Con un approfondimento sulla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (Cariparo), continua la nostra analisi sul contributo delle Fondazioni di origine bancaria al contrasto alla povertà. Questo approfondimento segue quello di Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cariverona, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Fondazione Cassa di Risparmio di Parma.

Cenni storici e modalità di intervento

La Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo) nasce nel 1991 con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e sociale delle province di Padova e Rovigo. La sua attività è concentrata principalmente nei seguenti ambiti: Ricerca scientifica, Istruzione, Arte e attività culturali, Salute e ambiente, Assistenza e tutela delle categorie deboli. Il Consiglio Generale, organo di indirizzo dell’ente composto da persone scelte sulla base di criteri di competenza e professionalità, stabilisce ogni tre anni le priorità di intervento nei singoli ambiti.

All’interno delle priorità sono individuati degli obiettivi strategici, sulla base dei quali sono adottate tre diverse modalità d’intervento:

  1. I progetti di Fondazione, che Cariparo realizza e promuove direttamente, rispondendo a specifici bisogni dei territori in cui opera;
  2. I bandi: iniziative focalizzate su temi specifici e realizzate quando la Fondazione verifica che sul territorio sono presenti bisogni diffusi riferiti a particolari tematiche;
  3. Le richieste libere, cioè domande di contributo che possono essere inviate spontaneamente alla Fondazione per richiedere il sostegno di progetti non riconducibili a bandi già pubblicati o di prossima pubblicazione.

Obiettivi e principi di intervento delle politiche di contrasto alla povertà

La Fondazione si propone come attore che sostiene e stimola il territorio padovano e rodigino. Tre sono i ruoli assunti dall’ente: sostegno, promozione e innovazione. La Fondazione sostiene progetti che mirano allo sviluppo di partenariati territoriali, per favorire l’incontro e la coprogettazione tra tutti i soggetti potenzialmente interessati (sia pubblici che privati) al fine di rispondere in maniera coerente e coesa a problemi complessi.

Inoltre, gli interventi di contrasto alla povertà della Fondazione sono caratterizzati da una logica che mira a sostenere percorsi di reale autonomia delle persone.

Rapporto con il territorio e con le istituzioni pubbliche

La Fondazione intrattiene stretti rapporti con le istituzioni pubbliche locali, in particolare con i Comuni, le Province e le Camere di Commercio dei territori in cui opera; frequente è anche la collaborazione con la Regione del Veneto (soprattutto per progetti riguardanti il reinserimento lavorativo). Questi rapporti si concretizzano, ad esempio, nella partecipazione a tavoli istituzionali.

La Fondazione intrattiene un dialogo costante anche con altri attori del territorio, in particolare con le Caritas diocesane. Esse, grazie al ruolo che ricoprono nel panorama delle azioni di contrasto alla povertà, sono spesso partner fondamentali delle iniziative progettate o promosse dalla Fondazione.

I progetti e i bandi della Fondazione Cariparo

Il contrasto alla povertà è sempre stato un importante ambito di intervento per la Fondazione. La crisi economica ha segnato un cambio di prospettiva rispetto a questo tema, stimolando la realizzazione di interventi sempre più strutturati e basati su una progettazione diretta della Fondazione stessa, ritenuta più adeguata a rispondere a esigenze complesse ed eterogenee.

Povertà economica e politiche per il lavoro

Fondo Straordinario di Solidarietà per il Lavoro – Avviato dalla Fondazione nel 2009 per contrastare gli effetti della crisi economica, il Fondo vede la collaborazione (economica e non solo) delle Diocesi, delle Province e delle Camere di Commercio. Le Diocesi, attraverso le Caritas, svolgono un importante ruolo operativo grazie i propri volontari, operanti negli sportelli presenti nel territorio e in possesso di competenze specifiche sul tema della marginalità. Inizialmente l’intervento offriva ai beneficiari un contributo per sostenere spese di prima necessità. Tra 2010 e 2011 il progetto è stato ridisegnato per coinvolgere le persone beneficiarie del contributo in percorsi di riattivazione sociale e professionale. Diversi sportelli sul territorio – gestiti dai soggetti del privato sociale coinvolti in collaborazione con i servizi sociali dei Comuni – individuano i potenziali beneficiari in base ad alcuni criteri, in particolare una soglia ISEE massima di 20.000 euro valutata anche considerando alcune caratteristiche del nucleo familiare che possono favorire dinamiche di emarginazione (ad esempio la presenza di una persona in condizioni di disabilità). I soggetti individuati in questa prima fase sono segnalati ad una Commissione composta da rappresentanti della Fondazione e delle Caritas. La Commissione, dopo un ulteriore controllo dei requisiti, avalla i progetti di formazione, (ri)qualificazione professionale e inserimento lavorativo proposti dagli sportelli. Dall’avvio dell’iniziativa il Fondo ha sostenuto più di undicimila persone con l’investimento di oltre 45 milioni di euro da parte dei partner di progetto (di cui più di 18 milioni erogati da Cariparo).

Progetto Sostegno all’Occupazione diretto a cooperative e imprese sociali – Progetto della Fondazione nato nel 2010 e realizzato per sostenere l’inserimento lavorativo di persone inoccupate e disoccupate e per salvaguardare posti di lavoro a rischio. Il progetto punta a creare posti di lavoro attraverso la costituzione di imprese sociali, cooperative sociali e associazioni. L’iniziativa si rivolge anche ad imprese sociali, cooperative sociali e associazioni già esistenti che intendano realizzare programmi di sviluppo miranti a conservare posti di lavoro o a crearne altri. Il progetto è realizzato in collaborazione con l’associazione Vobis (composta da volontari provenienti dal mondo bancario), che si occupa di svolgere un primo esame dei progetti. L’istruttoria creditizia e l’erogazione del finanziamento sono poi effettuate da Banca Prossima, altro partner dell’iniziativa. L’impegno finanziario della Fondazione è rivolto sia allo stanziamento di fondi necessari a permettere a Banca Prossima di abbassare il tasso di interesse del finanziamento erogato, sia all’erogazione di un premio a fondo perduto del 10% del finanziamento nei casi di successo dell’investimento.

