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Per rispondere al fabbisogno occupazionale e supportare l’acquisizione di competenze da parte di imprese operanti in filiere ampie e strategicamente rilevanti, la Regione Piemonte sta promuovendo la costituzione delle “Academy di Filiera”. Si tratta di un nuovo modello didattico-organizzativo che va a integrare la formazione tradizionale già sostenuta, interessante per gli obiettivi, le modalità di realizzazione e i processi che va ad innescare. Ve lo raccontiamo in questo articolo, anche perché una di queste Academy si occupa di un tema per noi centrale: “Welfare, coesione e innovazione sociale”.

Cosa sono le Academy di Filiera

Le Academy di Filiera, in breve, sono reti di partenariato composte da imprese e agenzie formative accreditate e delle quali possono far parte altre realtà quali ad esempio, associazioni datoriali, fondazioni ITS, atenei, poli di innovazione.

Il modello è sperimentato dal 2022, quando la Regione ha attivato 2 Academy dedicate rispettivamente a “Mobilità integrata, innovativa e sostenibile” e al “Tam e Green Jobs”. Recentemente, in considerazione del buon esito della sperimentazione, la Regione ha esteso questo modello didattico istituendo, attraverso un bando dedicato, altre 9 filiere economico-produttive strategiche1.

Queste 11 Academy intendono integrare l’offerta formativa più tradizionale già sostenuta dalla Regione attraverso il coinvolgimento diretto delle imprese nel sistema formativo regionale. L’obiettivo è infatti progettare e realizzare percorsi formativi di qualità attraverso il coinvolgimento attivo delle aziende nei settori ritenuti più strategici per il futuro del Piemonte.

Il sistema prevede che le imprese progettino i percorsi e siano direttamente coinvolte nella loro erogazione mettendo a disposizione le proprie tecnologie e attrezzature (ad es. per attività di laboratorio) e mettendosi anche in gioco per attrarre nuovi talenti. In questo modo, le Academy mirano a ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro in Piemonte, evidente se si tiene conto del difficile reperimento – per mancanza di candidati o per mancanza di competenze – soprattutto di operai specializzati e di professioni tecniche.

Le Academy intendono anche valorizzare e connettere le imprese con il sistema educativo e formativo territoriale per rispondere ai nuovi fabbisogni di competenze, esito della trasformazione continua dei processi di produzione e del mercato del lavoro. Questa modalità permetterà infine di realizzare corsi flessibili, anche di breve durata, calibrati sulle esigenze e sui fabbisogni delle imprese.

Obiettivi e azioni delle Academy

Andando più nel dettaglio, le Academy si svilupperanno attraverso 3 azioni principali che saranno sostenute da un finanziamento 3 milioni di euro per ciascuna Academy.

Formazione occupati

Con una dotazione di 1,8 milioni di euro, la prima azione riguarda la realizzazione di percorsi formativi per l’aggiornamento e la riqualificazione delle persone occupate. In questo caso possono essere realizzati percorsi di formazione continua di durata compresa fra 16 e 300 ore. Tre sono i destinatari di questo tipo di iniziative: 1) persone occupate nelle imprese che fanno parte della rete Academy o esterne a essa; 2) lavoratori percettori di ammortizzatori sociali, titolari e coadiuvanti di imprese, professionisti iscritti ai relativi ordini/collegi; 3) lavoratori autonomi titolari di partita IVA.

Formazione disoccupati e inoccupati

La seconda azione, sostenuta da un finanziamento pari a 750 mila euro per ciascuna Academy, si rivolge a persone (maggiorenni) disoccupate o inoccupate. In questo caso, la formazione è finalizzata all’implementazione della forza lavoro nelle filiere di riferimento e prevede percorsi formativi per competenze certificabili di durata compresa fra 40 e 300 ore (estendibili fino a 600).

Analisi, coordinamento e monitoraggio

La terza azione riguarda interventi di sistema per il rinforzo e la promozione del modello Academy di filiera. Questa azione prevede attività di analisi, coordinamento e monitoraggio, eventi di animazione e comunicazione territoriale, attività di sensibilizzazione rivolte alle imprese di filiera, orientamento per i giovani e attività di promozione e diffusione volte a favorire la visibilità dell’Academy.

Una Academy per il welfare, la coesione e l’innovazione sociale

Tra le Academy di Filiera, come detto, c’è anche quella dedicata al tema “Welfare, coesione e innovazione sociale”, attualmente composta da 40 agenzie formative, 123 imprese e ulteriori 25 soggetti di altro tipo.

Capofila è l’agenzia formativa Istituti Riuniti Salotto e Fiorito. L’Academy Welfare è stata inaugurata lo scorso 19 settembre in Prefettura a Torino dove erano presenti la Vicepresidente e Assessore alla Formazione e Lavoro Elena Chiorino, il Prefetto Donato Cafagna, il Procuratore generale Lucia Musti e la Direttrice dell’II. RR. Salotto e Fiorito suor Simona Biondin.

Al momento l’Academy Welfare ha attivato quattro corsi che vedono coinvolti oltre ottanta partecipanti, presto però ne saranno attivati altri. L’esperienza infatti è solo all’inizio e appare rilevante in una prospettiva di secondo welfare. L’Academy può infatti divenire un contenitore prezioso in cui far confluire le competenze di molti degli attori che, nel territorio, si occupano di welfare e servizi alla persona. Questo contenitore può catalizzare nuove sinergie utili ad alimentare processi di apprendimento e contaminazione reciproca, centrali in una prospettiva di innovazione sociale.

Note

  1. 1) Agrifood; 2) Costruzioni, infrastrutture e manutenzione del territorio orientate alla sostenibilità; 3) Sistemi della logistica, a valore aggiunto e per l’e-commerce; 4) Turismo (servizi, ristorazione, ospitalità, artigianato) e montagna; 5) Commercio e artigianato di servizio; 6) Tecnologie informatiche e digitali; 7) Manifattura avanzata; 8) Chimica, farmaceutica e biotech; 9) Welfare, coesione e innovazione sociale.
Foto di copertina: RDNE Stock project, Pexels.com