La pandemia ha esacerbato le sfide che il nostro sistema di welfare si trova ad affrontare. Il Capitolo 7 del Quinto Rapporto sul secondo welfare vuole analizzare come siano cambiate le risposte fornite dalle imprese e dalle parti sociali attraverso il welfare aziendale.
In questo senso vengono descritte le più recenti novità normative in materia, la diffusione del welfare aziendale ai tempi del Covid-19, con particolare attenzione al livello della contrattazione collettiva, e i possibili impatti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza su tale sistema. Successivamente sono analizzate le connessioni tra le pratiche di welfare promosse dalle imprese e la questione dello sviluppo sostenibile. Le organizzazioni produttive sono infatti chiamate a giocare una partita di rilievo anche per quanto riguarda il raggiungimento degli Obiettivi definiti dall’Agenda 2030 come la Parità di genere (Obiettivo 5), Lavoro dignitoso e crescita economica (8) e Imprese, Innovazione e Infrastrutture (9).
Dopo aver analizzato le principali fonti per comprendere la crescente diffusione del fenomeno nel nostro Paese il capitolo, per individuare le traiettorie che garantiscono la maggiore inclusività alle pratiche di welfare aziendale, si concentra sul concetto di welfare aziendale territoriale o “a filiera corta”: un approccio incentrato sulla costruzione di comunità locali orientate a fornire soluzioni inclusive ai bisogni sociali, vecchi e nuovi, a cui il welfare state fatica a offrire risposte efficaci e sostenibili.
Come citare: Santoni V. (2021), Il welfare aziendale e contrattuale, tra sostenibilità e “filiera corta”, in Maino F. (a cura di), Il ritorno dello Stato sociale? Mercato, Terzo Settore e comunità oltre la pandemia. Quinto Rapporto sul secondo welfare, Torino, Giappichelli, pp.189-224.