Nei Paesi Bassi il gruppo Ing ha deciso di concedere un mese di libertà dal lavoro ai nuovi papà. Un periodo retribuito in cui i padri potranno stare a casa e seguire le prime settimane di vita dei piccoli appena nati. Una scelta molto forte visto che la legge olandese, come quella italiana, prevede al momento solo due giorni di assenza dal lavoro.
Ing ha inoltre deciso di introdurre alcune novità per i lavoratori senior. In una fase di progressivi tagli alle spese pubbliche, la banca ha deciso di dare una svolta sociale alla sua presenza nel territorio. E così ha stabilito che i dipendenti over 60, una volta alla settimana, invece di recarsi al lavoro potranno svolgere attività di volontariato, senza decurtazioni dallo stipendio. Non solo, ma pagherà ai propri dipendenti che ne facciano richiesta costi di formazione fino a un costo di 750 euro.
Per arrivare a questo risultato Ing è andata dai sindacati di categoria e ha contrattato la sua scelta. L’accordo raggiunto riguarderà 14 mila dipendenti nel Paese. Il gruppo olandese non è il primo ad aver preso questa strada. Cresce, infatti, la lista di grandi aziende che danno un ampio margine di congedo dal lavoro ai neo papà. Il trend ha già qualche anno, ma piano piano si aggiungono sempre più nomi a questa iniziativa privata che va oltre i limiti di legge e cerca di colmare una lacuna delle politiche per la famiglia di molti Governi UE.
Al via la rivoluzione arancione. “I neo papà a casa per un mese”
Sandra Riccio, La Stampa, 21 luglio 2017