Lo ha detto l’Ocse: l’Italia è un paese per vecchi. Entro il 2050 saremo il terzo paese più anziano del mondo: già oggi ci sono 38 ultra-65enni ogni 100 persone tra i 20 e i 64 anni, contro 23 del 1980.
Ma mentre l’aspettativa di vita cresce e l’età pensionistica aumenta, sale pure la spesa destinata al welfare. Non è un caso che, secondo i dati dell’Inps, il ricorso alla legge 104 che offre permessi retribuiti per assistenza ai disabili o persone affette da patologie invalidanti, siano aumentati negli ultimi quattro anni del 30%. E persino le aziende, principalmente quelle più grandi che adottano programmi di welfare aziendale per i dipendenti, non offrono più soltanto asili nido o bonus baby sitter. Ma mettono sul piatto anche l’assistenza, orientamenti o servizi, per chi ha anziani da accudire.
Il welfare cambia volto: non più baby sitter e asilo nido, ora le aziende si occupano degli anziani
Corinna De Cesare, Il Corriere della Sera, 27 dicembre 2017