Vita ha realizzato un’inchiesta per capire come il caro bollette stia incidendo sulle attività delle residenze per anziani: un viaggio in dieci tappe nelle strutture gestite da organizzazioni non profit, che in Italia garantiscono circo la metà di tutti i posti letto. Le Rsa sono allo stremo. Con questi aumenti, dice una riceca di Uneba nazionale, gli enti segnano ogni giorno una perdita netta di 11 euro per ciascun ospite. Impossibile reggere a lungo.
Dal Piemonte alla Puglia, dal Veneto e la Sardegna la situazione è la stessa: bollette alle stelle per consumi incomprimibili. Risparmiare sul riscaldamento degli ambienti in cui vivono persone anziane non si può e non si deve. Lo dice anche il decreto Cingolani.
Ma a fronte della richiesta di garantire un ambiente adeguato, secondo quanto richiesto dagli standard di accreditamento, tutti i costi aggiuntivi legati all’impennata del costo del gas stanno in questo momento in capo agli enti che gestiscono queste strutture. Ma l’alternativa resta l’aumento dei costi o la chiusura. Due soluzioni che comunque andrebbero a danneggiare le famiglie, aprendo un problema sociale complesso. E questo anche perché Stato e Regioni non hanno ancora messo in campo adeguati interventi.