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La Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione ha pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il Report annuale di monitoraggio relativo ai minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio nazionale. Sullo stesso sito vengono pubblicati i Report statistici sintetici relativi ai dati sulla presenza dei minori stranieri non accompagnati raccolti mensilmente dalla Direzione Generale. Il Report annuale fa riferimento ai dati censiti dalla stessa Direzione, aggiornati al 31 dicembre 2017. A partire dall’anno 2018, il Report sarà pubblicato con cadenza semestrale.


I dati

Al 31 dicembre 2017 risultano presenti in Italia 18.303 minori stranieri non accompagnati, il 5,4% in più rispetto al 2016 e il 53,5% in più rispetto al 2015. Il 93,2% sono maschi, mentre le femmine MSNA presenti in Italia al 31.12.2017 sono solo 1.247, ovvero il 6,8% delle presenze totali, percentuale che resta sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente.

Quanto alla composizione anagrafica, prevalgono i diciassettenni. Fra i maschi questi sono il 60,3%, mentre i sedicenni costituiscono poco più di un quinto del totale, il 9,6% ha 15 anni e il 6,7% meno di 15. Tra le femmine le diciassettenni sono invece il 51,7%, le sedicenni il 21,1%, mentre l’11,9% ha 15 anni e una quota più ampia che fra i maschi (il 15,3%) è minore di 15 anni.

Se si considerano le provenienze, risulta che i MSNA provengono prevalentemente dal Gambia (2.202; 12%), dall’Egitto (1.807; 9,9%), dalla Guinea (1.752; 9,6%), dall’Albania (1.677; 9,2%), dall’Eritrea (1.459; 8%) e dalla Costa d’Avorio (1.388; 7,6%). Le altre cittadinanze maggiormente rappresentate sono quella nigeriana (1.274; 7%), maliana (1.071; 7%), senegalese (1.006; 5,5%), bangladese (860; 4,7%) e somala (837; 4,6%). Rispetto agli ultimi 2 anni si osserva un incremento consistente di minori provenienti dalla Costa d’Avorio (dal 2% del 2015 al 7,6% del 2017) e dalla Guinea (dal 2,1% al 9,6%).

Considerando solo le ragazze, la maggioranza di loro proviene dalla Nigeria (501 minori, pari al 40,2% del totale delle presenze femminili), dall’Eritrea (233 minori, pari al 18,7%), dalla Somalia (99 minori, pari al 7,9%) e dalla Costa d’Avorio (98 minori, pari al 7,9%), anche se rispetto all’anno precedente si registra un incremento delle minori provenienti da Somalia e – di nuovo – Costa d’Avorio e Guinea.
 

Le Regioni di accoglienza

La Sicilia si conferma come la Regione che accoglie il maggior numero di MSNA (il 43,6% del totale), seguita a grande distanza dalla Calabria (7,9%), dalla Lombardia (6,6%), dal Lazio (5,7%), dall’Emilia Romagna (5,6%) e dalla Puglia (5%).

I minori provenienti dal Bangladesh e dagli Stati africani si concentrano maggiormente nella regione Sicilia; quelli provenienti dal Marocco, oltre alla Sicilia, sono presenti in quote elevate anche in Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. I minori provenienti dal Pakistan si concentrano maggiormente nelle Regioni Friuli Venezia Giulia, Puglia, Emilia Romagna e Sicilia. In Emilia Romagna, Toscana e Lombardia sono presenti la maggiore parte dei minori di nazionalità albanese e in Friuli Venezia Giulia e Veneto gran parte dei minori afghani. I minori kosovari, infine, sono accolti principalmente in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Toscana.

I Minori Stranieri Non Accompagnati in Italia al 31.12.2017

I minori non accompagnati richiedenti protezione internazionale (MSNARA) 

Nel corso del 2017 hanno presentato domanda di asilo 9.782 MSNA, di cui il 92,6% maschi, tra questi 8.358 provenienti dal continente africano, che si conferma quindi la principale area di provenienza dei minori non accompagnati richiedenti protezione internazionale. Il primo paese rappresentato è anche in questo caso il Gambia (2.090 minori, pari al 21,4%), seguito da Nigeria (1.166 minori, pari all’11,9%) e Bangladesh (1.113 minori, pari all’11,4%).


Dove sono accolti?

