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La Legge di Bilancio 2018 estende il raggio di azione della Legge 166/2016, nota anche come “Legge Gadda” o “Legge antisprechi”, ampliando il paniere di prodotti donabili, estendendo le relative agevolazioni fiscali e semplificando alcune procedure. Per aumentarne l’impatto è necessario, tuttavia, potenziarne la divulgazione e supportare la formazione di potenziali donatori ed enti riceventi.


Le novità introdotte

Come indicato all’articolo 1, comma 208, la Legge di Bilancio 2018 estende e meglio identifica il paniere di medicinali, prodotti farmaceutici ed altri articoli di medicazione donabili. Un provvedimento importante se consideriamo che, secondo una ricerca Doxa per conto del Banco Farmaceutico, il 45% degli italiani, nel 2016, ha rinunciato all’acquisto di farmaci non mutuabili. Al fine di garantire la qualità dei farmaci donati e tutelare la salute dei soggetti riceventi, si potranno donare i medicinali inutilizzati dotati di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC), con confezionamento primario e secondario integro, in corso di validità, correttamente conservati secondo le indicazioni del produttore riportate negli stampati autorizzati del medicinale. Rientrano in questa categoria i medicinali soggetti a prescrizione, i medicinali senza obbligo di prescrizione, i medicinali da banco e i relativi campioni gratuiti. I farmaci che non sono commercializzati per imperfezioni, alterazioni, danni o vizi che non ne modificano l’idoneità all’utilizzo o per altri motivi similari, tali in ogni caso da non compromettere l’idoneità all’utilizzo con riguardo alla qualità, tracciabilità, sicurezza ed efficacia per il consumatore finale, possono essere donati alle associazioni che possano però garantire, attraverso medici o farmacisti presso le stesse associazioni, l’efficacia dei medesimi medicinali.

Si allarga inoltre la platea dei donatori, includendo le farmacie, le parafarmacie, i grossisti, le aziende titolari di autorizzazioni all’immissione in commercio di farmaci, i loro concessionari e distributori.

Oltre ai farmaci, la legge di bilancio allarga il paniere dei prodotti donabili ai prodotti destinati all’igiene e alla cura della persona, prodotti per l’igiene e la pulizia della casa, integratori alimentari, biocidi, presìdi medico chirurgici, prodotti di cartoleria e di cancelleria, non più commercializzati o non idonei alla commercializzazione per imperfezioni, alterazioni, danni o vizi che non ne modificano l’idoneità all’utilizzo o per altri motivi similari.

Vengono inoltre rese più chiare ed omogenee le regole fiscali. La donazione non si considera “cessione” ai fini fiscali e dunque non genera ricavi, consentendo, quindi all’impresa di dedurre tutti i costi ai fini Iva, le operazioni sono equiparate a quelle di distruzione dei beni: nessuna imposta sulle merci in uscita, mentre è riconosciuta la detrazione dell’Iva assolta a monte.

Per quanto riguarda la semplificazione delle procedure per chi decide di donare, se la cessione gratuita, considerata nel suo insieme, è di valore inferiore a 15 mila euro o si tratta di eccedenze alimentari facilmente deperibili, può essere certificata solo con documento di trasporto o titolo equipollente. Negli altri casi è richiesta invece una comunicazione riepilogativa da inviare per via telematica dal donatore all’amministrazione finanziaria entro il quinto giorno del mese successivo. L’ente beneficiario deve rilasciare la propria dichiarazione attestante l’impegno ad usare i beni in conformità alle finalità istituzionali.


Come ampliarne l’impatto: formazione e informazione

In un periodo in cui è cresciuta l’incapacità degli individui di accedere a beni essenziali, come quelli alimentari e medicinali, ma in cui il volume dello spreco è ancora molto alto, l’introduzione della Legge 166, che promuove la donazione di tali prodotti – e il suo recente ampliamento – è sicuramente un passaggio importante. A più di un anno dall’emanazione della Legge 166 infatti sono state numerose le iniziative, di cui vi abbiamo parlato anche sul nostro sito, messe in campo da imprese, associazioni e soggetti pubblici in materia di povertà e spreco alimentare – pensiamo solo alle Regioni, molte delle quali hanno emanato i propri provvedimenti legislativi in materia.

Tuttavia, alcuni ostacoli devono essere ancora rimossi per aumentarne l’impatto. Innanzitutto c’è un problema di informazione, specialmente tra i potenziali donatori. Nonostante la risonanza che la legge ha avuto nei media, sono ancora troppo pochi coloro che ne sono a conoscenza, soprattutto tra le medie e piccole imprese. Occorrerebbe quindi diffondere tra queste i contenuti e le opportunità che la legge può aprire, oltre che accompagnarle nel “processo di donazione”, spiegando cosa possono donare, in che condizioni, ecc. Inoltre, sarebbe necessario potenziare anche le capacità degli enti che ricevono le donazioni, che spesso non hanno personale in numero sufficiente o adeguatamente formato per gestire le eccedenze, o non hanno gli strumenti necessari. Un problema che era già presente per le eccedenze alimentari – si pensi solo alla conservazione degli alimenti – e che si presenterà anche per un prodotto così delicato come i farmaci, soprattutto per quelli soggetti a prescrizione medica.


Io non spreco perché

E’ anche allo scopo di superare questi ostacoli che è stata recentemente lanciata la piattaforma web #iononsprecoperché (www.iononsprecoperche.it), che permetterà agli attori della filiera di entrare in contatto tra loro creando opportunità di sviluppo per le donazioni, grazie anche alla presenza di esperti di vari settori che metteranno a disposizione le proprie esperienze e competenze gratuitamente.

"Ho voluto lanciare la piattaforma #iononsprecoperché – spiega la deputata Maria Chiara Gadda, promotrice della Legge 166/2016 – per divulgare le potenzialità di una legge che oggi ciascuno può applicare con grande semplicità. Una guida per tutti, per poter donare e ricevere, con l’aiuto di esperti, che metteranno a fattor comune le loro esperienze, e la condivisione di buone pratiche sull’intero territorio nazionale".

La piattaforma "sarà inoltre uno spazio di conoscenza delle norme nazionali e comunitarie legate ai temi dell’economia circolare – continua Gadda – Promuoveremo inoltre campagne di educazione, formazione e sensibilizzazione sui benefici della legge per raggiungere il maggior numero di imprese ed esercizi che oggi possono donare con più agevolazioni rispetto al passato, e un supporto alle tante associazioni di volontariato impegnate su questo fronte".


Riferimenti

Testo della Legge di Bilancio 2018 (PDF – Online)