Martedì 30 novembre ha avuto luogo a Biella la presentazione del I Rapporto annuale di OsservaBiella, Osservatorio territoriale per i bisogni sociali del Biellese, e dell’approfondimento annuale a esso collegato. L’evento ha rappresentato anche l’occasione per presentare il percorso che ha portato alla nascita di OsservaBiella, avviato nell’autunno scorso con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella (CRB) e con l’accompagnamento scientifico del nostro Laboratorio.
L’evento, moderato dalla giornalista Paola Guabello, è stato introdotto dai saluti istituzionali della Regione Piemonte, del Comune e della Prefettura di Biella e della Fondazione stessa, rappresentata dal suo presidente Franco Ferraris. È poi intervenuto il segretario generale della Fondazione, Andrea Quaregna, che ha presentato il Documento Programmatico Previsionale 2022 ponendolo in stretta relazione con il lavoro svolto da OsservaBiella. A seguire Marco Camoletto, responsabile dell’Osservatorio delle Fondazioni bancarie piemontesi, ha illustrato l’utilità degli osservatori per la progettazione territoriale. Sara Diritti, responsabile di OsservaBiella all’interno della Fondazione, ha raccontato il percorso che ha portato alla nascita dell’Osservatorio mentre Franca Maino ed Elisabetta Cibinel hanno presentato i principali contenuti del Rapporto e dell’approfondimento annuale. L’evento si è concluso con un key-note speech a cura di Flaviano Zandonai, che ha coinvolto i partecipanti in una riflessione sull’importanza della disponibilità dei dati – specialmente a livello locale – e sulla rilevanza degli attori del Terzo Settore nell’attivazione di processi di dialogo e confronto.
La nascita di OsservaBiella e la progettazione del percorso di accompagnamento
La Fondazione CRB, sulla spinta della crisi innescata dalla pandemia di Covid-19, ha avviato un confronto con il suo territorio di riferimento – la provincia biellese – interrogandolo sulle esigenze e sulle sfide emergenti in relazione alle conseguenze sociali ed economiche della pandemia. Lo scambio con gli attori locali, avvenuto nell’estate scorsa, ha fatto emergere l’importanza e la necessità di avere strumenti e momenti di lettura e monitoraggio continuativi dei bisogni del territorio. Il nostro Laboratorio è stato coinvolto dalla Fondazione in questa riflessione, anche alla luce dell’attività di ricerca e produzione scientifica che confluisce regolarmente nei Rapporti biennali sul secondo welfare.
Il percorso per la creazione dell’Osservatorio, avviato nell’autunno 2020, ha due principi cardine: l’attenzione al protagonismo degli attori locali e la coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Per quanto riguarda il primo aspetto, l’Osservatorio è stato concepito in modo da fornire occasioni costanti di confronto tra tutti gli stakeholder locali pubblici e privati1. A tal proposito, si è deciso di valorizzare i dati già in possesso degli enti del territorio, finora scarsamente integrati tra loro. È stata così prevista la mappatura delle informazioni raccolte dai Comuni, dagli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, dall’Asl, dall’Ufficio Scolastico Territoriale così come quelle di Caritas, delle organizzazioni datoriali e di rappresentanza sindacale, degli Enti del Terzo Settore. Particolare attenzione è stata rivolta anche ai dati di livello provinciale raccolti e messi a disposizione da istituti statistici e di ricerca europei, nazionali e regionali.
L’altro principio operativo dell’Osservatorio è rappresentato dalla conformità agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (o SDGs – Sustainable Development Goals) contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il lavoro dell’Osservatorio ha adottato la visione di lungo periodo che è alla base del documento: un futuro che può e deve essere sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico. Sono dunque stati individuati indicatori per 16 dei 17 SDGs. Fa eccezione il Goal 17 – Partnership per gli obiettivi – considerato l’Obiettivo che ispira il lavoro dell’Osservatorio nel suo complesso. I Goals dell’Agenda 2030 – singoli o aggregati secondo una logica tematica – delineano anche la struttura del Rapporto annuale di OsservaBiella.
