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Secondo le proiezioni demografiche dell’Ocse, la popolazione mondiale continuerà ad invecchiare. Nel 2050 la percentuale di persone con più di 80 anni sul totale della popolazione raggiungerà livelli mai toccati prima (Fig. 1). Se infatti nel 1950 gli over 80 costituivano meno dell’1% della popolazione globale, nel 2050 saranno il 4%, con l’aumento più significativo proprio nei paesi Ocse, dove passerà dal 4% del 2010 al 9.4% del 2050. I paesi europei più toccati dal fenomeno saranno Germania e Italia, che arriveranno al 15% di anziani. E’ interessante notare inoltre che l’utilizzo di servizi di assistenza long-term care nei paesi Ocse, e l’Italia non fa eccezione, riguarda in misura maggiore servizi domiciliari (Fig. 2).

Come sottolinea il Secondo Rapporto sulla Non Autosufficienza in Italia del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a cura di Angelo Lino Del Favero, pubblicato a novembre 2011, l’assistenza domiciliare consente un miglioramento di qualità di vita del paziente e significativi risparmi economici anche rispetto a degenze extra ospedaliere residenziali. Un fenomeno che in Italia presenta valori interessanti sia in termini di sviluppi futuri, sia per il valore assoluto degli utenti in carico (Fig. 3). 

Di fronte a questi trend demografici, esperienze come la società emiliana Italiassistenza assumono grande rilevanza. Italiassistenza, prima rete nazionale di assistenza domiciliare, nasce nel 1993 a Reggio Emilia con l’obiettivo di sviluppare progetti di sostegno alla gestione di trattamenti domiciliari. Oggi, grazie agli oltre 3000 operatori socio-sanitari distribuiti su tutto il territorio nazionale e alle partnership con aziende farmaceutiche, enti pubblici e privati, Italiassistenza si occupa di offre un aiuto concreto ad anziani, malati e disabili, e alle loro famiglie, attraverso la gestione, l’erogazione e il monitoraggio di una vasta gamma di servizi di assistenza domiciliare. Un contact center attivo 24 ore su 24 e servizi innovativi come la piattaforma tecnologica che permette alle farmacie di offrire servizi di assistenza domiciliare, l’educazione sanitaria per i pazienti e il recente avvio di percorsi di formazione sono solo alcune delle attività offerte dalla società. Italiassistenza si appoggia ad una rete, presente su tutto il territorio nazionale, costituita dalle sedi operative e dal coordinamento infermieristico nazionale, dai tutor regionali, e da più di 150 centri specializzati e oltre 3000 medici e operatori sanitari. Sviluppa inoltre progetti congiunti con i numerosi partner, tra cui enti locali e Asl, aziende farmaceutiche e biomedicali, assicurazioni e mutue, case di riposo e Rsa, Associazioni ed enti privati, farmacie, consorzi e cooperative, e gli stessi beneficiari dei servizi e le loro famiglie. Un lavoro che alleggerisce il carico delle strutture pubbliche, ma registra anche ottimi risultati economici: nel 2010 l’azienda ha raggiunto i 30 milioni di fatturato, e prevede per il 2011 un incremento del giro d’affari del 35%. L’amministratore delegato Sergio Torelli annovera tra le ragioni di questo successo, l’originalità del servizio di assistenza domiciliare privata 24 ore su 24, e naturalmente le stime demografiche, che confermano l’inevitabile aumento della domanda di servizi socio-sanitari domiciliari da parte della sempre più numerosa popolazione anziana.

Secondo l’analisi del CENSIS, richiamata dal Rapporto sulla Non Autosufficienza, la disabilità, per effetto dell’invecchiamento e delle patologie cronico degenerative, è in significativo aumento: 6,7% (circa 4,1 milioni di persone nel 2010) e 7,9% nel 2020 (pari a 4,8 milioni di persone), con la conseguente pressione sul versante della domanda di servizi (Fig. 4). 

Riferimenti

L’intervista all’amministratore delegato di Italiassistenza Sergio Torelli sul CorrierEconomia, 14 novembre 2011 (allegato 1)

Il sito di Italiassistenza

Per approfondire proiezioni demografiche e long-term care nei paesi Ocse, il rapporto Help Wanted? Providing and Paying for Long-Term Care, OECD 2011.

Per approfondire il tema della non autosufficienza in Italia, Secondo Rapporto sulla Non Autosufficienza in Italia del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a cura di Angelo Lino Del Favero, novembre 2011.

 

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