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Il 4 dicembre è stato presentato a Roma il manifesto “Fiducia e nuove risorse per la crescita del Terzo Settore”. Il documento, che mira a porre in sinergia i numerosi attori che operano nella galassia del non profit, è promosso da Acri, Assifero, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparo, Fondazione con il Sud, Forum del Terzo Settore, Alleanza Cooperative Italiane e Banca Prossima. Queste nove realtà hanno sottoscritto il manifesto di fronte a più di trecento rappresentati associazioni, cooperative, fondazioni e istituzioni, invitandoli ad aderire al progetto che vuole valorizzare e sviluppare il ruolo che il Terzo settore svolge nel nostro Paese.

Terzo settore: risorsa da non sprecare

Il non profit rappresenta oggi uno dei pochi settori della nostra economica che, nonostante la crisi, negli ultimi anni è cresciuto (e tanto) in termini quantitativi, occupazionali ed economici. Come mostrano i dati del recente censimento Istat, in 10 anni le realtà riconducibili al terzo settore sono infatti aumentate del 28%, gli occupati addirittura del 38%. Attualmente sono più di 300 mila le organizzazioni del terzo settore presenti nel nostro Paese, che danno lavoro a circa un milione di persone e che coinvolgono a vario titolo quasi 5 milioni di volontari. Per quanto riguarda il valore economico, il volume di entrate è stimato in 67 miliardi di euro, pari al 4,3% del Pil.

Numeri importanti, che appaiono ancora più significativi se si tiene conto del ruolo progressivamente assunto da molte organizzazioni non profit in un’ottica di secondo welfare. Negli ultimi anni, infatti, a fronte di un arretramento dello Stato in alcuni ambiti cruciali del nostro sistema di welfare, un numero crescente di organizzazioni del Terzo settore sono state in grado di rispondere ai crescenti bisogni dei cittadini in vari settori, in particolare nella sanità e nei servizi socio-assistenziali, affiancando le proprie attività a quelle garantite dal settore pubblico.

Tuttavia, il Terzo settore si trova oggi in un momento cruciale. Esso deve trovare la forza per continuare a crescere e determinare sviluppo come fatto finora, evitando di entrare in una crisi di fiducia e progettualità, già ravvisabile in alcuni ambiti operativi, che potrebbe mettere a repentaglio i progressi importanti degli ultimi anni. Per far questo appare ormai necessario sviluppare strumenti, in particolare finanziari e progettuali, che possano sostenere una crescita non più perseguibile unicamente attraverso le strade percorse finora.

Un manifesto per mettere insieme chi vuole sostenere il Terzo settore

In questa delicata fase di passaggio alcune grandi realtà appartenenti al mondo associativo, cooperativo, filantropico e della finanzia sociale hanno scelto di mettere nero su bianco il loro impegno a collaborare insieme per sostenere il terzo settore italiano. E’ così nato il manifesto “Fiducia e nuove risorse per la crescita del terzo settore” con l’intento di favorire una nuova fase in cui il Terzo settore “si liberi dall’ossessione della sopravvivenza e progetti il proprio futuro”. Giuseppe Guzzetti, Presidente dell’Acri, presentando il manifesto ha affermato come “in un momento di grave crisi, che tocca anche il non profit con una contrazione generale degli investimenti pubblici, occorre mettere in campo nuove forme di finanziamento e di collaborazione tra pubblico-privato che rinnovino la fiducia in questo settore determinante per la crescita economica e civile del Paese”.

L’idea dei promotori è quella di rafforzare la consistenza patrimoniale del Terzo settore, creare efficienza attraverso una crescita dimensionale per aggregazione, formare centrali di acquisto per condividere il valore e ridurre gli sprechi, spingersi su nuovi terreni di interesse collettivo, investire in forme di management sempre più adeguate, internazionalizzarsi laddove appare opportuno, lanciare seri programmi di rete con e verso l’Unione Europea, ripensare senso e tecniche della raccolta fondi. L’obiettivo è quindi quello di individuare nuovi filoni di sviluppo per le organizzazioni non profit anche attraverso una loro responsabilizzazione nell’ambito finanziario, che per molte realtà rappresenta ancora un ambito più o meno volutamente sconosciuto.

Per fare questo, tuttavia, saranno necessari investimenti consistenti e un uso strategico di tutte le risorse disponibili, economico-finanziarie e non solo. Di qui la richiesta a coloro che condividono gli obiettivi sopra citati di sottoscrivere il manifesto (è possibile aderire su www.manifestoperilnonprofit.it) per individuare insieme le misure che andranno prioritariamente adottate nei prossimi mesi. In questo senso, i primi nove firmatari ben rappresentano alcune delle diverse anime del Terzo Settore italiano chiamate a confrontarsi per realizzare i presupposti del manifesto.

L’Acri – Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa -, Assifero, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Con il Sud e Fondazione Cariparo rappresentano la componente filantropica ed erogativa; l’Alleanza Cooperative Italiane, che raccoglie 43.000 realtà d’impresa appartenenti a Legacoop, Confcooperative e Agci, rappresenta l’ambito produttivo; il Forum del Terzo settore rappresenta e supporta il mondo dell’associazionismo di promozione sociale, del volontariato, della cooperazione sociale e allo sviluppo; Banca Prossima rappresenta quella finanza dal carattere sociale che va sviluppando strumenti innovativi per andare incontro alle nuove richieste e necessità economico-finanziarie del settore non profit. Nei prossimi mesi vedremo come e quanto queste realtà, e quelle che aderiranno prossimamente, saranno in grado di svolgere un ruolo concreto per lo sviluppo del settore non profit del nostro Paese.

Riferimenti

Il manifesto

Comunicato stampa

Come aderire

 

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