Secondo Save The Children, il 70% delle donne è stata vittima di molestie. A scuola, per strada, sui mezzi pubblici, nei luoghi della quotidianità. Ma anche, e soprattutto, a casa. A confermarlo sono anche i dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui a livello globale almeno 1 donna su 3 nel corso della sua vita subisce violenze, principalmente per mano di un partner o ex partner. Molte violenze, infatti, avvengono nelle mura domestiche.
Creare spazi per le donne vittime di violenza è quindi importante. Soprattutto in Italia dove la violenza maschile contro le donne continua a essere un grave problema, come dimostrano le tante storie di cronaca che leggiamo quotidianamente. Ma i luoghi più importanti per combatterla non sono ancora sostenuti abbastanza, come avevamo raccontato in questa inchiesta pubblicata dal Corriere della Sera.
Per questo è una buona notizia che a Milano sia nato un nuovo posto a cui possono rivolgersi le donne vittime di violenza.
Spazio Libellula
Fondazione Libellula è un ente che opera per disinnescare e prevenire la violenza di genere sul piano culturale. Questa realtà milanese lo fa a partire dai luoghi di lavoro dove promuove attività dedicate a collaboratori e collaboratrici, come lo sviluppo dell’empowerment, la condivisione di una cultura del rispetto, la decostruzione degli stereotipi e uno sguardo attento al linguaggio. E ora ha aperto uno spazio per accogliere le vittime di violenza.
Si chiama Spazio Libellula e si trova a Milano in Via Filippo Tommaso Marinetti 2. È nato dalla volontà di decostruire la violenza di genere attraverso una serie di iniziative culturali volte a sensibilizzare cittadini e cittadine, enti privati e del Terzo Settore che, promuovendo azioni sinergiche che possano contrastare la violenza di genere. E, grazie a questo, creare una società più equa, rispettosa e inclusiva.
Questo nuovo spazio, nello specifico, intende offrire servizi di affiancamento e empowerment per donne e uomini, uno sportello di ascolto gratuito, anonimo e senza obbligo di denuncia per intercettare situazioni di violenza o vulnerabilità, e una piccola biblioteca rivolta a tutte le fasce di età.
Prevenire ed educare
Lo Spazio, come detto, vuole essere un luogo per intercettare anche chi si trova al di fuori dal mondo del lavoro, andando ad intercettare in particolare quelle situazioni in cui la violenza di genere non è evidente. Durante l’inaugurazione, avvenuta il 5 luglio scorso, sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni che hanno valorizzato la scelta di Fondazione Libellula, da tempo impegnata nello studio e all’aggiornamento costante sui temi “DE&I“, cioè diversity, equity and inclusion (lo scorso anno vi avevamo raccontato della nascita di Cultural Hub, altro spazio contro la discriminazione di genere.
“È importante che in città si amplino luoghi e sportelli dedicati alle donne: ascolto, condivisione, progettualità comuni sono fondamentali per dare opportunità alle donne. Così come fondamentale è avere luoghi “sentinella” in cui cogliere i segnali diretti e indiretti di violenza”, ha commentato Elena Lattuada, delegata del sindaco alle Pari opportunità.
L’Assessora ai Servizi civici, Decentramento e Partecipazione del Comune di Milano, Gaia Romani durante il suo intervento ha ricordato come il problema della violenza sia anzitutto culturale e, perciò “non bastano le leggi e le sanzioni, ma occorre mettere al centro percorsi di prevenzione, di educazione e di consapevolezza rivolti agli uomini. Si parte sempre dalle donne per poi arrivare a loro, ma è invece fondamentale ribaltare il punto di vista per partire con azioni rivolte ai maltrattanti, che sono da estendere perché ancora troppo poche”.
D’accordo anche l’Assessore al Welfare e alla Salute Lamberto Bertolé, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come Milano si distingua per l’attenzione su questo tema: “ogni presidio che, come lo Spazio Libellula, nasce sul territorio è il tassello di un’offerta cittadina ampia e composita di cui certamente non possiamo prenderci tutti i meriti ma che siamo orgogliosi di contribuire a costruire insieme a partner e compagni di viaggio così validi e preziosi”.