Dal 13 al 15 settembre 2023 a Milano si terrà la XVI Conferenza ESPAnet Italia, che quest’anno sarà organizzata – presso la Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali – dal Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano.
Nell’edizione 2023, il tradizionale appuntamento del network italiano per l’analisi delle politiche sociali promuoverà riflessioni attorno alla capacità dei sistemi di welfare di trovare un bilanciamento tra il fondamentale obiettivo dell’equità e il mantenimento di condizioni di sostenibilità economico-finanziaria, sociale, politica e ambientale.
Tra le 40 sessioni previste (la call for paper resterà aperta fino al 12 maggio) ce ne sarà anche una dedicata al ruolo del secondo welfare, che avremo il piacere di coordinare.
Il tema della conferenza
La conferenza sarà intitolata “Sistemi di welfare in transizione: tra equità e sostenibilità” e, come si può leggere sul sito di ESPAnet, approfondirà come i sistemi di protezione sociale stiano affrontando alcune delle principali sfide a cui sono sottoposti. Trasformazioni strutturali, crisi multidimensionali, riorganizzazioni degli assetti politico-istituzionali, riforme del mercato del lavoro e, da ultimo, l’avvio delle transizioni “verde” e “digitale” continuano infatti a impattare sui nostri sistemi di welfare. Per affrontarli, i sistemi sociali sono stati ridisegnati lungo più dimensioni:
- funzionale, allocando risorse a settori diversi della protezione sociale;
- distributiva, al fine di proteggere i gruppi esposti ai “nuovi rischi sociali” e/o esclusi dalle tutele;
- politico-istituzionale, in un processo che ha visto nuovi e diversi attori giocare un ruolo sempre più significativo nella sfera del welfare, sia lungo l’asse verticale – Unione Europea, ma anche Regioni e Comuni – sia lungo quello orizzontale – enti del Terzo Settore, sindacati, imprese, istituzioni bancarie e assicurative.
Gli attuali sistemi di welfare appaiono quindi in transizione verso nuovi assetti e configurazioni, molto più articolati e frammentati rispetto al passato, che devono continuare a garantire coesione e inclusione sociale. Il tutto in un quadro di ridotta crescita economica e instabilità a livello globale, da un lato, e di crescente insicurezza e vulnerabilità sociale, dall’altro.
Su questo sfondo, la conferenza mira a promuovere una riflessione attorno alla capacità di tali sistemi di welfare in transizione, altamente complessi e frammentati, di trovare un non facile bilanciamento tra il fondamentale obiettivo dell’equità e il mantenimento di condizioni di sostenibilità intesa in senso ampio – dunque non soltanto economico-finanziaria, ma anche sociale, politica e ambientale.
La sessione dedicata al secondo welfare
Come detto, tra le sessioni della conferenza ce ne sarà anche una, la sessione 21, dedicata al tema “Risorse e attori non pubblici nelle politiche sociali in transizione: quale ruolo per il secondo welfare?“, che sarà coordinata da Chiara Agostini e Chiara Lodi Rizzini.
La sessione intende approfondire come l’emergere di nuovi bisogni sociali, unitamente alle esigenze di contenimento della spesa pubblica e alla mancata ricalibratura del nostro sistema di protezione sociale, abbiano incoraggiato il coinvolgimento di un’ampia e variegata platea di attori economici e sociali nella produzione dei servizi di welfare in un’ottica, appunto, di “secondo welfare“.
Orientato da approcci come quello della governance multistakeholder e della collaborative governance, dell’innovazione sociale e delle reti sociali, in questi anni lo sviluppo del secondo welfare ha aperto nuove opportunità e posto nuove sfide al sistema di protezione sociale italiano, soprattutto in relazione alle dicotomie tra Pubblico e privato e tra centro e periferia.
Dopo oltre dieci anni dalla prima teorizzazione del concetto, il panel vuole riflettere sullo sviluppo del secondo welfare grazie a contributi (sia teorici sia empirici), anche di taglio comparato e/o che indaghino il suo sviluppo in Italia e in altri Paesi, finalizzati ad approfondire:
- capacità di risposta ai nuovi rischi e bisogni ridisegnando i servizi e i diritti sociali;
- attori coinvolti e rispettivi ruoli, risorse e assetti istituzionali a cui danno origine;
- nuove forme di integrazione tra settori di policy (es. welfare culturale, welfare eco-sociale);
- ridefinizione di dinamiche e processi di territorializzazione delle politiche sociali;
- fattori facilitanti o ostacolanti (legislativi, finanziari e culturali) lo sviluppo del fenomeno;
- logiche di integrazione tra primo e secondo welfare;
- rischi e opportunità del secondo welfare.