Rassegna Stampa
Assistenti sociali / Primo Welfare

Affido familiare tra sfiducia e pregiudizi: un’opportunità riservata a pochi

In Italia più di 12.000 minori vivono in affido, ma il sistema è ostacolato da diffidenza e stereotipi che rendono difficile l’accoglienza per molte famiglie. Ne parla Giulio Sensi sul Corriere della Sera.
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In Italia sono oltre 12mila i minori che attualmente vivono in famiglie affidatarie, allontanati dalle famiglie di origine per garantire loro un ambiente sicuro e adeguato alla crescita. Tuttavia un clima di sfiducia verso l’affidamento familiare, accentuato da casi controversi come quello di Bibbiano (tema che abbiamo approfondito qui) ha contribuito a far scendere l’Italia agli ultimi posti in Europa per capacità di intervento nelle situazioni di disagio familiare.

Secondo un recente articolo di Giulio Sensi sul Corriere della Sera, le principali cause di affido sono legate a difficoltà educative, dipendenze e problemi psicologici dei genitori. Inoltre, vi sono differenze regionali significative: al Nord l’affido è più diffuso rispetto al Sud, dove prevale l’affido intra-familiare.

Le famiglie affidatarie, spesso con figli propri, incontrano difficoltà a conciliare l’affido con le esigenze lavorative, e stereotipi e pregiudizi hanno portato regioni come il Piemonte ad adottare misure restrittive. Frida Tonizzo, presidente di Anfaa (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie), evidenzia la necessità di ricostruire una cultura dell’accoglienza e di garantire più risorse per sostenere le famiglie affidatarie, in modo da assicurare un sistema di affido più efficiente e umano.

Ombre negative sugli affidi tra stereotipi e pregiudizi: la famiglia è per pochi
Giulio Sensi, Corriere della Sera, 2 novembre 2024