L’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nel rapporto "Pensions at a Glance 2013" presentato quest’oggi a Parigi dipinge l’Italia come un Paese in cui i salari sono inferiori alla media e in cui, nonostante le riforme, resta relativamente bassa l’età effettiva nella quale uomini e donne lasciano il mercato del lavoro. Ma sono i giovani di oggi quelli a rischiare di più. Chi entra oggi nel mercato del lavoro, avverte l’Ocse, dovrà aspettarsi una pensione più bassa rispetto agli standard attuali, con un autentico rischio povertà per i precari.
"Lavorare più a lungo potrebbe aiutare a compensare parte delle riduzioni", si legge nel rapporto, «ma, in generale, ogni anno di contributi produce benefici inferiori rispetto al periodo precedente tali riforme», sebbene "la maggior parte dei paesi abbia protetto dai tagli i redditi più bassi".
Pensioni, in italia contributi al top. E per i precari è rischio povertà
Marco Moussanet, Il Sole 24 Ore, 26 novembre 2013
L’Ocse lancia l’allarme: i precari di oggi rischiano la povertà da anziani
Corriere della Sera, 26 novembre 2013
Ocse sulla riforma delle pensioni:i precari rischiano povertà da anziani
La Stampa, 26 novembre 2013
Ocse, l’Italia al top per contributi previdenziali. "Il precario di oggi sarà il povero di domani"
Repubblica, 26 novembre 2013