Rassegna Stampa
Primo Welfare / lavoro

L’Italia non è un Paese per donne, ma in Europa va meglio? Ecco i dati

La Stampa, 7 marzo 2017
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L’Italia è ultima in Europa per numero di donne manager e seconda per la maggiore differenza salariale rispetto agli uomini. È quanto emerge dai dati Eurostat pubblicati in occasione dell’8 marzo. Il quadro complessivo europeo non è migliore: i due terzi delle posizioni manageriali nell’Ue sono occupate da uomini (4,7 milioni contro 2,6 milioni) e, nel caso in cui vi sia una donna, questa viene retribuita in media il 23% in meno per le stesse funzioni dirigenziali. Le donne, quindi, nonostante rappresentino approssimativamente metà degli occupati nell’Ue, continuano a essere sotto rappresentate tra i manager.

In base ai dati 2014 relativi alle imprese con 10 o più dipendenti, l’Italia insieme a Germania e Cipro è il Paese Ue con il minor numero di donne manager, appena il 22%, seguita a breve distanza da Belgio e Austria (23%), e Lussemburgo (24%). La media europea è di appena il 35%. Anche sul fronte dei salari l’Italia è maglia nera, seconda a quasi pari merito con la prima che è l’Ungheria, per il gap più ampio tra gli stipendi pari a un terzo: una manager italiana guadagna il 33,5% in meno rispetto a un suo collega uomo, mentre in Ungheria lo scarto è del 33,7%.


L’Italia non è un Paese per donne, ma in Europa va meglio? Ecco i dati

La Stampa, 7 marzo 2017