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Il 28 novembre, presso l’Auditorium di Fondazione Cariplo a Milano, è stato presentato il Primo rapporto sul secondo welfare in Italia, frutto del lavoro di ricerca svolto dal nostro laboratorio nei suoi primi due anni di attività. Di seguito alcuni dati e informazioni per capire meglio i temi trattati nel rapporto.


Un Percorso iniziato due anni fa

Nel giugno 2010, sulle pagine del Corriere della Sera, Dario Di VicoMaurizio Ferrera discutevano di come lo sviluppo di iniziative di welfare a carattere non pubblico promosse da un numero rilevante di attori sia del privato for profit che del terzo settore, indicate appunto come "secondo welfare", stesse progressivamente cambiando il volto dello Stato sociale. Da quella discussione, grazie alla collaborazione col Centro Einaudi di Torino e il sostegno di importanti partner – Fondazione Cariplo, Compagna di San Paolo, Fondazione CON IL SUD, KME, Ania, Luxottica, Corriere della Sera, a cui si sono recentemente aggiunti la Fondazione Cariparo e la Fondazione CRC – nel settembre del 2011 è nato Percorsi di secondo welfare. Da oltre due anni il nostro laboratorio mappa, analizza e prova a valutare le molteplici e variegate iniziative di welfare non pubblico presenti nel Paese, evidenziando come nonostante la crisi – o forse proprio grazie ad essa – la società italiana stia innovando, sperimentando e provando a costruire modelli inediti per rispondere ai rischi e bisogni di carattere sociale.


I contenuti del rapporto

Nella prima parte del Rapporto sono caratterizzati i principali protagonisti del secondo welfare operanti nel nostro Paese ed è posta particolare attenzione alle iniziative di welfare sviluppate dalle aziende, dal settore delle assicurazioni, dalle fondazioni di origine bancaria, dalle fondazioni di comunità e dai Comuni. Nella seconda sono invece affrontate le dinamiche evolutive in corso in alcuni ambiti ritenuti particolarmente significativi per il futuro del secondo welfare, quali la finanza sociale, l’housing sociale, i servizi per l’infanzia e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. All’interno del rapporto sono approfonditi molteplici elementi ritenuti importanti per comprendere a pieno il ruolo che il secondo welfare va assumendo all’interno del nostro Paese. Dal punto di vista economico, ad esempio, nel testo sono presentati a più riprese dati (principalmente tratti da ricerche presentate nell’ultimo biennio, ma anche frutto di elaborazioni effettuate autonomamente dai ricercatori di Persorsi di secondo welfare) che dimostrano quanto pesi oggi il secondo welfare in termini di prodotto interno lordo, di posti di lavoro e di produttività.

Sono quindi presentati tanti esempi concreti di governance, organizzazione e sviluppo di strumenti d’intervento innovativi che hanno coinvolto attori diversi che hanno scelto di mettersi insieme per rispondere più coerentemente ai bisogni emergenti a causa della crisi. Si descrive, ad esempio, come alcuni istituti bancari abbiano avviato promettenti iniziative di finanza sociale – come social bonds, cofinanziamento e credito agevolato ai soggetti del Terzo settore – o come le Fondazioni di origine bancaria stiano realizzando numerose «azioni dimostrative» autonome per rispondere ai bisogni in modo innovativo, promuovendo modelli inediti di partnership fra attori pubblici e privati, istituzionali e non profit, locali e nazionali. O ancora come le aziende, specialmente quelle di grandi dimensioni, siano sempre più impegnate nella realizzazione di servizi di welfare da dedicare ai propri dipendenti, oppure come il settore assicurativo si stia impegnando per offrire prodotti adeguati alle nuove richieste di protezione dal rischio avanzate dagli italiani. Nel Rapporto è sottolineata anche l’intraprendenza di molti enti locali e alcune Regioni che, a fronte dei vincoli di bilancio imposti da Roma, hanno avviato percorsi virtuosi di riduzione degli sprechi, incremento dell’efficienza, sviluppo di nuove partnership con privati e Terzo settore per rispondere efficacemente ai bisogni vecchi e nuovi dei propri cittadini.

 

Riferimenti

Primo rapporto sul secondo welfare in Italia

Di Vico D., Il welfare dei privati che sostituisce lo Stato, Corriere della Sera, 15 giugno 2010

Ferrera M., Per il welfare serve più spesa (dei privati), Corriere della Sera, 16 giugno 2010

L’idea di secondo welfare

Gli obiettivi di Percorsi di secondo welfare

I partner del progetto

 

 

 

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