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Terzo Settore / Fondazioni

Generazioni: il nuovo numero di “Fondazioni” esplora le dinamiche intergenerazionali

La rivista di Acri, l'associazione delle Fondazioni di origine bancaria, affronta il tema attraverso cinque prospettive: Conoscere, Fare, Immaginare, Vedere e Raccontare.

Dal punto di vista demografico l’Italia è un Paese che nei prossimi decenni vedrà un drastico aumento del numero di anziani. Allo stesso tempo, il tasso di natalità continua a diminuire, facendo dell’Italia il Paese dell’Unione Europea con la più bassa incidenza di giovani adulti tra i 18 e i 34 anni. Di fronte a questi dati emergono prepotentemente tanti interrogativi. Come miglioriamo le condizioni dei più anziani e promuoviamo l’invecchiamento attivo? Come possiamo permettere ai giovani di fare la loro parte e di contare di più? E ancora: come includiamo le generazioni future nelle nostre comunità? 

Il numero di giugno di “Fondazioni”, la rivista di Acri – associazione che riunisce le Fondazioni di origine bancaria – si concentra sul tema del dialogo tra le generazioni. La riflessione è condotta attraverso interviste, testimonianze e reportage organizzati in cinque sezioni: Conoscere, Fare, Immaginare, Vedere, Raccontare.

La rivista si apre con il consueto editoriale di Giorgio Righetti, direttore di Acri, che introduce il tema centrale di questo numero di “Fondazioni”, invitando a riflettere sul perché sia inutile voler etichettare le generazioni a tutti i costi. Nella sezione Conoscere Alessandro Rosina, docente di Demografia e Statistica sociale all’Università Cattolica di Milano, parla di generazioni a confronto, con particolare attenzione alle condizioni, allo sviluppo, alle attese e alle difficoltà che oggi vivono i giovani italiani. La testimonianza di Sara De Carli, giornalista di Vita, sottolinea l’importanza di creare spazi per e con i giovani.

Nella sezione Fare, la redazione di Fondazioni ha intervistato Cecilia Pellizzari di Scomodo, l’associazione culturale, progetto editoriale e osservatorio di ricerca partecipativa gestito da giovani under 30. Scomodo si impegna a creare spazi di espressione, condivisione e crescita per le nuove generazioni, costruendo una rete che da Roma si è estesa fino a Milano e continua a espandersi. Segue la testimonianza di Loris Marchisio, coordinatore nazionale di AGE Italia, che approfondisce il tema del diritto all’invecchiamento delle persone e la necessità di politiche per migliorare le condizioni degli anziani.

La sezione Immaginare si apre con un’intervista a Ferdinando Menga, docente di Filosofia del diritto all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, che invita a includere le generazioni future nelle nostre comunità. Segue la testimonianza di Rosita Deluigi, che scrive della necessità di conoscersi reciprocamente per attivare un dialogo intergenerazionale.

Nella sezione Vedere, le immagini illustrano alcune esperienze promosse dalle Fondazioni per favorire il dialogo tra le generazioni e incentivare la partecipazione dei giovani alla vita comunitaria.

Infine, la sezione Raccontare è come sempre dedicata a dedicata a un progetto realizzato dalle Fondazioni sul tema del numero. In questo numero si parla di Think Big, che dal 2018 contribuisce a realizzare i progetti dei ragazzi e delle ragazze del territorio, grazie alla chiamata alle idee di Fondazione Cariparma per giovani dai 18 ai 35 anni.

 

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