2 ' di lettura
Salva pagina in PDF

Le politiche sociali del Mezzogiorno, in un momento di austerity come quello che stiamo vivendo, stanno mostrando diversi limiti, non solo da un punto di vista degli impatti economici e della creazione di lavoro, ma soprattutto sul piano del rafforzamento del capitale e della coesione sociali. Il Sud resta infatti in una condizione di forte diseguaglianza per quanto riguarda i diritti e i servizi essenziali per lo sviluppo della comunità. Tale situazione sta facendo tuttavia emergere una forte vocazione del settore non profit a rispondere in termini innovativi alla ricostruzione su base comunitaria e sociale del welfare.

Ma lo sviluppo del Mezzogiorno passa anche attraverso il fundraising quale strategia indispensabile per la sostenibilità del welfare di comunità e dei “beni comuni”. Per assistere le organizzazioni non profit nel costruire strategie di raccolta fondi è nata la Scuola del Sud, promossa dalla Scuola di Roma Fund-raising.it, che mira ad offrire formazione e consulenza di alta qualità e ad un costo contenuto, grazie al coinvolgimento di una rete di organizzazioni non profit e professionisti che operano al Sud.

La Scuola di Roma, fondata nel 2005, è una delle principali agenzie di formazione, consulenza e ricerca italiane con oltre dieci anni di esperienza nel settore. Ha erogato 450 corsi, formato oltre 5500 persone provenienti da circa 3500 tra organizzazioni e enti pubblici, realizzato corsi in partnership con oltre 50 tra istituzioni e reti e assistito decine di organizzazioni nello start up e nello sviluppo dei propri piani di fundraising. La direzione scientifica di Massimo Coen Cagli e un corpo docenti e consulenti da sempre impegnati nel terzo settore, caratterizzano questa Scuola come “non profit per il non profit”

Valeria Romanelli e Antonio Del Prete, tra i promotori dell’iniziativa, spiegano: “Spesso ci siamo chiesti se anche al Sud la sfida del fundraising fosse davvero possibile. La diversa situazione economica di questa parte del Paese a volte sembrava un forte deterrente, probabilmente anche a causa di una dipendenza dall’assistenzialismo pubblico ancora molto spinta. Eppure proprio dal Mezzogiorno d’Italia stanno venendo tanti esempi di associazioni e cooperative che mettono in moto un’economia nuova e virtuosa costruita dal basso. Dietro a molti di questi casi di successo c’è la forza delle reti, un senso di condivisione delle idee e dei mezzi che, in fondo, fa parte del DNA di noi meridionali”.

Il 10 marzo 2017 a Napoli, avrà luogo l’Open Day della scuola con l’intento di diffondere la conoscenza del tema e di favorire la creazione di nuove collaborazioni sul territorio.