Il nostro sistema di welfare è in grado di reggere le sfide del presente e del futuro? La risposta che emerge dal nuovo Rapporto "Welfare, Italia" è "no". A meno che non ci decidiamo a intervenire subito. Approfondendo una serie di dati relativi alla composizione della spesa pubblica e all’andamento demografico e del mercato del lavoro, il Rapporto offre proiezioni al 2050 che non lasciano molti dubbi sulla necessità di fare presto qualcosa.
Il Think Tank sviluppato dal Gruppo Unipol con The European House-Ambrosetti indica tuttavia 4 linne strategiche per invertire il trend.
- ottimizzare le basi informative per il monitoraggio del welfare aumentando e mettendo a fattor comune la quantità di dati pubblici e privati per favorire i processi decisionali;
- lanciare un Welfare New Deal a livello europeo, riorganizzando i meccanismi (bonus, detrazioni, etc) e semplificando le normative esistenti per garantire un efficace relazione pubblico-privato;
- adeguare l’offerta di servizi ai nuovi bisogni di age management e di long term care, incentivando l’adesione ai fondi pensione integrativi e sostenendo programmi di tutoring da parte dei lavoratori over 55;
- promuovere l’auto responsabilizzazione di individui e aziende attraverso campagne di comunicazione strutturate che conducano ad un approccio proattivo da parte dei cittadini.
“Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali” è un progetto nato nel 2010 su iniziativa del Gruppo Unipol con l’obiettivo di costruire una piattaforma permanente di discussione sul tema del welfare, che possa contribuire attivamente a rimodulare un nuovo assetto delle politiche sanitarie e socio-assistenziali del Paese. Il progetto si fonda sulla condivisione di idee e riflessioni in tema di welfare tra i principali stakeholder del settore: decisori, esponenti del Governo nazionale e locale, parti sociali, casse e fondi di previdenza e assistenza, rappresentanti di imprese, università e terzo settore.