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Con l’Avviso pubblico per il finanziamento di progetti per il potenziamento dell’offerta di servizi per l’infanzia e l’adolescenza a supporto della conciliazione vita-lavoro per le annualità 2017-2018 – con termine previsto entro il 15 gennaio 2019 – pubblicato in attuazione dei criteri approvati con DGR n. 6300 del 6 marzo 2017 (POR FSE 2014-2020 azione 9.3.3), la Regione Lombardia vuole sostenere progetti di potenziamento dell’offerta di servizi per l’infanzia e l’adolescenza. L’obiettivo è di offrire soluzioni fortemente flessibili per rispondere alle esigenze di conciliazione vita–lavoro della famiglia.

La misura intende promuovere interventi per l’aumento, il consolidamento e la qualificazione dell’offerta di servizi socio-educativi innovativi e flessibili per l’infanzia e l’adolescenza al fine di innescare processi virtuosi di inclusione attiva, anche attraverso la promozione delle pari opportunità e il miglioramento dell’occupabilità dei lavoratori e delle lavoratrici. Le risorse pubbliche disponibili ammontano complessivamente a Euro 2.500.000.

Per l’ottimizzazione delle politiche di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari l’Avviso intende: sostenere la domanda delle famiglie di accesso a servizi rivolti ai bambini e agli adolescenti, anche di carattere sperimentale, aggiuntivi alla tradizionale rete dei servizi e rispondenti a particolari esigenze di articolazione e flessibilità (“out of school care”); ottimizzare l’accesso e la fruizione nei servizi all’infanzia e all’adolescenza, adeguandoli alle nuove esigenze della famiglia.

Le progettualità promosse con il presente avviso sono complementari a quelle che saranno contestualmente avviate sul territorio regionale a valere sia su risorse del POR FSE sia su fondi regionali o nazionali. In particolare si fa riferimento alle misure promosse da Regione Lombardia che completano il quadro di interventi di sostegno e modernizzazione del welfare Lombardo, ad esempio il programma Reddito di Autonomia con la misura “nidi gratis” e con le misure per lo sviluppo dell’autonomia di persone anziane e disabili, le iniziative promosse nell’ambito dei piani territoriali di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari 2017-2018 di cui alla DGR 5969 del 12 dicembre 2016.


Il contesto

La Commissione europea – nella relazione annuale sull’Italia del 2016 – ha sottolineato che “il potenziale delle misure volte a migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata e a promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro è basso e che vi è una scarsa disponibilità di servizi di assistenza abbordabili, sia per i bambini sia per gli anziani” (cfr. Commissione europea, SWD 2016 81 final del 26.02.2016).

Nell’ambito della consultazione lanciata dalla Commissione europea nel 2015 sulle possibili azioni per affrontare le sfide legate al tema del work-life balance vissute dai lavoratori e dalle lavoratrici con responsabilità di cura, le organizzazioni rispondenti hanno sottolineato come la priorità sia costituita dall’accessibilità dei servizi di cura per l’infanzia, come anche dal rafforzamento delle opportunità e degli incentivi diretti a favorire la condivisione delle responsabilità di cura tra donne e uomini nell’ambito del contesto familiare (cfr. Commissione europea, Documento di lavoro SWD 2016 145 del 12.7.2016).

Nell’Avviso Regione Lombardia osserva che sul proprio territorio sono diverse le situazioni che impediscono un adeguato equilibrio tra i tempi lavorativi e l’offerta di servizi per l’infanzia e l’adolescenza. L’orario di apertura medio dei servizi di cura per l’infanzia è inferiore alla media delle ore settimanali di lavoro, l’orario scolastico generalmente non è compatibile con l’orario di lavoro a tempo pieno, in particolare quando la scuola termina in coincidenza con il pranzo o nelle prime ore del pomeriggio. Inoltre i periodi di chiusura scolastica, ad esempio in occasione delle festività e delle vacanze estive, sono più estesi delle ferie a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici, con la conseguenza che le difficoltà di conciliazione si acuiscono in alcuni periodi dell’anno.

I contenuti

Per rispondere alle esigenze appena descritte – i progetti dovranno riguardare lo sviluppo, il consolidamento o la qualificazione di servizi socio educativi innovativi e flessibili per l’infanzia e l’adolescenza volti a ottimizzare le politiche di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari, individuati tra le seguenti tipologie: servizi di assistenza e custodia rivolti a minori a supporto del caregiver familiare; servizi per la gestione del pre e post scuola e dei periodi di chiusura scolastica (grest e oratori estivi, doposcuola, ecc..); servizi di supporto per la fruizione di attività nel tempo libero a favore di minori (es. accompagnamento e fruizione di attività sportive e ludiche, visite a parchi/musei, ecc…).

I partenariati dovranno essere composti da minimo tre soggetti appartenenti alle seguenti categorie: enti pubblici locali; enti accreditati per la gestione di Unità d’Offerta (UdO) sociali e/o socio-sanitarie in regolare esercizio; organizzazioni del terzo settore iscritte nei registri regionali o nazionali o ad analoghi elenchi regionali/nazionali; enti riconosciuti dalle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese. Nel partenariato dovrà essere presente almeno un ente pubblico locale, non necessariamente in qualità di capofila.

Le candidature dovranno pervenire a partire dal 13 aprile 2017 ed entro il 3 maggio 2017.
L’approvazione della graduatoria dei progetti ammessi e finanziati avverrà entro 60 giorni dal termine di presentazione delle candidature.

Riferimenti

Avviso pubblico per il finanziamento di progetti per il potenziamento dell’offerta di servizi per l’infanzia e l’adolescenza a supporto della conciliazione vita-lavoro per le annualità 2017-2018