Il welfare aziendale può partire anche dalle Aziende Sanitarie Locali. È questa l’idea su cui si è basato Talenti Latenti, progetto realizzato tra il 2016 e il 2019 a Cuneo grazie al finanziamento della Fondazione CRC e a una rete di partner capitanata dalla ASL Cuneo 2. Come vi abbiamo raccontato, Talenti Latenti ha cercato di promuovere un nuovo modello di welfare in grado di coinvolgere più soggetti del territorio cuneese attraverso la promozione di partnership tra soggetti pubblici (come l’ASL, gli Enti Gestori dei servizi e alcuni Comuni della provincia) e una rete di aziende del territorio che hanno sperimentato alcune azioni rivolte ai dipendenti e alle loro famiglie.
La prima edizione di Talenti Latenti
Nell’arco dei quasi tre anni di attività, il progetto ha avviato dei percorsi di formazione: per la gestione del bilancio familiare e l’educazione finanziaria, per la promozione del benessere familiare, a sostegno della genitorialità e per affiancare le lavoratrici nell’organizzazione del tempo e nella gestione del work-life balance.
Inoltre sono stati predisposti una serie di appuntamenti riguardanti il benessere alimentare, al fine di promuovere uno stile di vita sano e attivo, conoscere gli equilibri di una dieta salutare, promuovere il consumo consapevole di alimenti e i corretti stili di vita.
Queste azioni sono state aperte ai lavoratori delle organizzazioni partner – Dimar, Sebaste, Slow Food e Università di Scienze Gastronomiche -, alle loro famiglie, ai lavoratori delle cooperative coinvolte nella rete e a tutta la popolazione del territorio. Complessivamente sono state coinvolte circa 12.200 persone.
Infine è stato poi realizzato un portale online che consente a tutti i residenti di conoscere i servizi del territorio per la famiglia e i minori, gli anziani, i disabili e le persone affette da malattie rare. Nel sito sono descritte tutte le prestazioni disponibili, le modalità per richiederle e tutte le informazioni sui fornitori.
Una nuova proposta di welfare di comunità per il territorio di Cuneo
Nel tentativo di dare continuità a quanto fatto, l’ASL Cuneo 2 ha immaginato una prosecuzione di Talenti Latenti. Il progetto vede un partenariato che coinvolge due Enti Gestori dei servizi della provincia cuneese – il Consorzio Socio-assistenziale Alba, Langhe e Roero e la Convenzione per la gestione associata dei servizi socioassistenziali ambito di Bra – e il Laboratorio Percorsi di secondo welfare. L’ASL ha inoltre messo in campo un folto gruppo di lavoro che vede coinvolte trasversalmente numerose strutture interne dell’azienda: dal Dipartimento di Prevenzione a quello di Psicologia, dal Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione al Medico Competente, dai Progetti Innovativi al Gruppo di Comunicazione.
La seconda edizione di Talenti Latenti, sostenuta grazie ad un bando dalla Fondazione CRC, sta partendo proprio in queste settimane. L’iniziativa prevede, in prima battuta, la creazione di un network territoriale che sarà attivato attraverso una manifestazione di interesse per tutti gli attori del territorio: dal Terzo Settore alle imprese profit, dalle scuole alle Università, dall’attore pubblico alle Diocesi.
L’obiettivo di questa consultazione pubblica è quello di creare una rete di soggetti interessati ad avviare un percorso di progettazione partecipata, finalizzato a promuovere azioni e interventi riguardanti la salute e il benessere delle persone. Per questo, la prima tappa prevista è quella dell’analisi dei bisogni e delle criticità del territorio.
Come ci ha detto Giuliana Chiesa, Responsabile della struttura progetti innovativi dell’ASL Cuneo 2, “per realizzare un progetto efficace è essenziale far emergere in maniera misurabile e approfondita tutti i problemi e i bisogni dei dipendenti e delle loro famiglie”. In questo modo, ha proseguito, “potremmo poi attivare dei laboratori collaborativi e partecipativi tra i partner del progetto e la rete di attori che si dimostreranno interessati, per individuare gli ambiti e le modalità di intervento in un territorio che promuova salute”.
Le prime azioni previste da Talenti Latenti 2
A seguito di questa prima fase, si vogliono avviare percorsi formativi incentrati sui temi della promozione della salute e del benessere. “Questi incontri vogliono essere dedicati a tematiche differenti e saranno dedicati sia ai dipendenti delle aziende e delle organizzazioni che collaboreranno al progetto, sia ai dipendenti della ASL Cuneo 2″ ha continuato Chiesa. “Ci teniamo a coinvolgere anche questi ultimi perché, specialmente con la pandemia, sono stati chiamati a fare degli sforzi non immaginabili fino a qualche tempo fa”.
“Abbiamo poi in mente di valorizzare al meglio il ruolo delle Case della Comunità, cioè quelle strutture che saranno introdotte attraverso il PNRR. Il nostro obiettivo è quello di ideare uno spazio per informare le persone e fare divulgazione”, ha concluso Giuliana Chiesa.
Queste azioni riguardanti la comunicazione saranno poi rafforzate attraverso un aggiornamento del sito di Talenti Latenti, che proseguirà così la sua funzione originaria.
La promozione della salute nei luoghi di lavoro
Attraverso questi interventi si cercherà di mettere solide radici per far germogliare la filosofia del Workplace Health Promotion (WHP), cioè quell’approccio che vede il luogo di lavoro come ambiente privilegiato per intervenire con misure dedicate alla promozione della salute della persona.
Il WHP concepisce la salute come un fattore che va difeso e promosso non solo attraverso le istituzioni sanitarie, ma anche grazie al ruolo e all’intervento degli attori che operano in un territorio: da quello pubblico, fino al Terzo Settore e, ovviamente, alle imprese.
Grazie a un processo partecipato e multi-stakeholder, si vogliono così promuovere logiche per il miglioramento della salute e della qualità della vita professionale (ma anche privata) dell’individuo. Questo anche allo scopo di migliorare il clima organizzativo e il benessere lavorativo.
Per costruire una serie di azioni che raggiungano però i risultati sperati, anche quando si parla di WHP è necessario ideare un percorso adeguato di valutazione e monitoraggio. Proprio per questo il nostro Laboratorio si occuperà di realizzare questa attività. Inoltre, dato che si tratta di un’azione valutativa che si svolge per tutta la durata del progetto, la rete coinvolta potrà attuare delle azioni correttive e migliorative per restare in linea con i propri obiettivi.