Rassegna Stampa
Welfare e contrattazione

Welfare nel nuovo CCNL del settore tessile

Il Tirreno, 23 febbraio 2016
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Martedì 21, a Milano, SMI e le organizzazioni sindacali di categoria Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil hanno sottoscritto l’accordo di rinnovo del Contratto nazionale di lavoro del settore Tessile Abbigliamento Moda, che viene applicato in oltre 40.000 aziende per circa 420.000 addetti. Il nuovo contratto decorre dal 1° aprile 2016 e avrà durata fino al 31 dicembre 2019 (45 mesi). I punti centrali nel nuovo CCNL riguardano: la parte economica, la parte normativa e il welfare.

Per quanto riguarda il welfare, il contratto prevede:

  • l’assistenza sanitaria integrativa. Viene costituito un Fondo bilaterale nazionale, aperto alla partecipazione degli altri comparti industriali della moda, per l’assistenza sanitaria integrativa al Servizio Sanitario Nazionale in favore di tutti gli addetti del settore. Il Fondo, al quale saranno automaticamente iscritti tutti i dipendenti delle aziende che applicano il CCNL Tessile Abbigliamento Moda, sarà finanziato con un contributo base a carico delle aziende pari a 12 euro mensili per addetto, per 12 mensilità, con decorrenza dal 1° gennaio 2018.
  • la previdenza complementare. Per stimolare le adesioni dei lavoratori del settore a Previmoda viene confermato il contributo minimo a carico del lavoratore, pari all’1,50%, mentre viene elevato dello 0,50% quello a carico del datore di lavoro: dello 0,20% dal 1/1/2019 (1,70% complessivi); dello 0.30% dal 1/10/2019 (2,00% complessivi).

Welfare nel nuovo CCNL del settore tessile
Il Tirreno, 23 febbraio 2016