Parlare di demografia oggi è sempre più complicato. Si rischia di non riuscire a dire nulla di nuovo oppure di guardare al problema da una sola prospettiva. Proprio per questo la Fondazione Marco Vigorelli ha pubblicato il Quaderno dal titolo “Responsabilità genitoriali e lavoro: il futuro dell’Europa in gioco”, curato da Nicola Speranza, Segretario Generale della Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa (FAFCE).
La necessità di un approccio multidisciplinare
Il Quaderno approfondisce lo snodo tra le responsabilità genitoriali e il lavoro, che non deve disarticolarsi e che tiene insieme democrazia e demografia. Attraverso i suoi contenuti, il volume prova a percorrere una strada “nuova”: mettere l’uno accanto all’altro punti di vista e mondi diversi, con un approccio multidisciplinare che rappresenti un nuovo invito al dialogo.
Nella prima parte del volume vengono analizzate, grazie a Carmen Fernández de la Cigoña Cantero, le conseguenze geopolitiche del cambiamento demografico e l’importanza delle politiche familiari. Antonio Tintori, Loredana Cerbara e Giulia Ciancimino propongono una teoria della regressività sociale che si basa su ricerche effettuate nell’ambito dell’Osservatorio sui Mutamenti Sociali in Atto.
Dal punto di vista psico-pedagogico, ci si sofferma sulle conseguenze che il ridotto numero di figli genera sulle capacità relazionali e sul confronto intergenerazionale, grazie al contributo di Maria Scicchitano e Angelo Trecca. Vincenzo Bassi propone, a conclusione di questa prima parte del Quaderno, una possibile chiave di lettura per superare la stagnazione demografica in Europa: il principio di sussidiarietà fiscale.
Il punto di vista di istituzioni e imprese
Nella seconda parte del volume, ci si mette in ascolto di istituzioni, associazioni, aziende e banche. Dubravka Šuica, Vicepresidente della Commissione europea per la demografia e la democrazia (recentemente intervistata da Secondo Welfare, ndr), racconta la sua esperienza come prima persona nella storia dell’Unione ad occuparsi di entrambe le tematiche congiuntamente. Gigi De Palo, Presidente del Forum delle Associazioni familiari, ripercorre obiettivi e risultati degli Stati generali della natalità da lui ideati.
Di seguito Paula Sequeiros, Talent, Organizational Development and Inclusion Head di Novartis Italia, e Adele Mapelli, partner di KOKESHI coloured HR, testimoniano l’impegno delle aziende nel portare avanti progetti che valorizzino la genitorialità. Silvano Camagni, Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Triuggio e della Valle del Lambro, chiarisce infine come gli istituti finanziari stiano leggendo la crisi demografica italiana.
Le diverse prospettive raccolte delineano come le risposte per il futuro dell’Europa si trovino anche nello spirito d’iniziativa dei privati. Per questo sarà necessario facilitare una riconfigurazione della società civile in una prospettiva di sussidiarietà orizzontale tra associazioni intermedie. Uno degli spunti su cui continuare a riflettere potrebbe allora essere il seguente: sarà forse la sussidiarietà delle reti associazionistiche e dei contesti corporate il luogo da cui superare i vuoti di solidarietà che provengono dalle istituzioni?
Cercare di fornire una prima risposta a questa domanda, a partire dal rapporto tra responsabilità genitoriali e lavoro, è il principale obiettivo di questo Quaderno.