “lasciare andare” questi giovani che per quasi tre anni abbiamo visto crescere e trovare consapevolezza di sé, proattività e speriamo nel prossimo futuro, una strada da percorrere. Per saperne di più sul mentoring è disponibile l’intervista di Silvia Vaccaro a Luca Solesin di Ashoka Italia che ne ha seguito la formazione, pubblicata sul sito del Forum Disuguaglianze Diversità.
Oltre alle attività rivolte ai giovani coinvolti da progetto, è proseguito anche il lavoro del tavolo degli alleati (tra cui Percorsi di secondo welfare, ndr) che a ottobre ha coinvolto tutti i partner in un workshop guidato da Commonground con un obiettivo ben preciso: co-progettare una prossima edizione del bando per poter trovare altri 50 giovani, provenienti da Calabria e Campania, a cui offrire un percorso di crescita che permetta loro di immaginare il proprio futuro.
Un nuovo albero da costruire insieme che ci vedrà partire con una nuova edizione di “Bella Storia. La tua” nel corso del 2025.
“Bella storia. La tua” è un progetto ideato e promosso da Fondazione Unipolis, con il patrocinio di Agenzia Nazionale per i Giovani, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e Forum Disuguaglianze Diversità e la collaborazione di altri soggetti portatori di conoscenze e competenze differenti, in ottica di messa a sistema di risorse tra attori che ne condividano le finalità. Partner istituzionale: Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura. Partner strategici: Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Forum Disuguaglianze Diversità, Percorsi di secondo welfare. Partner operativi: Ashoka Italia, Dedalus Cooperativa Sociale, Itinerari Paralleli, Junior Achievement Italia, Kiwi, Sineglossa, Kyosei Cooperativa sociale. Scopri di più. |