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La precarietà lavorativa, le frammentazioni familiari, le vulnerabilità psicofisiche in momenti importanti della vita come genitorialità e vecchiaia. Sono alcuni dei temi legati alle nuove complessità della vita quotidiana e che sono stati al centro di una serie di esperienze sperimentali di welfare comunitario realizzate, tra il 2013 e il 2014, in oltre 20 territori dell’Emilia-Romagna attraverso il sistema del Community Lab. Alcune delle esperienze più significative sono ora state sintentizzate in 8 brevi video, realizzati su impulso della Regione, che documentano l’impatto di questo metodo su diversi territori.


Cos’è il Community Lab

Il Community Lab è un metodo di elaborazione partecipata del mutamento sociale che consiste nell’analisi di contesti locali e di casi concreti dove la risposta ai bisogni della comunità è stata fornita in modo partecipativo. Il metodo si fonda sullo sperimentalismo, cioè sulla consapevolezza che nella fase storica in cui viviamo è necessario innovare le istituzioni a partire da sperimentazioni consapevoli, monitorate, accompagnate. Mettere al centro le sperimentazioni e farne un sistema di apprendimento collettivo.

Quello del Community Lab, in poche parole, è un un metodo di formazione che si propone di sperimentare forme di partecipazione attiva dei cittadini per innovare le politiche pubbliche e favorire processi collettivi attraverso forme innovative di partecipazione delle comunità locali. L’idea è quella di dar vita a percorsi “strutturati” e “guidati” di empowerment di comunità, che siano in grado di realizzare i diversi passaggi che sono necessari per rifondare legami di fiducia, di condivisione, di assunzione di una ottica che va oltre all’interesse individuale. Come spiega Patrizio Roversi nel video di presentazione, il Community Lab è ben rappresentato dal melograno: un frutto composto da tanti piccoli elementi, autonomi e indipendenti, ma che insieme portano a un grande benessere.

I Community Lab sono stati realizzati a partire dal 2012 dall’Agenzia sanitaria e sociale regionale dell’Emilia Romagna, il Servizio Assistenza distrettuale, medicina generale, pianificazione e sviluppo dei servizi sanitari e il Servizio coordinamento politiche sociali e socio-educative, programmazione e sviluppo del sistema dei servizi della Direzione sanità e politiche sociali. Al momento il metodo del Community Lab ha coinvolto 22 casi dislocati in tutto il territorio regionale.



8 video per raccontare alcune esperienze 

Pe raccontare quanto fatto finora attraverso questa metodologia di lavoro, la Regione Emilia Romagna, in collaborazione con ANCI Emilia-Romagna, ha promosso la realizzazione di otto brevi documentari che illustrano le esperienze di sviluppo di nuovi servizi di welfare che prevedono una forte partecipazione della comunità. In questi contesti i diversi attori deti territori, attraverso l’attivazione di Laboratori di partecipazione – organizzati in condomini solidali, orti comunitari, servizi domiciliari – hanno provato nuove strade per rispondere ad alcune esigenze emergenti sui propri territori. I video, realizzati tra Forlì e Cesena, Ravenna e Comacchio, Piacenza e Cervia, documentano il lavoro svolto da operatori, cittadini e volontari per prendere in carico, come comunità, i problemi che riguardano diverse fasce della popolazione.

Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e assessore al welfare, commentando i video ha sottolineato come "il welfare che nasce dal basso, dalle reti di cittadini e cittadine che si mettono insieme e cercano di dare risposte e di includere chi si trova in condizioni di fragilità è un elemento fondamentale del sistema regionale di protezione sociale".

"Ogni giorno – ha sottolineato Gualmini nel corso della presentazione dei video – ci rendiamo conto di quante esperienze di aiuto solidale e di reciprocità vengono messe in piedi, nei quartieri, nei piccoli Comuni, all’interno delle associazioni del Terzo settore. Come istituzione regionale dobbiamo assecondare queste iniziative e nello stesso tempo non retrocedere di un millimetro nell’offerta di servizi efficaci e continuativi di tutela e di protezione di tutte quelle categorie di persone che da sole non ce la fanno".


Riferimenti

I video

Cos’è il Community Lab