La quasi totalità (90,8%) dei minori presenti in Italia al 31 dicembre 2017 sono accolti presso strutture di accoglienza, mentre il 3,1% risulta collocato presso privati. Per il restante 6,1% non è enucleabile la tipologia di collocamento. I MSNA accolti in strutture di seconda accoglienza sono 11.022 e rappresentano il 60,2% dei minori presenti sul territorio italiano. Il 30,6% dei minori è accolto in strutture di prima accoglienza.

Al 31/12/2017, le strutture di accoglienza censite nel SIM (Sistema Informativo Minori della Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione) che ospitano MSNA sono pari a 2.344. Le Regioni italiane che hanno un maggior numero di strutture di accoglienza risultano la Sicilia (26,4%), la Lombardia (10,8%), la Calabria (8,1%), la Campania (7,8%), l’Emilia Romagna (7,3%), la Puglia (7,2%), la Sardegna (4,9%) e la Toscana (4,6%).

 



Focus: tutele e novità legislative 2017

Nel corso del 2017 sono intervenute importanti novità in materia di tutela e protezione dei minori stranieri non accompagnati.

  • Innanzitutto, un’importante svolta è rappresentata dal passaggio di competenza del Tribunale dei minori per tutte le procedure che riguardano i MSNA, a partire dalla competenza ad aprire la tutela e nominare il tutore (così come determinato dal decreto legislativo 22 dicembre 2017, n. 220), a quella di emettere il provvedimento attributivo dell’età nei casi di fondati dubbi sull’età dichiarata dal minore. Rispetto all’accertamento dell’età si è anche stabilito che le autorità di pubblica sicurezza consultino il sistema informativo nazionale dei minori stranieri non accompagnati (SIM), istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e che il provvedimento di attribuzione dell’età venga comunicato alle autorità di polizia ai fini del completamento delle procedure di identificazione e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai fini dell’inserimento dei dati nel SIM.
  • In materia di protezione internazionale si è stabilito (legge 47/2017 e Commissione Nazionale per il diritto d’asilo) che al responsabile della struttura di accoglienza sia consentito, laddove il tutore non sia stato ancora nominato, supportare il minore per la presentazione in Questura della domanda di protezione internazionale, restando poi in capo al tutore la rappresentanza dello stesso nelle fasi successive della procedura.
  • In materia di diritto alla salute, e in particolare di vaccinazioni obbligatorie, il Ministero della Salute ha precisato con una Circolare del 16 agosto 2017 che l’obbligo della somministrazione dei vaccini riguarda anche i MSNA tra gli zero e i sedici anni. In materia di diritto allo studio, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza hanno adottato delle Linee guida per il diritto allo studio delle alunne e di alunni fuori dalla famiglia di origine che intendono evitare l’interruzione del percorso scolastico e ogni altro pregiudizio rispetto all’inserimento di allievi stranieri a scuola. Viene previsto il passaggio del fascicolo personale del ragazzo nei differenti passaggi da un ciclo scolastico all’altro, in modo da garantire continuità al suo percorso.
  • L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati hanno firmato un Protocollo d’intesa per promuovere e sostenere l’effettiva protezione delle persone di minore età in Italia, con particolare attenzione alla promozione dell’ascolto e della partecipazione diretta dei ragazzi.
  • Sul tema dell’integrazione, è stato approvato il Piano Nazionale per l’integrazione dei titolari di protezione internazionale, che dedica una parte ai MSNA per il rinforzo del sistema di accoglienza a loro dedicato.
  • Il 14 dicembre la Conferenza Unificata Stato Regioni ha approvato le Linee di Indirizzo per l’accoglienza nei servizi residenziali per minorenni per sostenere interventi di accoglienza residenziale da realizzare, richiamando a un’attenzione specifica ai diritti del bambino (con particolare riguardo ai MSNA che vengono definiti quale fascia vulnerabile) e al perseguimento del suo superiore interesse.
  • Infine, due osservazioni generali adottate dal Comitato delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo (CRC Committee) e dal Comitato per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie (CMW Committee) mirano a promuovere lo sviluppo e l’attuazione di politiche migratorie che tengano conto del rispetto dei diritti dei minori nei Paesi d’origine, di transito, di destinazione e di rimpatrio.


Riferimenti

I Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) in Italia. Report di Monitoraggio. Dati al 31.12.2017, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali