Dopo Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e Fondazione Cariverona continua la nostra analisi sul contributo delle Fondazioni di origine bancaria al contrasto alla povertà. In questo articolo approfondiamo il caso della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (CRT).

Cenni storici e modalità di intervento

La Fondazione CRT inizia formalmente la sua attività nei primi anni Novanta, proseguendo l’impegno filantropico della Cassa di Risparmio di Torino (nata nel 1827). La Fondazione è impegnata nel sostenere lo sviluppo dei territori regionali di Piemonte e Valle d’Aosta. I principali ambiti di intervento di CRT sono riuniti in tre aree: “arte e cultura”, “ricerca e istruzione”, “welfare e territorio”. Le aree sono a loro volta suddivise in settori. Dell’area “welfare e territorio” fanno parte i settori: “volontariato, filantropia e beneficenza”; “salute pubblica”; “altri settori”, in cui rientrano ad esempio protezione civile e sviluppo locale. Le linee di intervento dalla Fondazione sono stabilite da un Consiglio di Indirizzo composto da esponenti nominati dai principali soggetti pubblici e privati che insistono sul territorio regionale. Al suo interno il Consiglio è organizzato in “commissioni” di riferimento per le singole aree di intervento. Queste commissioni dialogano con il territorio e propongono strategie di intervento che tengono conto delle necessità emergenti.

CRT agisce sul territorio secondo tre modalità:

  • Programmi Istituzionali: sostengono “istituzioni eccellenti” del territorio e finanziano attività di rilievo, solitamente realizzate in collaborazione con le istituzioni locali;
  • Programmi Specifici: attuano le linee progettuali indicate dal Consiglio di Indirizzo. La progettazione è realizzata dalla Fondazione, mentre l’implementazione può essere svolta anche con il contributo di soggetti terzi selezionati attraverso bandi;
  • Programmi Settoriali: sostengono il territorio rispondendo alle richieste di finanziamento di iniziative che non rientrano nei bandi proposti ma che sono coerenti con gli ambiti di intervento e le linee progettuali della Fondazione.

Obiettivi e principi di intervento delle politiche di contrasto alla povertà

Nella sua attività, Fondazione CRT mira a favorire lo sviluppo di reti sul territorio. La Fondazione intende infatti promuovere una consapevolezza condivisa dei problemi e dei bisogni locali e sostenere la realizzazione di risposte comuni. Tale attenzione è rilevabile, ad esempio, nella preferenza accordata a progetti presentati da partenariati in tutti i bandi promossi dalla Fondazione.

Nell’ambito specifico del contrasto alla povertà Fondazione CRT si pone l’obiettivo di promuovere l’autonomia e l’autodeterminazione delle persone. Per raggiungere questo obiettivo la Fondazione opera secondo una logica preventiva che mira a promuovere sul territorio maggior benessere e a costruire relazioni sociali che favoriscano una maggiore inclusione. La Fondazione interviene anche in situazioni di difficoltà conclamata, cercando sempre di promuovere l’autonomia e la centralità della persona.

Rapporto con il territorio e con le istituzioni pubbliche

L’attività della Fondazione è strettamente intrecciata all’azione del settore pubblico e del Terzo Settore. In particolare, la collaborazione con l’ente pubblico e con il Terzo Settore è fondamentale per evitare sovrapposizioni tra diversi interventi e per garantire una più ampia ricaduta delle iniziative.

La collaborazione con il territorio si concretizza attraverso un continuo dialogo a livello operativo e un costante aggiornamento rispetto alle attività svolte dalla Fondazione. L’ente pubblico coinvolge invece la Fondazione (insieme alle altre FOB e ai soggetti del Terzo Settore) nei tavoli di concertazione costituiti ad hoc per discutere di temi inerenti agli ambiti di intervento del privato sociale.

I progetti e i bandi della Fondazione CRT

Fondazione CRT individua nell’autonomia della persona un obiettivo fondamentale della propria attività di contrasto alla povertà e di promozione dell’inclusione sociale. La Fondazione muove dal presupposto secondo cui il reddito e la capacità di gestirlo per poter rispondere alle proprie esigenze primarie siano fondamentali per raggiungere e mantenere l’autonomia. Per questo le azioni di contrasto alla povertà sono incentrate su interventi che promuovono l’occupazione (e quindi l’accesso al reddito) e che permettono di soddisfare bisogni essenziali (in particolare l’abitare).

Tutte le azioni di contrasto alla povertà messe in campo da CRT rientrano nel settore Volontariato, filantropia e beneficenza dell’area “welfare e territorio”.

Povertà economica e politiche per il lavoro

Iniziativa Lavoro – Bando che rientra nei “Programmi Specifici” della Fondazione, è stato avviato in forma sperimentale nel 2014 per poi essere confermato negli anni successivi. Questa progettualità è nata su istanza della commissione competente in materia sociale all’interno del Consiglio di Indirizzo, composta anche da rappresentanti del mondo delle imprese. Scopo di “Iniziativa Lavoro” è promuovere l’occupazione delle persone in condizioni di particolari difficoltà e, al tempo stesso, rispondere alla richiesta di lavoro espressa da parte delle aziende. “Iniziativa Lavoro” si propone quindi come acceleratore dell’incontro tra domanda e offerta, e prevede percorsi di formazione e di accompagnamento al lavoro. Per raggiungere questi obiettivi il programma si è concretizzato in un bando rivolto a partenariati composti da almeno 3 soggetti tra aziende, enti no profit, servizi per l’impiego, agenzie formative e agenzie accreditate per i servizi al lavoro. I partenariati si fanno carico della selezione dei beneficiari (giovani in cerca del primo impiego, persone in condizioni di disagio lavorativo, persone che intendono rientrare al lavoro dopo periodi senza ricerca attiva). L’inserimento lavorativo stabile è l’obiettivo principale del progetto: l’ultima tranche di contributo è elargita al partenariato a quattro mesi dalla conclusione del progetto e solo a condizione che la persona beneficiaria si sia inserita nel mondo del lavoro (nell’azienda che ospitava il tirocinio oppure in un’altra realtà lavorativa). Il bando nel 2016 ha raccolto le proposte di 120 partenariati per altrettanti progetti coinvolgenti circa 560 partner e più di 600 aziende. I progetti selezionati sono stati 43 e hanno portato all’attivazione di 403 percorsi a favore di altrettanti destinatari finali.

Fondazione Anti Usura “La Scialuppa CRT” – Fondazione nata nel 1998 per iniziativa della Fondazione CRT, si pone l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’usura. La Scialuppa non elargisce contributi economici, ma dispone di un fondo che viene utilizzato per prestare garanzia fidejussoria alle banche convenzionate per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato. Il target di intervento è costituito da piccole aziende e da persone e famiglie residenti in Piemonte e Valle d’Aosta che versino in situazioni tali da rendere altamente probabile il ricorso al prestito usurario. La Fondazione offre una consulenza qualificata rispetto al percorso di ristrutturazione della situazione debitoria, che parte da un lavoro di informazione e accompagnamento della persona nella presa di consapevolezza delle varie voci di spesa che – di fatto – compongono la situazione debitoria (ad esempio il mancato pagamento di multe e tasse dovute all’ente pubblico, mutui, acquisti a rate). La consulenza, resa possibile dall’impiego di volontari provenienti dal mondo bancario, è svolta presso sportelli territoriali dislocati capillarmente in tutte le provincie piemontesi e ad Aosta e ospitati a titolo gratuito da soggetti che condividono la filosofia del progetto (come ad esempio Comuni e Camere di Commercio). La consulenza rispetto alla situazione debitoria è offerta a tutte le persone che accedono agli sportelli e non solo a coloro che effettivamente posseggono i requisiti per poter accedere alla garanzia del fondo: in questo senso La Scialuppa svolge un importante ruolo di sostegno e orientamento rispetto ad altri servizi presenti sul territorio. Il finanziamento alla Fondazione La Scialuppa rientra nei Programmi Istituzionali dell’area “welfare e territorio”. Tra il 1998 e il 2016 La Scialuppa ha offerto consulenza a 12.671 soggetti e deliberato 1.972 garanzie su finanziamenti per 33,7 milioni di euro.

