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Elezioni Regionali Piemontesi 2024: linee guida per interventi di politica territoriale

Offrire uno strumento utile al dibattito politico in vista delle elezioni regionali 2024 del Piemonte. Ma anche fornire suggestioni di lungo periodo, indipendenti dalla congiuntura politico-elettorale, per realizzare policy concrete che possano mettere la Regione su una traiettoria di maggiore sviluppo e sostenibilità. È questo l’obiettivo del Position Paper realizzato da Nexto, Prometeia, Centro Studi SRM, SAA School of Management e Percorsi di secondo welfare insieme a diversi attori del territorio piemontese, presentato il 9 maggio 2024 a Torino durante un il convegno “Crossroads“. La parte dedicata al welfare è stata curata, appunto, da Percorsi di secondo welfare grazie al lavoro di Chiara Lodi Rizzini e Eleonora Rossero.

Crossroads piemontesi

Il Piemonte esprime grandi eccellenze a livello europeo e mondiale ma negli ultimi dieci anni ha iniziato a mostrare problematiche a vari livelli – calo demografico, decrescita economica, stabilità del gap di genere – che chiedono di essere comprese a fondo per essere affrontate al meglio. Per questa ragione Nexto, associazione che dal 2015 è impegnata a riflettere sul futuro della città di Torino in termini di sviluppo sociale ed economico, ha voluto realizzare un’analisi di ampio respiro per individuare le opportunità di sviluppo sostenibile per la Regione. Ne è così nato un position paper che si pone l’obiettivo di individuare le criticità per recuperare i ritardi accumulati e sfruttare al meglio i punti di forza guardando ai crocevia (“crossroad”) a cui si trova il Piemonte dal un punto di vista geografico, economico, commerciale e ambientale. Lavorare su queste politiche secondo i promotori dello studio permetterebbe infatti alla Regione di essere maggiormente competitiva. Ma perché questo avvenga occorre intervenire su due “policy di supporto” fondamentali: il lavoro e il welfare. In quest’ottica il documento, partendo dai macro trend mondiali, individua alcune priorità di intervento e avanza proposte a policy maker e stakeholder territoriali per la definizione di politiche regionali di medio termine.

Il percorso realizzato

Sulla base di dati oggettivi, e attraverso una ricognizione comparata che ha come benchmark le regioni italiane ed europee più avanzate, il paper tratteggia la situazione attuale del Piemonte e la possibile evoluzione di lungo termine guardando ai quattro pilastri che sostengono ed orientano lo sviluppo di un territorio: Benessere e qualità della vita, Capitale umano, Imprese e innovazione, Reti e internazionalizzazione. Il percorso prosegue con la definizione di uno scenario regionale di medio termine, ovvero dell’outlook che, sulla base delle previsioni macroeconomiche (per l’economia mondiale e per l’Italia) dei driver regionali di tipo quantitativo (tendenze demografiche, mercato del lavoro, produttività, ecc.), fa leva sulla strumentazione statistico-econometrica per la definizione di una baseline previsionale di medio termine per il Piemonte. In questo quadro, nella terza parte, qualificati Opinion leader e Matter Expert hanno stimolato la community di Nexto a individuare priorità e linee di intervento regionale su quattro temi specifici: transizione energetica, infrastrutture, imprese e lavoro, e welfare. Al termine di questo percorso, Nexto ha cercato di “fare sintesi” degli spunti emersi per proporli all’opinione pubblica regionale.

Il contributo di Secondo Welfare

Il nostro Laboratorio, come intuibile, ha contributo al position paper approfondendo il ruolo delle politiche sociali nello sviluppo del Piemonte. La parte del documento a cura di Secondo Welfare (pp. 89-99) mette in luce come il tema del welfare si articoli su molteplici dimensioni che intersecano le diverse forme di povertà, fragilità e disuguaglianze, i vecchi e i nuovi bisogni sociali e le policrisi (pandemia, cambiamento climatico, emergenza umanitaria legata ai conflitti). Per far fronte ai bisogni emergenti si rendono necessarie soluzioni innovative, sempre più spesso sviluppate attraverso pratiche collaborative in reti multiattore, come nel caso della coprogettazione e coprogrammazione. Questa coinvolge non solo l’ente pubblico, tradizionalmente legato al cosiddetto “primo welfare“, ma anche soggetti del privato e del Terzo Settore. In questo quadro il “secondo welfare” si configura come un alleato del Pubblico, in quanto ancorato al territorio, articolato in reti multistakeholder (cui partecipano sia gli attori che realizzano collaborativamente gli interventi, sia gli attori che ne sono i destinatari) e orientato all’innovazione sociale. L’analisi fornita da Secondo Welfare riportata all’interno del documento è stata discussa nell’ambito di un tavolo tematico cui hanno preso parte esperti e rappresentanti di una pluralità di enti che, a vario titolo, concorrono alla progettazione e alla realizzazione di interventi di welfare sul territorio piemontese.

 

Scarica il position paper

 

Foto di copertina: Fabio Gibin, Unsplash