Percorsi di secondo welfare presenta il sesto Working Paper della collana 2WEL. In “Social minimum in the new welfare state: minimum income protection in Slovenia” l’autore traccia una panoramica sugli schemi di reddito minimo nei Paesi dell’Unione Europea, per poi arricchire l’analisi con un dettagliato studio sul Denarna socialna pomoč, schema di reddito minimo istituito in Slovenia.

L’autore

Stefano Ronchi si è laureato a marzo 2013 presso l’Università di Milano in Scienze del Lavoro, con la tesi “Poverty, New Social Risks and Minimum Income Protection: The Case of Slovenia”. Le sue aree di ricerca riguardano le nuove povertà e le politiche sociali, in particolare le politiche di reddito minimo. Attualmente frequenta un master in Public Policy and Social Change al Collegio “Carlo Alberto” (Moncalieri, Torino).  Da maggio 2013 collabora con Percorsi di Secondo Welfare.

Abstract

Nonostante l’avvento di un social investment welfare state promosso dall’UE e rilevato da vari studi, la garanzia di quel “minimo sociale” su cui la struttura del nuovo welfare dovrebbe poggiare è spesso carente, messa da parte dal prevalere della riduzione della spesa pubblica. In questo paper le politiche di protezione del reddito minimo sono utilizzate come metro di misura per testare la validità di tale affermazione. Si parte da una panoramica sugli schemi di reddito minimo nei Paesi Membri dell’UE per poi arricchire l’analisi con un dettagliato caso di studio sulla Slovenia. Facendo riferimento agli standard recentemente indicati dal Parlamento europeo, si stimano efficacia ed efficienza dello schema di reddito minimo sloveno (Denarna socialna pomoč) a seguito delle più recenti “activation reforms”. In aggiunta, si prende in esame l’interazione fra assistenza sociale e forme tradizionali di assicurazione sociale: in seguito a una graduale erosione di quest’ultime, in Slovenia la protezione del reddito minimo è di fatto divenuta l’ammortizzatore sociale di riferimento per un considerevole numero di disoccupati. L’espansione del ruolo dell’assistenza sociale pone l’accento sulla necessità di portare la garanzia del reddito minimo a livelli più adeguati in tutta l’UE, così da sancire “minimi sociali” atti a servire da fondamenta più solide per lo sviluppo di un nuovo paradigma di welfare realmente inclusivo.