Rassegna Stampa
Welfare e contrattazione

CCNL Metalmeccanici, la novità dei flexible benefit

Il nuovo contratto stabilisce che dal 1° giugno 2017 le aziende attiveranno per tutti i lavoratori dipendenti piani di welfare
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Il 26 novembre 2016, dopo oltre un anno di trattative, le principali sigle sindacali e datoriali hanno sottoscritto l’accordo per il rinnovo del CCNL per l’industria metalmeccanica e della installazione di impianti. Il contratto, tra le altre cose, stabilisce che a partire dal 1 giugno 2017, le aziende attiveranno per tutti i lavoratori dipendenti, piani di flexible benefits, cioè di beni e servizi di welfare, per un costo massimo di 100 euro nel 2017, 150 euro nel 2018 e 200 euro nel 2019

Da qualche giorno, quindi, le aziende dovrebber aver definito ed avvito il processo di erogazione: nel caso di inadempimento al flexible benefits all’azienda potrà accadere che in sede giudiziale si potrebbe costituire una differenza retributiva da richiedere. Oltre al fatto che il mancato riconoscimento del welfare/flexible benefit sarebbe una condotta antisindacale, sanzionabile da un giudice con un ordine di adempimento.

Dal momento che il CCNL detta solo un principio generale, è ovvio che a livello territoriale o meglio aziendale dovrà essere disciplinato e regolamentato il nuovo istituto. Inoltre, dal momento che la norma contrattuale nazionale è sufficiente ad avviare il piano di welfare, l’azienda potrà procedere in forma libera, disciplinando lo strumento anche con una semplice comunicazione scritta rivolta ai dipendenti (ovvero, anche sulla base di regolamenti interni).

Riferimenti
Accordo del settore metalmeccanico