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Incentivare i progetti di agricoltura sociale sviluppando un nuovo modo di fare imprese. È l’obiettivo del concorso “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, istituito da Confagricoltura e la onlus Senior – L’Età della Saggezza, in collaborazione con Rete delle Fattorie Sociali e Intesa Sanpaolo, riservato a imprenditori agricoli (singoli o associati) e cooperative sociali che esercitano attività agricola e altre forme di associazione di promozione sociale. Il concorso, presentato ufficialmente nel corso del Meeting di Rimini, prevede l’assegnazione di un premio di 50.000 euro al miglior progetto di agricoltura sociale.  Le proposte dovranno distinguersi per il carattere innovativo, per la capacità di rispondere a una criticità ben identificata del territorio, nonché per metodi di valutazione e di comunicazione appropriati al tema. Gli interventi dovranno essere dedicati a minori e giovani in situazione di disagio sociale, anziani, i disabili e/o immigrati che godono dello stato di rifugiato e richiedenti asilo.

I progetti che vorranno concorrere al premio potranno essere sviluppati in una delle seguenti aree tematiche:

  • potenziamento e sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti;
  • costruzione e sviluppo di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali, tra cui, inderogabilmente, operatori di agricoltura sociale e servizi socio educativi e/o socio assistenziali;
  • sperimentazione e modellizzazione di nuovi servizi socio educativi e/o socio assistenziali.

I progetti dovranno riguardare uno o più dei seguenti ambiti:

  • l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;
  • le prestazioni e le attività sociali e di servizio per le comunità locali che utilizzino le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per sviluppare le abilità e le capacità delle persone e per favorire la loro inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana;
  • le prestazioni e i servizi a supporto delle terapie mediche, psicologiche e riabilitative per il miglioramento delle condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive delle persone interessate, anche con l’ausilio di animali addestrati e la coltivazione delle piante;
  • l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio mediante le fattorie sociali e didattiche per l’accoglienza e il soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.

Dal 24 agosto è attiva una piattaforma web in cui chi vuole partecipare al bando può inserire (entro il 15 ottobre) la propria proposta di progetto. Sempre attraverso la piattaforma, nei prossimi mesi sarà attivato un sistema online che permetterà di votare le esperienze più signfiicative. Le prime trenta più votate passeranno quindi al vaglio di una commissione di esperti per la selezione del miglior progetto di agricoltura sociale. Il vincitore riceverà subito il 40% del premio previsto, mentre la restante parte sarà diluita sulla base dell’avanzamento dei lavori e alla loro conclusione

Rodolfo Garbellini, presidente di Senior – L’età della Saggezza, ha parlato di “un’ iniziativa che conferma il nostro impegno nel valorizzare le iniziative di agricoltura riconducibili alla solidarietà tra le generazioni, all’occupazione e all’assistenza socio sanitaria dei soggetti più deboli, alla tutela dei diritti civili e all’inclusione sociale nelle zone rurali.” Molto positivo anche Luca Siciliano, responsabile Settori e Aziende Retail Intesa Sanpaolo, che ha sottolineato come la propria banca con quest iniziativa "conferma e rilancia quotidianamente l’impegno assunto nei confronti del settore primario, in quanto strategico per la crescita del nostro PIL". "Inoltre" ha sottolineato Siciliano "crediamo che il welfare in agricoltura sia un importante strumento di coesione e di inclusione sociale e questo concorso ne è la conferma. Oggi potersi occupare di agricoltura è qualcosa di cui essere orgogliosi, soprattutto se si integra l’aspetto sociale.”

“L’agricoltura sociale" ha commentato il presidente di Rete Fattorie Sociali, Marco Berardo Di Stefano "può contribuire in modo efficace a innovare l’approccio e i paradigmi dell’intervento educativo e sociale nei confronti degli adolescenti, dei giovani, degli anziani e delle persone in difficoltà, sia in termini di prevenzione, sia di riduzione del disagio.” “Il crescente interesse per questo tipo di agricoltura, inatteso per i numeri che sta registrando" ha sottolineato l’On. Massimo Fiorio, primo firmatario della legge sull’agricoltura sociale approvata lo scorso anno "testimonia che era necessario dare dignità con una norma specifica ad un fenomeno di welfare innovativo in cui l’agricoltura, per la sue caratteristiche di multifunzionalità, può svolgere un ruolo di primo piano”.

Mario Guidi, presidente Confagricoltura, ha voluto sottolineate come l’emanazione del bando rappresenta un segnale importante della crescente sensibilità verso l’agricoltura sociale. "Confagricoltura crede e sostiene questo nuovo modello di agricoltura, che guarda oltre gli stretti confini produttivi. Attraverso una progettazione specifica e un’attenzione concentrata più sulla persona che sul prodotto, l’azienda che pratica agricoltura sociale si confronta con la dimensione etica d’impresa e si responsabilizza in risposta alle necessità della collettività di un territorio, senza perdere la propria identità imprenditoriale ed economica.”

 

Riferimenti

Il testo del bando "Coltiviamo Agricoltura Sociale"