Rassegna Stampa
Primo Welfare / Famiglia

Asili nido: verso il flop dei voucher "Fornero"

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La legge 92/2012 ha introdotto, in via sperimentale per il triennio 2013-2015, un contributo economico a vantaggio delle madri lavoratrici utilizzabile per pagare la baby sitter o la retta degli asili nido. L’aiuto, pari a un massimo di 300 euro al mese per non oltre un semestre, era stato accolto molto positivamente, ma le prospettive di chiusura dell’iniziativa paiono davvero poco incoraggianti.

Nella prima fase di implementazione l’INPS ha raccolto le rischieste degli asili nido interessati a partecipare che, se idonei, sono stati inseriti in un apposito elenco a disposizione di mamme e neomamme, che hanno tempo fino all’11 luglio per richiedere il contributo economico previsto. Degli oltre 8.000 asili (sia pubblici che privati convenzionati) presenti sul territorio nazionale solo 1.994 hanno scelto di partecipare all’iniziativa. L’utilità di questa politicha rischia così di essere compromessa ancora prima di partire, dato che una madre lavoratrice può chiedere il contributo per pagare l’asilo solo se il figlio è iscritto a una struttura che compare nell’elenco INPS.

A questo punto c’è da chiedersi se un problema, al di là della conclamata mancanza di politiche adeguate a sostenere l’infanzia, non sia da rintracciare anche nella scarsa capacità degli attori coinvolti, sia pubblici che privati, di implementare le poche iniziative valide offerte dal sistema. 

 

Asili nido, verso il flop i voucher "Fornero"
Matteo Prioschi, Il Sole 24 Ore, 10 luglio 2013