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Il 24 ottobre a Milano si è svolto il V Lang Philanthropy Day, evento organizzato da Fondazione Lang – con il sostegno di UBI Banca e dello studio White&Case, con il patrocinio di Fondazione Cariplo – che ha richiamato a Milano alcune tra le maggiori realtà filantropiche italiane e internazionali.


Le esperienze internazionali

Ad aprire i lavori è stato il Presidente di Fondazione Lang Italia Tiziano Tazzi, che ha espresso il proprio ottimismo sulla convergenza tra profit e non profit, richiamando la recente attribuzione del Nobel per l’Economia al prof. Richard Thaler. “Il Terzo settore, ha spiegato, muove in Italia circa 65-70 miliardi di euro. Se solo si riuscisse a migliorare l’efficienza del 10%, obiettivo ragionevole, potrebbero essere disponibili 7 miliardi in più ogni anno, un importo pari a un terzo della manovra finanziaria, senza chiedere uno sforzo ai contribuenti”.

A seguire Shuichi Ohno, Presidente della giapponese Sasakawa Peace Foundation, una delle maggiori fondazioni dell’Asia. Ohno in particolare ha annunciato la costituzione dell’Asian Women Impact Fund, un nuovo fondo di impact investing da 100 milioni di dollari a favore dell’imprenditoria femminile.“Ci consideriamo una Strategic Philanthropy Organization- ha spiegato Ohno. “Da Fondazione erogativa, inoltre, stiamo per trasformarci in organizzazione che non solo fornisce risorse economiche ma che può offrire servizi di incubazione di impresa, consulenza manageriale e assistenza tecnica”.

È poi intervenuto Edmund J. Cain, Vice president & Grant Programs della Conrad N. Hilton Foundation, nella top ten delle principali fondazioni erogative di famiglia negli Stati Uniti, che ha concentrato l’attenzione sul ruolo che la filantropia può e deve avere nello sforzo di collaborazione necessario per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals – SDGs) entro il 2030. “Per questo oggi siamo qui, perché attraverso una maggiore collaborazione, possiamo favorire l’efficacia e l’efficienza di un intero settore”. In questo contesto è stata segnalata la SDG Philanthropy Platform, nata per facilitare la collaborazione tra Nazioni Unite, governi, filantropi, privati e ONG nel raggiungimento degli SDGs, la condivisione di informazioni e conoscenze.

In rappresentanza dell’Italia è invece intervenuto Massimo Lodi, Direttore Generale UBI Trustee S.A. Gruppo UBI Banca – Italia, che ha analizzato le potenziali convergenze del welfare pubblico e privato in Italia concentrandosi sullo strumento del Trust per gestire finalità filantropiche. In particolare ha illustrato le azioni attivate dal gruppo nell’ambito della Legge sul Dopo di noi. Un dato interessante, segnalato da Lodi, è che in Italia vi sono 185.000 persone anziane, ricche e sole, potenziali elargitori di risorse destinate alla filantropia, per i quali è importante promuovere strumenti fliantropici che consentano, da un lato di mantenere liquidità necessaria ad esempio alle spese di long term care, dall’altro di pianificare e controllare, quando ancora in vita, la destinazione di donazioni e lasciti testamentari.

La sessione plenaria si è infine conclusa con l’intervento dell’imprenditore olandese Robert Boogaard, fondatore della Jazi Foundation e motore del movimento Effective Giving, una “learning community” di Fondazioni nei Paesi Bassi. Boogard si è concentrato sulla necessità di unire efficienza ed efficacia nel concetto di filantropia strategica, in grado di ottimizzare l’utilizzo delle risorse e l’impatto sociale generato: “Avere le risorse per migliorare significativamente la vita di un gran numero di persone – ha raccontato Boogaard – può essere una responsabilità pesante come un grande privilegio. Prendere sul serio la massimizzazione del nostro impatto, imparando a donare in modo efficace, è un dovere che abbiamo nei confronti di noi stessi e di tutti coloro che potenzialmente possiamo aiutare”.


Venture Philanthropy

La giornata è proseguita con le sei working session parallele di approfondimento sui diversi driver della filantropia. Nella sessione dedicata alla Venture Philanthropy sono intervenuti, rispettivamente dalla Svizzera e dal Belgio, Fabio Segura, Director International Programs della Jacobs Foundation, e Priscilla Boiardi, Knowledge Centre Director della European Venture Philanthropy Association portando testimonianze concrete su modalità di sostegno a cause sociali che vadano oltre la sola donazione. “Occorre un cambio di mentalità tra i finanziatori – ha afferma Segura -. Lo scopo è mobilitare risorse consistenti e utilizzare strumenti complementari (filantropia, impact investing, lobbying) al fine di produrre un cambiamento sistemico per i beneficiari finali. Attraverso l’esperienza pionieristica che abbiamo fatto in Costa d’Avorio, abbiamo rilevato un maggiore impatto sociale per la comunità attraverso programmi multi-stakeholder e partnership win-win con soggetti diversi come fondazioni, non profit, governi e imprese su un obiettivo di cambiamento sociale attraverso”.


