Rassegna Stampa
Primo Welfare

La competitività è importante anche per il welfare, dice Mario Draghi

Nel rapporto presentato alla Commissione UE l'ex Presidente del Consiglio chiede all'Europa di accelerare su innovazione, produttività e difesa, superando divisioni interne e lentezze decisionali per continuare a garantire prosperità e inclusione in un mondo sempre più competitivo.

Questa settimana Mario Draghi ha presentato alla Commissione UE la relazione sul futuro della competitività europea lanciando un appello deciso per un’Unione europea più competitiva e produttiva e delineando l’urgenza di riforme strutturali che possano rilanciare la crescita economica. Il documento, intitolato The future of European competitiveness e composto da due parti per un totale di circa 400 pagine, cita più volte anche “il nostro modello sociale”.

L’ex presidente della Banca Centrale Europea ed ex Presidente del Consiglio italiano, ha affrontato il tema anche in un intervento pubblicato da Le Grand Continent, intitolato “Il rapporto Draghi: la forza di riformarci”. 

“L’UE sta entrando nel primo periodo della sua storia recente in cui la crescita non sarà sostenuta da un aumento della popolazione. Si prevede che entro il 2040 la forza lavoro si ridurrà di quasi 2 milioni di lavoratori l’anno. Dovremo fare più affidamento sulla produttività per guidare la crescita”, scrive Draghi, facendo riferimento al tema della denatalità, che abbiamo affrontato in più occasioni anche su Secondo Welfare. “Se l’Europa non riuscirà a diventare più produttiva” continua l’articolo, tra le altre cose non saremo in grado di finanziare il nostro modello socialerischiando di non preservare “i nostri valori di equità e inclusione sociale”.

Proprio dell’importanza di ri-progettare il modello sociale europeo e quindi di trovare un modo per confermare e finanziare il welfare state nel mondo contemporaneo ha parlato Francesco Saraceno, professore di macroeconomia internazionale ed europea all’Istituto di studi politici di Parigi. Saraceno è intervenuto nel podcast Il Mondo, di Internazionale, proprio per commentare il rapporto Draghi e ha detto che il modello sociale europeo, a suo parere, va ripristinato perché “negli ultimi si è slabbrato un pochettino”. In passato, ha riconosciuto il professore, “in un mondo meno globalizzato era più facile finanziare lo stato sociale e fare ridistribuzione”, ma ha anche sostenuto che “si può e si deve provare a reimmaginare lo stato sociale e in generale il modello sociale europeo anche in un contesto più difficile”.  

 

Il rapporto Draghi: la forza di riformarci
Mario Draghi, il Grand Continent, 9 settembre 2024

Le proposte di Mario Draghi per l’Europa
Il Mondo, Internazionale, 12 settembre 2024