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Come ben racconta il Policy Brief 6/2024 di ASviS, secondo il Global Youth Development Index l’Italia si colloca al 23° posto nel mondo per lo sviluppo giovanile, con una debolezza in particolare nell’area della partecipazione politica e civica. E questo pur essendoci tanti giovani che vogliono fare la differenza, in particolare nel sociale.

Creare condizioni per abilitare i giovani è quindi un tema centrale per il nostro Paese. Ed è per questo che è nato Bella storia. La tua, il percorso triennale di crescita personale e culturale promosso e ideato da Fondazione Unipolis e rivolto a studenti e stendesse della scuola secondaria di II grado provenienti da contesti territoriali fragili. L’obiettivo? Offrire ad un gruppo di giovani provenienti da Campania e Calabria, selezionati tramite bando a ottobre 2022, un percorso di crescita personale e culturale che li renda “più consapevoli, più proattivi, più abili” grazie al supporto di un’ampia rete di partner.

A fine giugno scorso si è svolto il Camp estivo del secondo anno di progetto, evento che ha chiuso le attività in presenza per l’annualità 2023/2024. Il camp si è avviato con la visita ad Alberolandia, un parco tematico con percorsi tra gli alberi a difficoltà crescente che hanno permesso a ragazze e ragazzi di mettere in gioco, collaborando a diversi metri da terra, preparando quindi il terreno alla collaborazione che ha caratterizzato le attività dei giorni a seguire.

Vi raccontiamo come è andata.

Palestra di competenze: un percorso verso il cambiamento

Circondati dalla natura del Parco Nazionale della Sila, a Sorbo San Basile in provincia di Catanzaro, dal 20 al 23 giugno 2024, i partecipanti a Bella storia hanno continuato il percorso che nel secondo anno di progetto li ha portati a lavorare sull’obiettivo di essere protagonisti della propria vita nel fronteggiare le sfide attuali e future. Un protagonismo che richiede di riconoscersi come changemaker: agenti di cambiamento, personale e delle comunità, aumentando la propria proattività nella risoluzione dei problemi contemporanei, dal più piccolo al più grande. Ne sono risultate idee concrete che spaziano dagli orti di comunità e i trekking urbani per promuovere il senso civico e il rispetto dell’ambiente, ad azioni per favorire il dialogo intergenerazionale nelle comunità in cui vivono, a percorsi di transizione scuola-lavoro basati sulla formazione di tutti gli attori coinvolti.

Una delle sessione di formazione di "Bella Storia". Fonte: Fondazione Unipolis
Una delle sessioni di formazione del camp estivo 2024 di “Bella Storia”. Fonte: Fondazione Unipolis

In che modo? Suddivisi in gruppi di lavoro facilitati da formatori di Ashoka, durante le sessioni di formazione i giovani hanno esplorato i primi passi chiave per sviluppare la strategia di cambiamento sistemico. Individuando diversi problemi sociali sui quali lavorare, tra cui la difficile transizione scuola-lavoro, la mancanza di opportunità lavorative per i giovani, la tutela dell’ambiente e la promozione della partecipazione attiva dei giovani in un’ottica intergenerazionale, si sono cimentati nell’utilizzo dello strumento dell’albero dei problemi e invitati ad analizzare le cause profonde e le conseguenze della mancata risoluzione del problema sociale individuato.

Attraverso l’utilizzo dello strumento della Teoria del cambiamento, i partecipanti hanno lavorato sulle possibili azioni di cambiamento reali e praticabili. Tramite l’analisi degli stakeholder e delle possibilità di finanziamento all’idea progettuale, i partecipanti strutturano tecnicamente una proposta, tenendo conto di aspetti di fattibilità, sostenibilità, coinvolgimento delle comunità locali e impatto sociale.

Intraprendere un percorso verso il cambiamento richiede non solo determinazione, ma una profonda motivazione interna. Un/a changemaker riconosce di poter fare la differenza e si dà il permesso di promuovere il cambiamento a beneficio di tutti. Ma come possiamo responsabilizzare i giovani e far sì che se ne percepiscano come protagonisti? Al fine di ispirare i giovani partecipanti, l’evento ha ospitato due giovani changemaker della rete di Ashoka e protagonisti di APPLY APS, associazione giovanile diventata un punto di riferimento per la partecipazione attiva dei giovani nel territorio di Ascoli Piceno. La loro testimonianza ha motivato i partecipanti a mettersi in gioco per realizzare i propri sogni, in un’ottica sempre collaborativa e di scambio.

Una delle sessioni di formazione di "Bella Storia". Fonte: Fondazione Unipolis
Una delle sessioni di formazione del camp estivo 2024  di “Bella Storia”. Fonte: Fondazione Unipolis

Infine, i partecipanti hanno approfondito alcune tecniche per presentare al meglio il proprio progetto sociale, riconoscendo che le azioni di comunicazione e diffusione del progetto rivestono un’importanza cruciale al fine del conseguimento degli obiettivi. Seguendo le indicazioni dei formatori, i giovani partecipanti, suddivisi in gruppi, hanno così dovuto preparare un pitch deck finale e presentare la propria idea al resto del gruppo con una giuria composta da un adulto e un rappresentante per gruppo.

Tra boschi umani e circle time: le attività di Community Engagement

Nel laboratorio di Itinerari Paralleli condotto da Sara Scarpati si è esplorato il tema del cambiamento, tipico della formazione teatrale. Il laboratorio si è ispirato al luogo naturale dove si è svolto. Così come era già successo in una villa confiscata alla camorra nell’autunno del 2023, quando il lavoro di Sara aveva raccontato la storia e il sentimento legati alla camorra, questa volta si è voluto rispettare e integrare con la natura circostante, usando il corpo e non le parole. Sara ha fatto diventare i partecipanti campani semi, poi alberi, poi ha mandato su un vento che li ha cambiati, e poi ha ricreato il bosco, diverso dopo la trasformazione. Il tutto è stato accompagnato dalla musica, che ha segnato i ritmi di questa piccola prova che ha generato come di consueto una performance toccante e delicata.

Un momento del laboratorio di "Bella Storia" sul tema del cambiamento. Fonte: Fondazione Unipolis
Un momento del laboratorio sul tema del cambiamento realizzato durante il camp estivo 2024 di “Bella Storia”. Fonte: Fondazione Unipolis

Kiwi, cooperativa di Rosarno (RC) che sta guidando i partecipanti calabresi nell’ascolto e nella mappatura del territorio, ha proposto loro un esercizio nel corso del quale ragazzi e ragazze hanno avuto l’opportunità, praticando dei salti all’unisono, di ascoltare il ritmo che la “la comunità temporanea del camp” ha prodotto. Una volta all’aria aperta e sdraiati sull’erba del bosco il gruppo ha concluso l’attività annuale che ha avuto come obiettivo la mappatura degli interessi e dei temi nei quali ogni partecipante svilupperà un’esperienza durante il terzo anno. Incentrata sulla pratica del circle time, l’attività ha fatto emergere una maggiore consapevolezza dei desideri di ogni partecipante e una miglior conoscenza del proprio contesto, ottime basi di partenza per un ultimo anno che vedrà ogni ragazzo e ragazza protagonista di un’azione personale, ognuno con le proprie peculiarità.

Con noi presenti i mentor delle cooperative Kyosei e Dedalus, che hanno contributo a rendere lo spazio di confronto aperto, sicuro e inclusivo, oltre che ancora più stimolante e formativo. A Sorbo San Basile si sono inoltre tenuti i focus group con i partecipanti, finalizzati alla valutazione d’impatto curata da ARCO – Action Research for CO-development, centro di ricerca con sede a Prato.

Cosa ci attente nel terzo anno

A ottobre ci attende l’avvio di un nuovo anno, l’ultimo di progetto. Nell’ambito della Palestra di competenze, l’obiettivo sarà quello di mettere i partecipanti nelle condizioni di sviluppare competenze adeguate a conoscere le professioni del domani, ad affrontare con successo e intraprendenza il proprio percorso personale e professionale, a esercitare una cittadinanza attiva e autonoma, ad auto-orientarsi verso le scelte scolastiche o lavorative future.

Grazie a Junior Achievement Italia, saranno offerte ai partecipanti proposte esperienziali con testimonianze e storie ispirazionali, esercitazioni e momenti ludici, il lavoro in gruppo e l’utilizzo di strumenti digitali, oltre che l’applicazione della metodologia del design thinking, per accompagnare i giovani in un percorso che introduca concetti base di innovazione e imprenditorialità, quali ad esempio elementi di prototipazione e la definizione di un business model.

Il terzo anno sarà anche quello in cui le attività previste dai vari pilastri previsti dal percorso – contributo economico, mentoring, palestra di competenze e community engagement – inizieranno a convergere, delineando traiettorie e percorsi personali dei singoli partecipanti, contribuendo, come un unico tronco di un albero, a sviluppare le loro Belle storie.

 

 

“Bella storia. La tua” è un progetto ideato e promosso da Fondazione Unipolis, con il patrocinio di Agenzia Nazionale per i Giovani, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e Forum Disuguaglianze Diversità e la collaborazione di altri soggetti portatori di conoscenze e competenze differenti, in ottica di messa a sistema di risorse tra attori che ne condividano le finalità. Partner istituzionale: Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura. Partner strategici: Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Forum Disuguaglianze Diversità, Percorsi di secondo welfare. Partner operativi: Ashoka Italia, Dedalus Cooperativa Sociale, Itinerari Paralleli, Junior Achievement Italia, Kiwi, Sineglossa, Kyosei Cooperativa sociale. Scopri di più.

 

Foto di copertina: Fondazione Unipolis