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L’Associazione Aziende Modenesi per la Responsabilità Sociale d’Impresa è un network di 35 imprese di vari settori del territorio modenese, nata a fine 2014 con l’obiettivo di realizzare attività e progetti sui temi della Responsabilità Sociale e Sostenibilità d’Impresa.

Le attività annuali prevedono un mix di eventi, tra cui: seminari pubblici su temi della Sostenibilità e CSR; attività laboratoriali di co-progettazione in partnership tra imprese associate; eventi di formazione interna dedicate ai soci; collaborazione con altre Reti di imprese impegnate in progetti di CSR; disseminazione di buone pratiche di CSR

Quest’anno, in particolare, sono stati svolti quattro forum pubblici e quattro laboratori di co-progettazione su vari temi legati allo Sviluppo Umano nelle imprese, che hanno coinvolto circa 200 referenti di imprese. Una delle iniziative da poco conclusa è stata una ricerca-indagine in rete tra diverse aziende per coinvolgere i dipendenti e valutarne percezioni e dei bisogni rispetto al welfare aziendale e al benessere in azienda. Ne abbiamo parlato con Loris Manicardi di Focus Lab, società di consulenza che ha realizzato la ricerca.

Dottor Manicardi, ci racconta da dove è nata l’idea della ricerca?

Focus Lab è la società che si occupa del coordinamento tecnico e della gestione delle attività dell’Associazione Aziende Modenesi per la Responsabilità Sociale d’Impresa, compresa la facilitazione dei workshop-laboratori di co-progettazione.

In sede di progettazione delle attività per il 2016, le tematiche scelte dalle imprese per la co-progettazione nei Laboratori sono state tre: il welfare aziendale, lo sviluppo umano e le partnership tra imprese e soggetti del territorio. Durante il lavoro di confronto nel corso dei workshop, si è arrivati all’idea di implementare una ricerca per rispondere alle necessità e all’interesse di alcune imprese sullo stato dell’arte delle percezioni dei dipendenti su welfare e benessere. Si tratta probabilmente di una delle prime indagini sul territorio di Modena sul tema del welfare aziendale, oltre che della prima occasione di ascolto strutturato dei propri dipendenti su questi temi per molte aziende associate.


Come mai avete scelto proprio il tema del welfare aziendale?

Il welfare aziendale è stato da sempre uno dei pilastri tematici dell’Associazione. Il nostro network è nato nel 2009 come Club delle Imprese Modenesi per la RSI. Poi, a partire dal 2014 la rete si è costituita in associazione culturale. Sin dall’inizio, però, la prospettiva “interna” della CSR, alla quale appartiene anche lo strumento del welfare aziendale, è stato un riferimento tematico centrale: negli anni sono stati numerosi i progetti di collaborazione, co-progettazione, formazione e informazione realizzati sul tema.

Alcune delle aziende associate hanno profili molto sviluppati sul fronte della gestione della qualità del lavoro interna, con piani di welfare elaborati e diversi premi vinti a livello nazionale – due imprese associate ad esempio si sono classificate ai primi posti della ricerca Welfare Index PMI 2016 – . Altre aziende sono invece ancora in fase iniziale di “studio” del tema: la ricerca realizzata ha appunto avuto anche l’obiettivo di accompagnare i “beginners” verso una maggiore conoscenza del proprio contesto di bisogni interni.


Come vi siete mossi per la realizzazione della ricerca?

Operativamente, il primo passo è stato quello della condivisione dei temi e delle domande da inserire nell’analisi, a cui è seguita una prima bozza del questionario. La versione definitiva è stata poi sottoposta a circa 600 dipendenti in versione online.

Nello specifico, quali erano gli obiettivi della survey?

La ricerca ha avuto lo scopo di individuare come i dipendenti valutano e considerano tre ambiti chiave legati alla RSI: il benessere in azienda, le politiche e i bisogni di welfare aziendale e conciliazione vita-lavoro, le competenze extralavorative dei dipendenti.

