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Conciliare lavoro e paternità: una sinergia vincente per l'individuo e una risorsa per l'azienda

E' questo il tema del nuovo Working Paper del Laboratorio "Percorsi di secondo welfare" che ripercorre l'esperienza di MAAM - maternity as a master
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Recentemente il nostro Laboratorio ha pubblicato il Working Paper 4/2018 della collana 2WEL dal titolo "Conciliare lavoro e paternità: una sinergia vincente per l’individuo, una risorsa per l’azienda". Il paper si propone di identificare i principali problemi di conciliazione vita-lavoro presenti in Italia e il gap venutosi a creare con gli altri Paesi UE ponendo particolare attenzione alla debole diffusione di strumenti in grado di favorire la parità di genere tra padri e madri, sia a livello pubblico che di aziende private. Nelle aziende italiane l’esperienza paterna è generalmente un tabù e il congedo di paternità è uno strumento ancora poco utilizzato.

In questo quadro il paper analizza il caso di MAAM, la piattaforma digitale che mira a promuovere lo sviluppo di sinergie tra i molteplici ruoli che i genitori ricoprono in ambito lavorativo e familiare. MAAM è il primo programma al mondo che trasforma la genitorialità in un master in sviluppo di competenze trasversali utili per la sfera privata ma anche per quella lavorativa. Un programma blended (basato sulla metodologia del Life Based Learning, che unisce il digitale alla vita reale) utilizzato da oltre 40 aziende in Italia con oltre 4.500 utenti attivi nel percorso formativo.

A tal riguardo, il paper illustra l’impatto della piattaforma MAAM in particolare sulla popolazione maschile che partecipa al percorso, rispetto alla presa di coscienza di come si cambia diventando genitore, sulle competenze che si acquisiscono e le principali conseguenze della paternità nella gestione vita-lavoro.

Riccarda Zezza, CEO di Life Based Value dichiara: "È incredibile che fino ad oggi la paternità sia rimasta invisibile alle aziende. I padri che partecipano a MAAM ci dicono che questa dimensione è per loro fonte di energia e di visione, e che poterla ‘portare con sé al lavoro’ li fa sentire più motivati e riconosciuti in tutte le loro capacità. In particolare, questa esperienza formativa li legittima ad approfondire temi come l’ascolto di sé stessi e degli altri a partire da una prospettiva, quella paterna, estremamente rilevante nelle loro vite".

Chiara Agostini, Elena Barazzetta e Franca Maino, ricercatrici del nostro Laboratorio e autrici del paper, hanno inoltre sottolineato che "il valore del progetto MAAM è molteplice. Se da un lato offre alle aziende uno strumento a sostegno della genitorialità dei propri dipendenti – che attraverso questa esperienza possono riconoscere nella propria organizzazione un luogo di valorizzazione del proprio ruolo di madri e padri – dall’altro è occasione di riflessione per le imprese stesse che, dati alla mano, vedono tutti i vantaggi produttivi che la genitorialità genera. L’aver dato spazio anche ai padri ha inoltre un enorme valore sociale e di abbattimento degli stereotipi di genere che ruotano intorno al tema della conciliazione, soprattutto in un momento storico in cui urge affrontare il tema oltre i soliti slogan, in tutta la sua complessità".

E’ possibile scaricare gratuitamente il Working Paper a questa pagina