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Nella seduta del 5 Novembre scorso la Commissione Centrale di Beneficenza di Cariplo, principale organo di indirizzo della Fondazione, ha approvato il documento che delineerà la strategia di intervento dell’ente per i prossimi 5 anni. Tre le tematiche principali verso cui si rivolgeranno gli sforzi della fondazione milanese: giovani, welfare di comunità, e benessere della persona.

Le scelte strategiche di Cariplo per i prossimi 5 anni

Il Documento Programmatico Previsionale Pluriennale approvato dalla Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo, valido per il periodo 2013-2018, è stato strutturato anzitutto prendendo in considerazione le problematiche più gravi emerse negli ultimi anni di crisi. Gli aspetti legati alla crescita culturale, sociale e professionale dei giovani, le ripercussioni della crisi sul tessuto sociale e sul sistema di welfare, la necessità di tutelare benessere e la dignità della persona, rappresentano i temi su cui pertanto nei prossimi anni verranno concentrate energie e risorse. Tali sfide sono state declinate in tre concreti obiettivi strategici, che saranno affrontati dalla Fondazione attraverso un approccio multidisciplinare.

Crescita dei giovani e loro valorizzazione sociale. La difficoltà di realizzazione personale dei giovani in ambito sociale, professionale e di partecipazione attiva rappresenta per Cariplo un fattore cruciale per lo sviluppo del Paese. Per contrastare il rischio di esclusione sociale la Fondazione mira ad effettuare interventi nell’ambito educativo, della formazione del capitale umano, dell’accesso al lavoro e della partecipazione alla vita pubblica, in particolare attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni della società civile.

Coesione sociale, beni comuni e welfare comunitario. La crisi economica ha amplificato le conseguenze di profonde trasformazioni sociali e demografiche di lungo periodo, mettendo a rischio il sistema delle relazioni sociali, il patrimonio culturale, il capitale umano e la qualità ambientale dei territori. Cariplo intende contribuire al miglioramento della coesione sociale attraverso la crescita di reti di prossimità e favorendo quanto più possibile lo sviluppo dei territori. In questo senso, la Fondazione mira a svolgere un ruolo di catalizzatore delle risorse e di attivatore di progetti di welfare sussidiario condiviso dalle comunità.

Benessere della persona. La complessità dell’essere umano nella sua globalità cognitiva, affettiva e relazionale e nella sua natura biologica in questo particolare frangente storico non riceve l’attenzione necessaria a garantire il raggiungimento dei sempre più elevati livelli di qualità della vita a cui si aspira nelle società contemporanee. Per rispondere a tale bisogno, la Fondazione si propone di contribuire ad individuare le condizioni che consentano a ciascuna persona di perseguire uno stato di benessere complessivo: fisico, psicologico-emozionale e sociale.

Modalità operative e budget previsto

Giuseppe Guzzetti, Presidente di Cariplo, ha quindi sottolineato come “Le quattro aree filantropiche della Fondazione (Ambiente, Arte e Cultura, Ricerca Scientifica e Trasferimento Tecnologico, Servizi alla Persona) lavoreranno insieme, con un approccio interdisciplinare, per raggiungere gli obiettivi fissati attraverso bandi e progetti specifici, e coinvolgendo chi già opera su questi temi”. Gli sforzi della Fondazione nelle sue diverse aree operative saranno dunque concentrati verso il perseguimento degli scopi sopra riportati, in particolare attraverso una maggiore cooperazione con le istituzioni e con gli attori appartenenti alla società civile.

In questo senso, la Commissione Centrale di Beneficenza per l’anno 2014 ha approvato un budget di 147,4 milioni di euro da destinare all’attività filantropica. Tale cifra, che rispetta la scelta della Fondazione di destinare almeno il 2% del patrimonio (pari attualmente a 7,2 miliardi di euro) alle erogazioni, presumibilmente sarà replicata anche negli anni a venire, ma non è escluso che essa possa venire incrementata fino al 3,5% in base al rendimento del patrimonio stesso. Guzzetti ha precisato che “si tratta di budget prudenziali, legati all’andamento degli investimenti del patrimonio della Fondazione, e pertanto difficile da prevedere”. Tuttavia, “pur in un periodo così complicato” ha aggiunto Guzzetti “abbiamo saputo mantenere il patrimonio della Fondazione, che anzi è addirittura incrementato rispetto all’inizio del 2013. Questo ci ha permesso di accrescere le erogazioni previste inizialmente a budget, mantenendo alto e stabile il loro livello oltre le previsioni che avevamo formulato”.

Verso un nuovo utilizzo del patrimonio

Al di là dell’aumento delle risorse erogabili, il buon utilizzo del patrimonio ha permesso di delineare anche alcuni altri aspetti particolarmente interessanti, il più rilevante riguarda la realizzazione di progettualità a carattere territoriale attraverso l’investimento di parte del patrimonio stesso.A seguito di alcune modifiche alla normativa, le Fondazioni bancarie da alcuni anni possono infatti impiegare parte del proprio patrimonio in operazioni d’investimento diretto che abbiano come finalità il sostegno e la promozione dello sviluppo economico e sociale del territorio attraverso i cosiddetti Mission Related Investment (MRI). L’obiettivo di queste operazioni è quello di amplificare l’effetto dell’azione svolta dalla Fondazione attraverso le “classiche” erogazioni realizzando, in particolari aree d’intervento, investimenti che permettano il reperimento di ulteriori risorse e l’affermarsi di benefici aggiuntivi. Gli investimenti effettuati da Cariplo in quest’ottica oggi valgono più di mezzo miliardo di euro, e sono utilizzati, ad esempio, per la realizzazione di iniziative di housing sociale o di venture capital.

Inoltre, sempre sul fronte della finanza sociale, Cariplo pare essere orientata anche ad aprire una seria riflessione sui Social Impact Bonds, strumenti finanziari innovativi utilizzabili da soggetti pubblici per raccogliere finanziamenti privati da destinare alla realizzazione di progetti di pubblica utilità. Di tali questioni, in cui Cariplo potrebbe porsi come investitore, si è inoltre discusso l’8 novembre in un convegno dedicato alla finanza sociale, dove è stato presentata una ricerca dedicata proprio ai citati Social Impact Bond.

 

Rifierimenti

Documento Programmatico Previsionale Pluriennale 2013-2018  

I Social Impact Bond: La Finanza al Servizio dell’Innovazione Sociale?

 

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