Come scriviamo da tempo, a causa di procedure complesse, tempi stretti e mancanza di competenze nella pubblica amministrazione, il PNRR è sempre più in ritardo rispetto alla tabella di marcia concordata con l’Europa. Solo pochi giorni fa è stata erogata la terza rata (che sarebbe dovuta arrivare tra marzo e aprile) mentre il Governo è al lavoro per trovare un accordo per rispettare i tempi della quarta, che tuttavia dovrebbe prevedere un importante taglio delle risorse in arrivo da Bruxelles (che impatterà soprattutto sugli enti locali).
Intanto però i soldi europei già a disposizione dell’Italia faticano – come nei mesi scorsi – a raggiungere i territori in cui dovrebbero essere realizzati i progetti. A confermare questo “limbo” in cui si trova il Piano ci sono i dati sui bandi analizzati Il Punto sul PNRR1, ma anche quelli relativi agli stanziamenti complessivi e all’approvazione delle riforme.
Memento PNRRQuesto contributo è parte di “MementoPNRR“ la serie con cui vogliamo capire, al di là dei ragionamenti su risorse, governance e processi, quale idea di Paese vogliamo realizzare grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. |
I dati aggiornati sui bandi del PNRR
Excursus+ segnala che a luglio sono stati pubblicati appena 3 nuovi bandi per un valore complessivo di circa 80 milioni di euro. Al contempo si cono chiusi diverse call lanciate nei mesi scorsi e, ad oggi, i bandi attivi sono 17, che stanziano complessivamente poco meno di 2,8 miliardi di euro. Il totale dei bandi finora pubblicati dunque è attualmente pari a 203, per un valore totale di circa 36 miliardi di euro: il 19,8% dei 191,5 miliardi del PNRR che dovrebbero arrivare dalle istituzioni europee. Secondo Excursus questo dato potrebbe restare sostanzialmente fermo poiché “probabilmente nei prossimi mesi aumenteranno le assegnazioni dirette, a scapito dei bandi”. La domanda che si pone ora Excursus è “da chi passeranno queste assegnazioni e come saranno erogati questi fondi?“.
L’andamento generale del Piano
Se consideriamo non solo i bandi ma anche tutte le risorse messe a disposizione con fondi e assegnazioni dirette, come riporta Open PNRR di Openpolis, entro fine settembre dovremmo allocare il 49,4% delle risorse concordate con Bruxelles. Dati alla mano, ad oggi siamo però riusciti a stanziarne solo il 33,1%. Rispetto al mese di giugno si segnala una crescita di questa percentuale (era il 31,5%), ma resta evidente il ritardo, che si conferma anche sulle riforme. Su questo fronte, secondo la tabella di marcia, entro i prossimi 2 mesi dovremmo raggiungere l’81,6% degli obiettivi concordati, ma siamo fermi al 73,4%, esattamente come un mese fa. Bisogna tuttavia considerare che lo stop è probabilmente legato alla rinegoziazione in corso, che potrebbe portare a una diminuzione degli obiettivi da raggiungere (ma anche delle risorse europee destinate all’Italia, come detto).
Il Punto cambia focus
Di fronte allo stallo dei bandi e alla generale stasi del PNRR, Excursus ha scelto di mettere momentaneamente “in pausa” l’analisi mensile del Punto sui bandi, che ci ha accompagnato nell’ultimo anno. Questo non significa smettere di analizzare e riflettere sui dati – il solo fatto che non ci siano nuovi bandi da monitorare è di per sè una notizia importante che è utile evidenziare – ma cercare di cambiare focus. Come dicevamo poco sopra, con ogni probabilità aumenteranno le assegnazioni dirette e, quindi, capire come queste funzioneranno (anche e soprattutto in ambito sociale – Missione 5 – che è quello di maggior interesse per Secondo Welfare) è fondamentale. L’idea è, quindi, quella di provare ad “allargare lo sguardo per capire cosa potrà accadere, soprattutto nel lungo periodo“. A settembre capiremo se e come prenderà forma questa nuovo contributo al dibattito sul PNRR.
Note
- Il Punto è uno strumento promosso da Excursus+ composto da diversi indicatori che offrono un aggiornamento su bandi, avvisi e fondi messi a disposizione da Ministeri, Agenzie governative, Regioni e altre Istituzioni, sistematizzi in un’infografica aggiornata mensilmente