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Biblioraising è un progetto promosso dal Centro per il Libro e la Lettura (Cepell), ente autonomo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact), dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni italiani) e realizzato dalla Scuola di Roma Fund-Raising. L’iniziativa è finalizzata a incoraggiare e diffondere il fundraising nelle biblioteche pubbliche locali e nazionali e nei sistemi bibliotecari, in particolar modo attraverso l’uso dell’art bonus ex legge 106/2014 sulla tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo.


Biblioraising: incentivare il fundraising nel sistema bibliotecario

Biblioraising è ormai giunto alla seconda annualità e in occasione della fiera “Più libri, più liberi” tenutasi a Roma, la Scuola di Roma Fund-Raising ne ha discusso i risultati insieme a ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio SPA), ABI (Associazione bibliotecari Italiani), ALES (Gestore dell’art bonus per il Mibact) e all’Istituzione biblioteche di Roma.

Il progetto, che ha visto protagoniste 344 persone tra bibliotecari (il 90%), amministratori locali e volontari, si compone di tre azioni: a) formazione del personale delle biblioteche; b) accompagnamento nella ideazione, progettazione e realizzazione di attività di raccolta fondi; c) promozione e sensibilizzazione sull’importanza del fundraising.

In tutto sono stati coinvolti 25 soggetti tra biblioteche e sistemi bibliotecari i quali hanno poi sviluppato 43 progetti, di cui 12 legati all’ordinaria gestione delle biblioteche (acquisizioni, ristrutturazioni…), 20 ad interventi straordinari (restauri, recupero fondi, dotazioni particolari…) e 11 a iniziative culturali rivolte alla comunità (festival, rassegne, incontri con gli autori…). 32 progetti hanno previsto l’uso dell’art bonus, cioè della misura finalizzata a incentivare il mecenatismo culturale di imprese e privati cittadini favorendo fiscalmente le donazioni a beni culturali o artistici di natura pubblica.

Oltre alla promozione dei progetti, Biblioraising ha avviato un percorso di riflessione tra gli attori coinvolti. Undici biblioteche, ad esempio, hanno attivato uffici o funzioni di fundraising per la prima volta nella loro storia. Inoltre, la raccolta avviata per finanziare i diversi progetti presentati ha raggiunto 74.900 euro, il 47% dei 156.700 preventivati. Ogni euro investito nel progetto, costato 30.000, ha fruttato 5,3 euro.

Biblioraising sta quindi favorendo la diffusione della cultura del fundraising e della donazione all’interno dei circuiti della cultura e delle biblioteche, implementando così il welfare culturale. Sebbene l’art bonus sia stato introdotto nel 2014, sembra essere ancora poco diffuso nell’ambito bibliotecario, essendo maggiormente collegato alla valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale.


Le proposte finanziate

Un esempio stimolante viene dalla Calabria. A Vibo Valentia il Sistema Bibliotecario Vibonese ha avviato il tesseramento degli “amici della biblioteca” raccogliendo così 530 adesioni (con 10 euro a tessera) che consentiranno di attrezzare un bibliobus che porterà libri in comuni ove non è presente la biblioteca. Il Sistema ha promosso inoltre il festival “Leggere e scrivere” in partenariato con Confindustria e Camera di Commercio.

Secondo Massimo Coen Cagli, direttore scientifico della Scuola di Roma Fund-Raising “il progetto Biblioraising sta dimostrando tre cose: la prima è che le biblioteche possono giocare un ruolo primario nella sfida di sostenere la cultura nel nostro paese; la seconda è che la comunità, quando viene chiamata nel modo giusto, mostra una grande disponibilità ad occuparsi in prima persona dei beni comuni e la terza è che le istituzioni devono imboccare la strada dell’investimento sulle competenze di dirigenti e operatori nel campo del fundraising.

Non mancano però le criticità. Le principali difficoltà incontrate e rilevate dalla Scuola di Roma Fund-Raising riguardano aspetti organizzativi, burocratici come la gerarchia interna alle biblioteche, l’autonomia delle stesse e dei vari uffici interni, la contabilità oltre che l’importanza data al fundraising da parte dei dirigenti.