La selezione degli indicatori e la rilevazione dei dati
All’inizio del 2021, dopo una serie di incontri introduttivi e di presentazione, l’Osservatorio è entrato nel vivo dell’impostazione del lavoro di ricerca e rilevazione: gli attori del territorio sono stati coinvolti in laboratori partecipativi volti a sollecitare idee, obiettivi e indicatori possibili (e già raccolti localmente). L’elenco – suddiviso per Goals – è stato arricchito e dettagliato nel corso di una decina di incontri tematici a partecipazione libera svolti nel mese di marzo. Dopo circa 20 ore di incontri è stato possibile raccogliere più di 450 possibili indicatori, ognuno completo delle caratteristiche principali come: la fonte dei dati, la cadenza temporale di rilevazione, la presenza di specifiche variabili.
A seguire, tra aprile e maggio 2021, ha avuto luogo la selezione degli indicatori da inserire nel Rapporto annuale secondo quattro criteri: la rilevanza e il rigore dei dati raccolti, la copertura territoriale provinciale, la rilevazione annuale e il più possibile recente, la completezza del dato e – ove presenti frammentazioni – la differenziazione delle fonti dati (enti locali e nazionali, privati e pubblici, ecc.). La selezione degli indicatori è stata successivamente approvata dagli attori del territorio. Attraverso questo complesso percorso di compilazione e analisi è stato possibile individuare quasi 160 indicatori che descrivono al meglio, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, il contesto locale biellese e in particolare i bisogni sociali dei suoi residenti. La fase di rilevazione e analisi dei dati, a cura del nostro Laboratorio, si è svolta tra luglio e ottobre 2021.
La struttura del Rapporto e il sito internet di OsservaBiella
Il Rapporto annuale è composto da 10 capitoli. Il primo contiene una serie di indicatori socio-demografici utili a descrivere lo scenario locale nel suo complesso, posizionarlo rispetto al contesto regionale e nazionale e favorire l’interpretazione degli indicatori contenuti negli altri capitoli. Gli altri 9 capitoli sono dedicati a Obiettivi di sviluppo sostenibile in forma singola o aggregata; in particolare sono affrontati insieme i Goals legati a povertà e disuguaglianze (1, 2 e 10) e quelli che si concentrano sulle tematiche ambientali (6, 7, 12, 13, 14 e 15).
Nell’elaborazione dei dati si è cercato il più possibile di dare rilevanza alla dimensione provinciale; in limitati casi, in assenza di dati riferiti al contesto biellese, si è fatto ricorso a informazioni di livello regionale o comunale. Ove possibile sono comunque presenti anche dati di livello regionale e nazionale e/o confronti con le altre province piemontesi, allo scopo di posizionare il Biellese nel contesto più ampio del nostro Paese. Per facilitare l’interpretazione degli indicatori, inoltre, sono stati raccolti e inseriti dati riferiti a più annualità, utili a registrare cambiamenti in corso o avvenuti negli ultimi anni e decenni.
Nel corso dell’evento del 30 novembre è stato lanciato anche il sito web di OsservaBiella. Attraverso il portale è possibile scaricare il Rapporto integrale e navigare attraverso i singoli capitoli: per ogni Goal è disponibile una sintetica descrizione, alcuni grafici consultabili direttamente online e la possibilità di scaricare il singolo capitolo. Il sito, nel corso dei prossimi mesi, sarà pian piano arricchito con altri contenuti e – in particolare – ospiterà progetti e iniziative che sorgeranno proprio sulla base del lavoro di raccolta e diffusione dei dati realizzato dall’Osservatorio.
Una tappa intermedia per il rafforzamento del territorio
Il I Rapporto rappresenta, per OsservaBiella, un fondamentale punto di arrivo ma anche di partenza: il lavoro di selezione e di raccolta degli indicatori si concretizza in un documento strategico per il territorio e di grande valore dal punto di vista della ricerca. Bisogna però riconoscere che il Rapporto segna solo una prima tappa dell’Osservatorio: non è infatti stato possibile, per ragioni organizzative o di ordine pratico, rilevare alcuni degli indicatori selezionati inizialmente e in molti casi i dati presentati non registrano ancora gli effetti sociali, economici e demografici della pandemia.
Inoltre, specialmente in relazione a dati raccolti dagli enti territoriali, è stato possibile inserire solo i dati più recenti senza riportare più annualità. Nel corso degli anni, proprio grazie all’Osservatorio, sarà possibile ricostruire serie storiche dei dati raccolti e condivisi dagli enti territoriali e rendere queste informazioni sempre più integrate, affidabili e interpretabili in prospettiva diacronica.
