Alla vigilia della conferenza stampa del Governo, che ha annunciato le misure della attesissima manovra “salva Italia”, Maurizio Ferrera commentava dalle pagine del Corriere della Sera indiscrezioni e paure più o meno giustificate dei cittadini.
Saranno sempre i “soliti noti” a pagare il prezzo della crisi? Secondo Maurizio Ferrera si tratta di trovare una soluzione sufficientemente equa, che riesca a “fare cassa” e allo stesso tempo correggere le storture del nostro welfare, sbilanciato non solo tra i diversi settori di spesa ma anche all’interno degli stessi. Bisogna chiedere sacrifici, fiscali e previdenziali, a chi ha di più. Ma anche predisporre misure “in positivo” per promuovere la crescita del Paese e favorire le categorie degli “outsiders”, richiamati dallo stesso Presidente Monti, come i giovani e le donne. L’auspicio è poi per un Governo che finalmente si impegni per tutelare i più deboli con un serio proposito di introduzione di un reddito minimo e con misure a sostegno delle famiglie e dei bambini, la cui condizione costituisce “una delle iniquità più vergognose e al tempo stesso invisibili del nostro modello sociale”.
La ricerca del sentiero dell’equità,
Corriere della Sera, 4 dicembre 2011