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Di fronte alla crisi dei tradizionali sistemi pubblici di protezione sociale, negli ultimi anni le imprese perugine del settore edile hanno cercato di individuare nuove modalità per rispondere ai rischi e bisogni cui sono sottoposti i propri lavoratori. Così dal 2013, in conseguenza alle direttive del contratto integrativo messo in atto della Cassa Edile di Perugia, questi ultimi godono di diversi benefici sul fronte del welfare integrativo: polizza collettiva sanitaria, servizi di microcredito, bonus per acquisto di libri scolastici, oltre a convenzioni per l’acquisto di beni e servizi necessari alla vita quotidiana come alimentari, prestazioni sanitarie diagnostiche ed odontoiatriche, acquisto e assicurazione auto, assicurazione casa e famiglia, servizi di telefonia mobile.

I risultati finora raggiunti sono frutto del lavoro degli enti bilaterali che hanno progressivamente messo mano ai contratti dell’edilizia applicati dalle imprese della provincia, e che hanno così permesso di introdurre modelli di secondo welfare via via più complessi. Le forme di welfare integrativo che si stanno sperimentando a Perugia, dunque, sono principalmente esito della concertazione delle parti sociali del territorio – sindacati e organizzazioni datoriali del mondo delle costruzioni – piuttosto che della scelta autonoma di una o più aziende del settore.

Attraverso indagini e considerazioni emerse tramite il contatto diretto con gli associati, la Cassa Edile della provincia ha quindi individuato le principali necessità degli iscritti, legati soprattutto all’ambito dei bisogni famigliari. Tuttavia, a causa della diminuzione delle risorse finanziarie a disposizione dell’ente, frutto della profonda crisi che ha colpito il settore, è stato necessario attuare una riflessione che andasse oltre il mero contributo monetario. Si è giunti così alla progettazione e realizzazione di forme di welfare integrativo che, a fronte di un costo inferiore rispetto ai contributi finanziari classici, si sono dimostrate in grado ottenere risultati di alto valore per i fruitori.

In particolare la riflessione ha portato a progettare forme di assistenza sotto forma di servizi piuttosto che di erogazioni monetarie, servizi che anche se non tutti gratuiti per l’ente hanno potenzialità elevate per gli aderenti alla cassa in termini di copertura e risposta ai bisogni. Più nello specifico, la carta dei servizi denominata Orange Card oltre a fungere da tessera associativa per gli operai iscritti è una carta bancaria del tutto gratuita ed utilizzabile anche sui circuiti internazionali (per venire incontro alle esigenze di quasi il 50% degli iscritti, che sono stranieri). La Cassa Edile della Provincia di Perugia ha poi stipulato una assicurazione sanitaria con Unisalute, del gruppo Unipol. La copertura assicurativa riguarda, in generale, le spese per visite mediche specialistiche e visite diagnostiche effettuate sia presso centri privati o medici privati che presso le strutture pubbliche, per accertare una malattia o a seguito di malattia o infortunio (sia sul lavoro che fuori lavoro), un servizio di consulenza medica telefonica dedicato agli iscritti della Cassa, il rimborso di cure termali, fisioterapia e la possibilità, anche senza prescrizione medica, di effettuare analisi di sangue, urine e feci gratuitamente presso i centri convenzionati. Inoltre sono previste importanti coperture per grandi e piccoli interventi chirurgici e per situazioni di non autosufficienza. 

In caso di utilizzo di strutture sanitarie convenzionate con UniSalute ed effettuate da medici convenzionati le prestazioni erogate vengono liquidate direttamente da UniSalute alle strutture stesse, senza l’applicazione di alcun importo a carico dell’assicurato, ad eccezione delle coperture “Pre-ricovero” e “Assistenza infermieristica privata individuale” che prevedono limiti specifici. In caso di utilizzo di strutture sanitarie non convenzionate con UniSalute le prestazioni vengono rimborsate nella misura del 70% con il minimo non indennizzabile di 1.000 euro (ad eccezione delle coperture “Retta di degenza”, “Accompagnatore” e “Assistenza infermieristica privata individuale” che prevedono limiti specifici). In caso di utilizzo di strutture sanitarie convenzionate con Unisalute ed effettuate da medici non convenzionati tutte le spese relative al ricovero verranno liquidate in forma rimborsuale da UniSalute con l’applicazione dello scoperto o del minimo non indennizzabile previsti per il ricovero in strutture non convenzionate. Infine in caso di utilizzo di strutture del Servizio Sanitario Nazionale UniSalute rimborsa integralmente, nei limiti previsti ai diversi punti, le eventuali spese per trattamento alberghiero o per ticket sanitari rimasti a carico dell’assicurato durante il ricovero. In questo caso, però, l’assicurato non potrà beneficiare dell’indennità sostitutiva.

In base al Regolamento Assistenze la Cassa Edile ha già assicurato oltre 4.000 lavoratori iscritti, ma la polizza è aperta anche a chi non avesse tutti i requisiti regolamentari o a chi volesse estenderla ai familiari tramite anticipazione da parte della Cassa Edile stessa. I risultati dell’ "approccio perugino" sono stati quindi presentatni nel corso del convegno “Il rinnovamento del sistema bilaterale dell’edilizia e il welfare contrattuale integrativo”, svoltosi a Perugia il 9 gennaio scorso, cui ha partecipato anche la direttrice di Percorsi di secondo welfare Franca Maino. Il convegno, di cui speriamo saranno presto disponibili gli atti, ha offerto a istituzioni e parti sociali nazionali informazioni utili per tracciare nuove strade attraverso cui rispondere alle necessità dei lavoratori del sistema edile nel suo complesso.

 

Riferimenti

Cassa Edile di Perugia

Programma del convegno "Il rinnovamento del sistema bilaterale dell’edilizia e il welfare contrattuale integrativo"

 

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