Povertà abitativa

Fondo Salvasfratti – Fondo istituito nel 2013 per sostenere i nuclei familiari in condizioni di morosità incolpevole (impossibilità di far fronte alle spese per l’affitto dell’abitazione). Il fondo è stato istituito con un protocollo d’intesa sottoscritto da Comune di Torino, Prefettura, Fondazioni CRT e Compagnia di San Paolo, Consorzio Intercomunale Torinese e da associazioni di proprietari e inquilini ed è stato finanziato con un contributo iniziale di 1.400.000 euro (di cui 500.000 euro erogati dalla Fondazione CRT). Il fondo, gestito da Lo.Ca.Re. (l’Agenzia sociale per la locazione del Comune di Torino), garantiva il rimborso di una percentuale del debito ai proprietari degli immobili i cui inquilini erano incolpevolmente morosi e a rischio di sfratto. In cambio i proprietari si impegnavano a rinunciare alla procedura di sfratto e a rinegoziare i termini del contratto di locazione con un canone concordato. L’iniziativa si è mostrata molto efficace ed ha fornito una buona pratica da cui partire per l’istituzione del Fondo nazionale Salvasfratti (avvenuta anch’essa nel 2013). L’attività del fondo torinese si è quindi conclusa nel 2015, quando il fondo nazionale è diventato pienamente operativo.

Sharing – Nel 2008 la Fondazione Sviluppo e Crescita CRT (costituita e finanziata da CRT), insieme ad altri soggetti, ha vinto un bando promosso dal Comune di Torino per l’acquisto e la ristrutturazione di un immobile da destinare a progetti di housing sociale e di ospitalità per persone in difficoltà. I soggetti coinvolti hanno costituito quindi l’impresa Ivrea 24 Abitare Sostenibile S.p.a. L’impresa si è occupata della riqualificazione dell’immobile, finanziata con 14 milioni di euro (di cui il 90% è stato erogato dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT). La ristrutturazione ha permesso di realizzare 122 unità abitative destinate all’housing sociale temporaneo di persone in condizioni di difficoltà e 58 camere di albergo destinate all’housing sociale rivolto a persone che per motivi differenti necessitano di un’ospitalità temporanea (studenti fuori sede, persone e famiglie in vacanza, lavoratori in trasferta). Le risorse generate dagli affitti (calmierati) consentono il reinvestimento del capitale in operazioni della stessa natura. Lo spazio è stato arricchito di diversi luoghi di aggregazione, che attualmente ospitano attività culturali e un servizio di doposcuola aperti alla cittadinanza. Il progetto continua a essere operativo ma, dal 2012, non è più gestito da Ivrea 24 Abitare Sostenibile S.p.a. La nuova proprietà è il Fondo Piemonte Case e il gestore sociale è Sharing s.r.l.

Povertà educativa

Fondo povertà educativa minorile – Fondazione CRT partecipa al Fondo povertà educativa minorile istituito in via sperimentale dalla Legge di Stabilità 2016 con il contributo delle principali FOB italiane, alle quali è riconosciuto un credito di imposta pari al 75% dei versamenti effettuati al fondo. Il Fondo intende promuovere interventi finalizzati a promuovere l’accesso e la piena fruizione di processi educativi e opportunità formative da parte dei minori. A livello locale la Fondazione ha organizzato un incontro informativo pubblico rispetto alle opportunità previste dal Fondo, che ha promosso anche attraverso i canali comunicativi attivi con i soggetti del Terzo Settore. La Fondazione è impegnata inoltre nel monitorare l’andamento dei progetti presentati e nel valorizzare i partenariati e le progettualità emersi.

Qualche cifra

Nel 2016 la Fondazione CRT ha finanziato il settore Volontariato, filantropia e beneficenza con 12.965.334 euro. La maggior parte di queste risorse è andata a sostenere Programmi Specifici della Fondazione (8.295.334 €), 3.270.250 € hanno contribuito all’attività di istituzioni eccellenti (tra cui la Fondazione La Scialuppa) attraverso i Programmi Istituzionali. I Programmi Settoriali (cioè le richieste di terzi) hanno potuto contare su 1.399.750 €. A queste risorse si somma la cifra investita nel Fondo nazionale di contrasto alla povertà educativa, che ammonta a 7.287.112 euro.

Nella tabella 1 sono descritti i finanziamenti deliberati per le singole iniziative citate.

Tabella 1. Copertura finanziaria di iniziative di contrasto alla povertà della Fondazione CRT

Fonti: CRT, Bilancio Consuntivo 2016; CRT, Documento Programmatico Previsionale, 2017; dati forniti da Fondazione CRT.

Il presente articolo è stato scritto grazie alle informazioni raccolte nel corso di un’intervista realizzata il 16 giugno 2017 con Roberta Delbosco (Referente dell’area Welfare e Territorio).