“Codice rosso per l’umanità“. Con queste parole Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazione Unite, ha sottolineato le conseguenze del cambiamento climatico e del riscaldamento globale, così come vengono tracciati dai risultati dell’ultimo rapporto dell’International Panel on Climate Change. È un vero e proprio appello internazionale, quello dell’ONU. E la filantropia può e deve fare la propria parte.
La Dichiarazione promossa da Assifero
Per questo motivo Assifero, l’Associazione Italiana Fondazioni ed Enti Filantropici, promuove la Dichiarazione d’impegno di Fondazioni ed Enti filantropici sul cambiamento climatico.
Si tratta di sei principi che qualsiasi fondazione, ente filantropico e investitore ad impatto sociale, a prescindere dalla propria missione, ambito d’intervento, patrimonio, posizione geografica, può sottoscrivere, esprimendo così la propria volontà di integrare azioni di mitigazione e di adattamento alla crisi climatica all’interno della propria organizzazione, strategia, gestione del patrimonio, attività, interventi e programmi.
Nello specifico i firmatari – sono già più di 60 – si impegnano a:
- Promuovere e creare occasioni di formazione e scambio per gli staff, i membri del board e gli stakeholder sulle cause e le possibili soluzioni alla sfida del cambiamento climatico nella sua accezione più ampia;
- Destinare risorse finanziarie, intellettuali, relazionali e materiali per la ricerca delle cause e delle soluzioni alla sfida del cambiamento climatico e ai suoi effetti;
- Rileggere la propria strategia e attività in corso anche attraverso la lente del clima;
- Promuovere una scelta di investimenti responsabili che favorisca la transizione ecologica verso un’economia a zero emissioni;
- Diminuire l’impatto ambientale della propria organizzazione, tramite la riduzione dell’impronta di carbonio, la riduzione dei consumi, una politica di riciclo dei rifiuti e altre azioni mirate;
- Informare sull’evoluzione e sui risultati raggiunti in merito ai principi sottoscritti nella Dichiarazione d’impegno.
Oltre l’ambiente, una questione di giustizia sociale e generazionale
“La crisi climatica” ha spiegato Stefania Mancini, Presidente di Assifero “non può essere intesa in modo riduttivo, essa non si limita a un problema di natura ambientale. La crisi climatica rappresenta una questione urgente di giustizia sociale e generazionale, condiziona la salute pubblica; è una questione educativa, economica, scientifica e culturale, e pone a rischio la sicurezza delle persone, in particolare le comunità locali. Siamo di fronte ad una delle sfide più importanti dei nostri tempi, una sfida che riguarda tutti noi”.
“Tutte le fondazioni, gli enti filantropici e gli investitori ad impatto sociale, non solo quelli che già riconoscono una vocazione ambientale nella propria vision, mission e ambito intervento, possono fare la loro parte. I sei principi della Dichiarazione rappresentano delle linee guida che le organizzazioni si impegnano ad abbracciare per contribuire a far fronte alla crisi con uno sguardo sistemico e per testimoniare l’importanza e la responsabilità di tale scelta: quella di voler tutelare il futuro e contenere le ingiustizie che derivano dalla crisi climatica.”
“Questi sei principi” aggiunge Carola Carazzone, Segretario Generale di Assifero “esprimono quindi dei valori comuni a cui i firmatari si impegnano a tendere. E come Assifero siamo pronti per dare il pieno supporto a tutte quelle organizzazioni che vogliono intraprendere questo percorso mettendo a disposizione esperienze, risorse di approfondimento, opportunità di scambio tra pari, facilitando la collaborazione tra i diversi attori del mondo filantropico, e non solo, e amplificando l’impatto collettivo delle loro azioni”.
“La dichiarazione d’impegno italiana oggi è più che mai rilevante in vista della Co-Presidenza dell’Italia della COP-26 e conferma la volontà di Assifero di fare la propria parte in quello che è un vero e proprio movimento globale della filantropia per il clima”.
La dichiarazione si inserisce infatti in una cornice ben più ampia. “Si colloca all’interno dell’International Philanthropy Commitment on Climate Change” ricorda Carazzone “che è promosso da WINGS, la rete di quarto livello che riunisce diversi attori del mondo della filantropia da Paesi di tutto il mondo, con Dafne – Donors and Foundations Networks in Europe, l’associazione che riunisce 30 organizzazioni nazionali di supporto alla filantropia, come Assifero, da 28 Paesi europei, insieme alle dichiarazioni d’impegno nazionali già lanciate nel 2019 nel Regno Unito, e poi nel 2020 in Francia e in Spagna, promossi rispettivamente dall’Association of Charitable Foundations, Centre Français des Fonds et Fondations, e Asociación Española de Fundaciones“.
Come aderire
Al momento a livello globale sono oltre 200 le fondazioni d’impresa, comunità, famiglie, altri enti filantropici, investitori ad impatto sociale e individual funders che hanno già aderito all’appello. “Le loro istanze che verranno portate all’attenzione dei rappresentanti delle istituzioni in occasione della COP-26 di novembre a Glasgow” spiega ancora Carazzone.
Le fondazioni, gli enti filantropici ed investitori ad impatto sociale che intendano aderire alla Dichiarazione d’impegno di Fondazioni ed Enti filantropici sul cambiamento climatico possono scrivere una mail a Francesca Mereta, Coordinatrice della Comunicazione Esterna di Assifero ([email protected]).