Anticipazione sociale – Progettazione della Fondazione che mirava a sostenere il reddito mensile delle persone beneficiarie di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) Straordinaria. Il progetto è stato avviato nel 2009 e si è concluso nel 2015, anno in cui l’INPS ha rivisto le modalità di erogazione del contributo CIG per garantire un’entrata mensile ai beneficiari. L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione di più enti: la Cassa di Risparmio del Veneto, che si è resa disponibile ad erogare finanziamenti per anticipare mensilmente le somme dovute dall’INPS, la Fondazione stessa, che ha sostenuto il costo degli interessi passivi del finanziamento, e le Province, che hanno svolto una fondamentale attività di coordinamento. In questo modo si è potuto garantire un anticipo mensile a tasso zero del contributo INPS (che altrimenti sarebbe stato elargito solo alla conclusione del periodo di permanenza in CIG), permettendo così ai beneficiari di far fronte alle spese ordinarie. Tale anticipo era poi restituito dai beneficiari alla Cassa di Risparmio del Veneto al momento della liquidazione da parte dell’INPS.

Reddito di Inclusione Attiva (RIA) – Iniziativa sostenuta dalla Fondazione in risposta alle richieste di alcuni Comuni delle due province di riferimento della Fondazione. In particolare, i Comuni di Padova e Rovigo hanno richiesto un contributo ad integrazione del finanziamento della Regione Veneto orientato a sostenere il reddito delle persone in condizioni di vulnerabilità e a favorire la loro attivazione e il loro inserimento nel mondo del lavoro. Il progetto ha previsto la realizzazione di due percorsi: il RIA di sostegno, finalizzato all’inserimento di persone con scarse capacità lavorative in attività di volontariato, ed il RIA di inserimento per l’attivazione di tirocini di reinserimento lavorativo. La misura è stata finanziata complessivamente con 783.000 euro, di cui 230.000 stanziati da Cariparo.

Povertà educativa

Garantire pari opportunità nella scelta dei percorsi scolastici – Progetto lanciato nel 2011, concluso nel 2015 e realizzato in collaborazione con Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo. I beneficiari del progetto erano giovani di origine straniera che frequentavano la scuola media inferiore. L’obiettivo era di contrastare l’abbandono scolastico di questi giovani e promuovere la scelta di percorsi di istruzione superiore aderenti alle loro capacità e aspirazioni. I partecipanti hanno avuto la possibilità di rafforzare le proprie competenze linguistiche, sono stati accompagnati insieme alle loro famiglie in percorsi di orientamento alla scelta scolastica e hanno potuto usufruire di un servizio di tutoraggio nei primi anni di scuola media superiore. L’iniziativa ha testato alcuni protocolli di accompagnamento (italiano per lo studio, orientamento, tutoraggio) abbinando la fase di applicazione dei protocolli ad una fase valutativa con metodo controfattuale. Data la complessità dell’intervento, il progetto ha avuto una lunga fase di analisi e di sperimentazione pilota (annualità 2011 e 2012) per poi entrare a regime del 2013 e concludersi nel 2015. L’iniziativa è stata finanziata complessivamente con poco più di 2,5 milioni di euro, di cui 178.000 erogati da Cariparo.

Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – La Fondazione partecipa al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile istituito in via sperimentale dalla Legge di Stabilità 2016 con il contributo delle principali FOB italiane, alle quali è riconosciuto un credito di imposta pari al 75% dei versamenti effettuati al fondo. L’iniziativa intende finanziare interventi di contrasto alla povertà educativa minorile sul territorio nazionale. La Fondazione ha svolto un’attività locale di informazione rispetto alle opportunità offerte dall’iniziativa, mentre ha affidato ad un ente esterno il compito di svolgere un servizio di supporto progettuale a beneficio di tutte le realtà interessate a presentare domanda nell’ambito dei bandi previsti.

Qualche cifra

Nel 2016 la Fondazione ha sostenuto 162 interventi nell’ambito Assistenza e tutela delle categorie deboli, con un investimento complessivo di 8.263.920 euro. Il 25,9% delle risorse messe a disposizione è stato investito in bandi, il 41,4% è andato invece alle richieste libere. Il restante 32,7% è stato impiegato per progetti della Fondazione. Nel 2016 la Fondazione ha inoltre partecipato al Fondo nazionale di contrasto alla povertà educativa minorile con un contributo di 7.315.046 euro.

Nella tabella 1 sono descritti i contributi deliberati per le singole azioni citate.

Tabella 1. Copertura finanziaria di iniziative di contrasto alla povertà
Fonti: Fondazione Cariparo, Bilancio Sociale 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016; dati forniti da Fondazione Cariparo.

Il presente articolo è stato scritto grazie alle informazioni raccolte nel corso di un’intervista realizzata l’8 giugno 2017 con Alessandra Veronese (Responsabile del settore Pianificazione, Rendicontazione Sociale, Eventi culturali e Comunicazione) e Alberto Bortolami (Settore Progetti propri e Partecipazioni mission related).