2 ' di lettura
Salva pagina in PDF

Nel tentativo di ripercorrere le tappe e le motivazioni che hanno portato alla firma del contratto – e di comprenderne l’importanza nel panorama nazionale – abbiamo posto alcune domande a uno dei firmatari, Marco Boveri, segretario regionale della federazione FILCA CISL.
 

Quanti lavoratori interessa il contratto firmato?
Il comparto in Lombardia è composto da circa 7.000 imprese e 17.000 lavoratori.

Perché il contratto arriva a distanza di circa un anno dalla firma dell’accordo?
Le linee guida confederali sicuramente hanno agevolato la trattativa, ma hanno anche demandando alcuni temi specifici alla contrattazione categoriale.

Abbiamo affrontato tematiche importanti come la gestione della banca ore e la costruzione di un osservatorio che sia di aiuto e rafforzi un modello di relazioni sindacali partecipate, e abbiamo individuato e costruito insieme – dopo la verifica dei fabbisogni formativi – azioni mirate per lavoratori e imprese. Il contratto introduce anche politiche innovative per il rilancio del settore, penso ad esempio al tema dell’efficienza energetica. Trattare e inserire questi capitoli costituisce a mio parere un importantissimo passo in avanti per il raggiungimento di un sistema di relazioni industriali efficaci e partecipate.

Perché come Cisl valutate positivamente la firma di questo contratto?
Innanzitutto, per le tematiche importanti e innovative inserite che, al tempo stesso, ci impegneranno sul fronte della gestione del contratto.

Ancora una volta, abbiamo dimostrato che è possibile fare contrattazione anche in momenti di profonda e duratura crisi come quelli che stiamo attraversando, smentendo coloro che sostengono che la contrattazione collettiva sia antitetica alla crisi.

Su quali aspetti crede invece che si potrebbe continuare a intervenire?
Le faccio un esempio. Quello che è successo al Salone del Mobile di Milano – dove i controlli della guardia di finanza in quattro padiglioni, dove erano all’opera ventisette aziende, hanno portato alla scoperta di 16 lavoratori in nero – evidenzia come sul versante della Responsabilità Sociale d’Impresa, della legalità e della dignità della persona si debba ancora lavorare molto. Dobbiamo domandarci e domandare alle nostre controparti quale sia il modello di impresa che vogliamo. Credo infine che i temi legati a risparmio e all’efficienza energetica non possano rimanere fuori dalla discussione per il rinnovo del CCRL.

Come proseguirà il lavoro di contrattazione nel settore artigiano?
Lo scorso 25 marzo è stato firmato il rinnovo del contratto nazionale dei settori Legno – Lapidei Artigiani, una trattativa lunga e complessa, in cui sono stati inseriti nuovi capitoli importanti come la tutela della dignità e del rispetto della persona e della malattia – è stato infatti inserito il prolungamento del periodo di comporto pari a 12 mesi in caso di patologie oncologiche e altre gravi infermità – e sono stati rafforzati capitoli esistenti come quello sulla Responsabilità sociale d’impresa.

A Livello Regionale, oltre all’impegno rispetto gestione di quanto concordato nell’accordo, stiamo predisponendo la bozza di piattaforma da presentare alle controparti per il rinnovo del contratto collettivo regionale di lavoro per i lavoratori del settore.
 

Riferimenti

Artigiani lombardi: dalle linee guida al primo contratto collettivo regionale

Torna all’inizio