Peraltro è importante sottolineare che il Rapporto annuale è accompagnato da un altro documento complementare: l’approfondimento annuale. Mentre il Rapporto annuale presenterà di anno in anno gli stessi indicatori per favorire una prospettiva di lungo periodo su alcune dimensioni trasversali, l’approfondimento è impostato con una logica quali-quantitativa e vuole concentrarsi per ciascuna annualità di riferimento su una tematica diversa, percepita come rilevante e/o urgente dal contesto territoriale. L’idea è dunque quella di contemperare l’ampio orizzonte temporale che contraddistingue la selezione degli indicatori del Rapporto con l’esigenza di approfondire dinamiche e temi specifici che emergeranno in futuro.
Per l’anno 2021 gli attori locali che partecipano e animano l’Osservatorio hanno individuato come tema la condizione delle donne biellesi tra occupazione e conciliazione, nel contesto determinato dalla pandemia.
Le prospettive dell’Osservatorio
Il nostro Laboratorio ha accompagnato il territorio biellese nella prima annualità di progetto (dall’autunno 2020 all’autunno 2021): il I Rapporto annuale e l’approfondimento sono stati curati dalla direttrice Franca Maino e dalle nostre ricercatrici Elisabetta Cibinel e Celestina Valeria De Tommaso. Continueremo a supportare l’iniziativa anche nel 2022, in una fase di revisione e conferma degli indicatori selezionati per il Rapporto e nella realizzazione del secondo approfondimento annuale, affinché il progetto possa rafforzarsi e diventare una realtà efficace, affermata e riconosciuta da tutti gli attori del territorio.
Il percorso che ha portato alla selezione degli indicatori ha fatto emergere il corposo patrimonio di dati già esistente nella provincia di Biella. Il lavoro svolto dall’Osservatorio fin qui ha un grande valore dal punto di vista scientifico – poiché fornisce preziose informazioni sulla disponibilità di dati a livello provinciale – e a beneficio del territorio biellese che ora dispone di una base dati affidabile per condurre analisi su temi specifici e realizzare interventi e progetti a vantaggio della comunità.
Con la nascita dell’Osservatorio si è avviata la costruzione di solide basi per poter affrontare problemi complessi con un approccio efficace e poter disporre di strumenti e metodologie di osservazione che sostengano le scelte e i processi decisionali delle organizzazioni pubbliche e private del territorio. Questo favorirà un impiego (più) strategico delle risorse a disposizione di cittadini e cittadine generando nuove collaborazioni nell’affrontare le sfide post-pandemiche e i nuovi bisogni che ne derivano. Questa iniziativa rappresenta dunque anche un esempio del ruolo strategico delle Fondazioni di origine bancaria, attori sempre più centrali nella promozione di processi di innovazione sociale e di promozione del cambiamento sui territori, come approfondito anche nel nostro Quinto Rapporto sul secondo welfare in Italia (che pubblicheremo all’inizio del 2022).
Note
- L’Osservatorio è attualmente composto dai seguenti enti: Fondazione Cassa di Risparmio di Biella; ACLI PROVINCIALI BIELLA aps; Agenzia Piemonte Lavoro; AIL Biella Clelio Angelino ODV; Anteo Impresa Cooperativa Sociale; ASL BI; Associazione Confcooperative Piemonte Nord; Associazione Emanuele Lomonaco – Far Pensare; Associazione Pacefuturo odv; Camera del Lavoro Territoriale di Biella (CGIL); Camera di commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte; Camera Sindacale Territoriale UIL di Biella Vercelli (UIL); Centro Territoriale per il Volontariato; CISL Piemonte Orientale; CISSABO; Città Studi SpA; Cittadellarte-Fondazione Pistoletto ONLUS; CNA Associazione artigiani e PMI del Biellese; Comitato Regionale Piemonte della Lega Nazionale Cooperative e Mutue; Comune di Biella; Confartigianato Biella; Consorzio I.R.I.S.; Consorzio Sociale il Filo da Tessere; Coordinamento Libera Biella; Diocesi di Biella – Caritas diocesana; EnAIP Piemonte – CSF Biella; Federazione Interprovinciale Coldiretti Vercelli e Biella; Fondazione Clelio Angelino ETS – Onlus; Fondazione OLLY Onlus; Fondo Edo Tempia per la lotta contro i tumori ONLUS; G.A.L. Montagne Biellesi; Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Associazione Provinciale di Biella ONLUS (LILT Biella); Provincia di Biella; Regione Piemonte; Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte – Ufficio X – Ambito Territoriale di Biella; Unione Industriale Biellese.