Corporate philanthropy

La strategicità del giving di un’impresa, non solo come occasione di restituzione al territorio ma come opportunità di sviluppo e di creazione di valore per l’impresa stessa e per la comunità, è il tema intorno a cui è intervenuta Céline Bonnaire, Executive Director della Kering Foundation. La fondazione è il braccio filantropico dell’omonimo gruppo globale del lusso, che sostiene progetti volti a combattere la violenza sulle donne in Italia e nel mondo – sono proprio le donne le principali clienti del gruppo. A livello globale le imprese sono infatti sempre più orientate all’impegno in percorsi di intervento a favore della comunità coerenti e strategici con gli obiettivi aziendali. “In un contesto globale in cui i diritti delle donne sono sotto minaccia e dove i finanziamenti sono spesso tagliati – ha spiegato Bonnaire – la nostra ambizione è quella di promuovere la collaborazione tra diversi soggetti complementari tra loro”. Dato interessante, riportato da Bonnaire, è che in Francia il 47% delle imprese con più di 250 dipendenti porta avanti azioni filantropiche, per un totale di 3,5 miliardi di euro (+25% dal 2014 al 2016). E’ in seguito intervenuto il belga Ludwig Forrest, Philanthropy Advisor King Baudouin Foundation, una delle più importanti fondazioni europee. La sessione ha visto anche il lancio da parte di Virginia Antonini – Sustainability Director di Reale Group – di Reale Foundation, fondazione corporate di Reale Group in cui confluiranno ogni anno le erogazioni liberali volte a sostenere iniziative a favore delle collettività. Tre le aree di intervento prioritarie: prevenzione delle malattie croniche; inclusione e sviluppo socio-economico dei giovani; resilienza delle comunità alle catastrofi naturali.


Un euro donato ne vale più di tre

Nel corso della 6ª sessione, infine, è stata presentata la misurazione dell’impatto sociale dei servizi di CAF Onlus – Centro Aiuto Minori e Famiglie realizzata da Fondazione Lang Italia.

L’analisi, che ha utilizzato l’indicatore SROI – Social Return On Investment, stima che ogni euro investito dall’Associazione nei suoi principali servizi abbia generato un valore di 3,1 euro. Si tratta del primo studio in Italia che evidenzia quanto i servizi nell’ambito dell’accoglienza e della cura dei minori in condizioni di disagio possano incidere in termini di risparmio per la collettività. “Da quasi quarant’anni l’Associazione CAF offre al territorio servizi importantissimi di protezione e cura dei minori in grave difficoltà come partner qualificato delle Istituzioni Territoriali – ha dichiarato Luisa Pavia, Amministratore Delegato dell’Associazione CAF. Poter esprimere attraverso un indicatore sintetico e riconosciuto il valore del nostro lavoro e l’impatto positivo che questo produce sulla Società è per la nostra Associazione una straordinaria opportunità di accreditamento e rilancio della propria mission”.


Nasce Fondazione Lang Europe Onlus

Dal Lang Philanthropy Day di oggi è inoltre emerso che fare rete a tutti i livelli diventa una priorità per le organizzazioni filantropiche, dalla pianificazione all’operatività fino all’ambito fiscale.

Proprio rispetto a questo settore il segretario generale di Fondazione Lang Italia Lucia Martina ha annunciato: “Abbiamo scelto questa giornata particolarmente significativa per comunicare a un pubblico di oltre duecento Fondazioni italiane e internazionali la nascita di Fondazione Lang Europe Onlus, da oggi unico membro italiano del network Trasnational Giving Europe. Il suo ruolo sarà quello di supportare i donatori e le non profit del nostro Paese nelle attività di giving transnazionale. Agevolerà infatti i donatori italiani nel percorso di individuazione e selezione di progetti di utilità sociale, garantendone il buon esito, e faciliterà le organizzazioni non profit italiane che individuano potenziali donatori in uno dei paesi membri nel ricevere donazioni, senza dover aprire sedi all’estero o avviare particolari procedure burocratiche”.

Il Transnational Giving Europe (TGE) è il network europeo che consente ai donatori residenti in uno dei 19 stati membri di poter effetuare donazioni volte a sostenere progetti sociali negli altri stati membri godendo dei benefici fiscali previsti dai loro Paesi di residenza. Del TGE fanno parte alcune tra le più prestigiose Fondazioni come la King Baudouin Foundation in Belgio, la Fondation de France e la Charities Aid Foundation nel Regno Unito. Nel 2016 il network ha supportato progetti di utilità sociale per un valore di oltre 6 milioni di euro attraverso 5.000 donazioni a favore di 334 organizzazioni non profit. Al TGE è aderiscono oggi organizzazioni in Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Ungheria.