In totale, sono stati coinvolti 336 dipendenti di 16 aziende di grandi, medie e piccole dimensioni, partner dell’Associazione. Si tratta, nei fatti, di uno dei primi casi di collaborazione tra imprese appartenenti ad uno stesso contesto territoriale finalizzata ad analizzare la prospettiva dei dipendenti rispetto ai temi del welfare aziendale.

Quali sono i principali risultati della ricerca?

Sul fronte della valutazione del benessere in azienda, emergono giudizi soddisfacenti per oltre il 65% del campione sulla qualità della relazione tra i colleghi e con i dirigenti di riferimento. Ci sono invece spazi di miglioramento nella gestione della qualità del lavoro – mansioni, tempi, obiettivi – e nell’allineamento tra i valori comunicati e le attività praticate dall’impresa, dove la soddisfazione complessiva scende – seppur di poco – al di sotto del 50%. I dipendenti hanno indicano alcune soluzioni, come: il miglioramento del dialogo e dell’ascolto interno per accrescere la motivazione, la risposta alle esigenze di flessibilità di orario, l’organizzazione più efficiente dei processi e dei carichi di lavoro.

Per quanto riguarda la valutazione delle percezioni e dei bisogni in termini di welfare aziendale e conciliazione vita-lavoro, l’82% dei dipendenti giudica “sufficienti” o “buone” le iniziative realizzate dalle proprie imprese. Per un potenziale miglioramento dell’offerta attuale di welfare aziendale, i dipendenti hanno indicato un ventaglio di servizi che copre quattro aree:

1. l’ampliamento di sconti e convenzioni su vari prodotti e servizi, come assicurazioni, attività culturali, esercizi commerciali, tempo libero (Figura 1);
2. i servizi “salva-tempo”, tra cui la gestione delle pratiche personali, il servizio mensa, la consegna dei pacchi e il servizio “spesa pronta” (Figura 2);
3. i servizi alla persona e di conciliazione vita-lavoro, come centri estivi per figli, supporto scolastico o attività di baby-sitting (Figura 3);
4. la formazione professionale oltre gli obblighi di legge.

Figura 1: L’ampliamento di sconti e convenzioni su prodotti e servizi

Fonte: La ricerca realizzata da Focus Lab

Figura 2: I servizi “salva-tempo” maggiormente richiesti dai dipendenti

Fonte: La ricerca realizzata da Focus Lab

Figura 3: I servizi alla persona e di conciliazione vita-lavoro più richiesti

Fonte: La ricerca realizzata da Focus Lab

Infine, la terza area di indagine è stata la rilevazione delle competenze extra professionali disponibili dei dipendenti, ossia quale contributo può essere messo a disposizione dal dipendente per iniziative di collaborazione tra imprese e territorio – scuole, associazioni, etc. Il 60%, pari a oltre 200 dipendenti, ha dichiarato di essere disponibile a contribuire con le proprie competenze su oltre 20 aree di competenze-servizi. Le priorità indicate sono state: il recupero scolastico, lo sport, la cucina, l’informatica, il bricolage, le lingue, l’assistenza a persone con bisogni.

Sono già state previste delle azioni di “miglioramento” come risposta ai risultati della survey?

Una volta raccolti ed elaborati i dati, abbiamo presentato i risultati, sia a livello aggregato sia per ogni singola impresa. Attraverso l’analisi dei dati raccolti, le imprese hanno potuto ottenere indicazioni utili per organizzare azioni di miglioramento e per confrontare le proprie performance con quelle delle altre aziende.

È ancora presto per affermare che l’indagine ha prodotto effetti concreti. Ciò che posso dire è che, sicuramente, c’è stato un feedback positivo da parte delle imprese coinvolte: l’indagine è servita per far avere loro un quadro della situazione chiaro ed aggiornato. Il nostro studio può essere il punto di partenza per un perfezionamento dell’intervento delle aziende sia in materia di welfare sia in materia di clima aziendale.

Riferimenti

Sito dell’Associazione Aziende Modenesi per la RSI
Sito di Focus Lab