Prima l’industria, poi la cultura, ora le politiche sociali. Il MiTo, l’asse tra Milano e Torino, cerca di lanciare un salvagente al welfare. Ci provano la Fondazione Cariplo e la Compagnia di San Paolo, che tra Torino e Milano hanno deciso di avviare un cantiere permanente, una sorta di grande area laboratorio per il "secondo welfare", teorema che prevede un maggiore coinvolgimento dei privati.
Per Guzzetti, Presidente di Cariplo, il MiTo in versione "social" è un progetto che può cambiare faccia al modo di intendere e costruire il welfare. «Serve un’area laboratorio da cui partire e in cui sperimentare», osserva. E cita, come esempio, quello delle 15 Fondazioni di comunità che fanno capo a Fondazione Cariplo: nate 15 anni fa, a fine 2012 avevano già messo insieme un patrimonio di 232 milioni di euro, con erogazioni per oltre 22 milioni di euro che hanno contribuito al sostegno di quasi 2.400 progetti in diversi settori. La prova provata, per Guzzetti, del fatto che «il welfare funziona quando parte dal basso, quando coinvolge tutte le anime di un territorio».
Chiamparino, Presidente di Compagnia di San Paolo, aggiunge: "Occorre costruire dei modelli che consentano di ottimizzare le risorse, valorizzare le specificità dei diversi territori e accogliere nuovi partner che ci consentano di essere capillari nella capacità di intervento»
MiTo, un’area laboratorio per il (secondo) nuovo welfare
Marco Ferrando, Il Sole 24 Ore, 11 settembre 2013